Andrea si sveglia all'alba, si alza dal letto e mormora: "Finalmente, una normalissima giornata come tutte le altre!"
Certamente con gli eventi del giorno precedente è difficile dire che tutto sia normale, ma il fatto di poter tornare a scuola è comunque più normale di prima. Non c'è tempo da perdere dunque: colazione, doccia, vestiti nuovi e si parte! Prima di uscire, però, Andrea si ferma un attimo per dare un'occhiata al suo zaino da scuola per assicurarsi di aver preso tutto. Dopo aver salutato frettolosamente i genitori Andrea esce di casa e... viene interrotto da Cassandra, in piedi davanti all'ingresso di casa sua, vestita con la sua solita camicia bianca e il nastro rosso legato al polso.
"Buongiorno! Andiamo a scuola?"
Andrea si strofina gli occhi, giusto per assicurarsi di non essere ancora addormentato: "Non ho capito bene, vuoi andare a scuola con me?"
Cassandra fa cenno di sì, con un espressione serena in volto. "Voglio rivedere gli altri. Già che ci sei, posso entrare in casa tua? Avevo dimenticato di prendere delle cose ieri, ero così frustrata che me ne sono andata via senza neanche salutare!"
Lei entra in casa e inizia a passeggiare come se niente fosse. Moira si accorge di lei e fa capolino dal salotto per salutare: "Chi non muore si rivede..."
La ragazza si volta verso di lei: "Oh, buongiorno a vostra eccellenza! Avevo lasciato la mia borsa qui, voglio recuperarla."
Alberto si alza dal sofà per stringere la mano a Cassandra. "Che bello rivederti, ieri sei scomparsa e ci hai fatti stare in pensiero!"
Moira lo corregge: "È mancata a te, a me no."
La donna lo squadra severa da testa a piedi, poi prende una tela bianca e la poggia sul suo cavalletto da pittura.
Alberto sussurra a Cassandra: "La borsa è sempre sotto il letto di Andrea. Scusa per Mori, è un po' nervosa oggi. Vediamo di non farla arrabbiare, ok?"
La ragazza entra nella stanza del suo accompagnatore, poi prende la borsa ed esce di nuovo. Stavolta si ricorda di salutare: "Arrivederci signora Ignoto, fate attenzione!"
Fatto questo, lei e Andrea escono di casa insieme. Guardando di nuovo l'orologio, Andrea si rende conto che ormai il loro mezzo passerà tra poco. Con il passare del tempo, il suono e la sagoma dell'autobus si fanno sempre più vicini, fino ad arrivare proprio davanti a loro.
Cassandra si avvicina ad esso e prova a sbirciare al suo interno. Andrea sa che di sicuro le dispiacerà moltissimo scoprire che l'autobus è quasi completamente pieno e impiegherà almeno mezz'ora per fare tutto il giro della città prima di arrivare a destinazione.
"Se l'avessi saputo, sarei andata a piedi." mormora lei dopo aver guardato all'interno.
"Guarda il lato positivo, almeno in caso di incidenti ci saranno dei testimoni." prova a sdrammatizzare Andrea. Lo sguardo severo di Cassandra gli fa capire che non ha funzionato.
"Allora, sbrigatevi che qui abbiamo un orario da seguire!"
Appena i ragazzi sentono il richiamo del conducente si affrettano a salire sul mezzo. Mentre il ragazzo si ferma a mostrare il suo tesserino della scuola, il conducente gli chiede: "Che mi dici della ragazza, eh? Lei si fa la corsa senza pagare?"
Cassandra nel frattempo si era nascosta dall'altra parte dell'autobus, ma appena sente di essere stata smascherata fa una smorfia di delusione ed esce dal suo nascondiglio: "Scusi signore, volevo... non ne ero a conoscenza, mi dispiace."
Lei grugnisce ancora delusa dal suo pessimo tentativo di giustificarsi. Non ha però né il tempo né la voglia di rovinarsi la giornata, quindi prende dei soldi dalla sua borsa e paga il biglietto.
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Una Macchia Sul Volto
Fantasy[COMPLETATA E IN ATTESA DI UNA FUTURA REVISIONE] Vincitore del concorso "Arcobaleni" di @unicornwishes e @chiccaflower (LISTA SEPPIA) Questa è la storia di Andrea Ignoto, un ragazzino del liceo con un'enorme macchia scura sul suo volto ed un tem...