Capitolo Dodici: Perché Andiamo Avanti

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Dopo quel profondo respiro, la ragazza conclude la telefonata e restituisce il telefono a Pietro: "Possiamo soltanto sperare che nessuno abbia provato a rintracciare la persona che Simone stava aiutando. In tal caso... il nostro amico sarebbe in grossi guai."

Pietro è inquietato da quella possibilità: "Terribile! Potrebbe anche essere che una persona li ha visti e ne ha parlato con qualcuno? Che poi queste altre persone potrebbero dirlo ad altre persone, che potrebbero parlarne con altre persone e... ci siamo capiti, no?"

Cassandra lo conforta: "Ti sei spiegato benissimo. Possiamo sempre sperare che L'Associazione Tiresia non prenda provvedimenti al riguardo. Quello sarebbe davvero un bel problema."

Dopo aver aspettato per una decina di minuti una dottoressa entra da un corridoio e chiede: "Qualcuno doveva fare una visita alla signora Irene Marchesi?"

I tre ragazzi si alzano dalle sedie su cui si erano messi comodi in sala d'attesa, per poi seguire la dottoressa attraverso lo stesso corridoio da cui è entrata.

Pietro trova il suo viso molto familiare: "Scusi, lei conosce Simone Steins per caso?"

La dottoressa conferma: "Certo che lo conosco, è mio figlio! "

Pietro sorride, ma lei interrompe il suo entusiasmo: "Mi dispiace, ma Simone non può uscire con te stasera. Deve studiare, dice lui."

Detto questo, la dottoressa apre una grande porta alla sua sinistra e conduce i ragazzi in un altro corridoio. Mentre camminano, Andrea chiede a Pietro: "Possiamo sapere perché Irene stava conducendo indagini su... sai, quelle persone?"

Andrea cerca di non attirare l'attenzione della dottoressa, per essere sicuro che non faccia domande. Si sta abituando all'idea di mantenere un minimo di segretezza durante le ricerche.

Pietro si gira verso di lui perplesso: "Boh! Detective, tu ne sai qualcosa?"

Cassandra lo fulmina con lo sguardo: "Prima di tutto ho un nome. Secondo, non starmi così vicino, terzo..."

"Calmati!" sbotta lui, "Pare che ti ho puntato contro una pistola o cose così, scusa se qualche volta le persone si dimenticano i nomi!"

Cassandra controbatte infastidita: "Non credo di aver esagerato. Penso invece che la cosa sia reciproca, dato che anch'io mi sono scordata il tuo nome!"

Pietro si fa scappare una risata, anche se Cassandra non lo trova molto divertente. Andrea prova a riportare tutti all'argomento iniziale: "Dunque, puoi dirci cosa ha spinto Irene a improvvisarsi investigatrice?"

Cassandra sorride beffarda: "Potrei dirvelo, ma che piacere ci sarebbe a rovinare la sorpresa?"

Andrea la rimprovera: "Ricordati di cosa abbiamo parlato stamattina, niente segreti!"

Lei non si vergogna di aver infranto la sua promessa: "Mi spiace, ma Irene mi ha chiesto di non parlarne con nessuno. Forse lei ne parlerà con voi, se vi guadagnerete la sua fiducia."

Andrea accetta la giustificazione di Cassandra. Pietro non ha voglia di fare altre domande, quindi i tre continuano a seguire la dottoressa in silenzio.

In pochi minuti la dottoressa e i ragazzi sono arrivati alla loro destinazione. La scritta sopra lo stipite della porta dice: Medicina D'Urgenza. I ragazzi entrano nel nuovo corridoio e si guardano intorno, in cerca della stanza in cui riposa Irene.

Cassandra avanza per prima, per poi bussare alla porta di una stanza indicata dalla dottoressa. Ci sono un paio di letti vuoti circondati da dei separé di stoffa bianca. Non c'è nient'altro lì dentro, oltre a un orologio grigio inchiodato alla parete e un vago odore di ferro e di nulla.Irene riposa sul letto in fondo alla stanza. Il suo corpo è ricoperto fino alle spalle da un lenzuolo perfettamente bianco, mentre i suoi lisci capelli nero corvino avvolgono il suo volto come una maschera. L'unica parte del corpo scoperta è il suo braccio destro, fasciato fino alle spalle da delle garze bianchissime. Il colore della sua pelle è simile a quello di Cassandra ma leggermente più vivace, tranne nella parte scoperta del braccio bruciato in cui la pelle che si può intravedere dalle garze è più arrossata, quasi scarlatta.

Una Macchia Sul VoltoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora