Un messaggio da parte di qualcuno, molto probabilmente qualcosa di natura privata visto il modo in cui la carta è ripiegata più volte. Il foglio è di color blu molto chiaro, il tipo di carta utilizzato solo da un'altra persona che Cassandra conosce. Uno sguardo veloce alla calligrafia sottile e ordinata le fa capire subito di chi si tratta: Irene. Mentre lei legge la lettera, il suo animo si riempie di nostalgia, ma anche di una pungente sensazione di fastidio, come se stesse avendo a che fare con una sorella maggiore molto severa e bacchettona.
Cara (si fa per dire) Cassandra, so che sei stata mia amica per tanto tempo ma ormai non posso più aiutarti. Ti starai chiedendo perché io sia sbucata fuori all'improvviso, dopo che sono quasi morta per colpa di uno di quegli amici tuoi che non pareva sapere che sulle bottiglie di alcool etilico c'è scritto a caratteri cubitali "ATTENZIONE: INFIAMMABILE", quindi mi pare d'obbligo doverti dare delle spiegazioni. Prima di tutto, mi sono rimessa in contatto con te per via di mio fratello, che essendo allergico al tenere la bocca chiusa ha coinvolto anche te.
Cassandra interrompe la sua lettura per farsi prendere da una risatina. Andrea non fa altro che rimanere accanto a lei, a fissare la scena perplesso.
Un'altra cosa di cui ti vorrei parlare (purtroppo) è una questione più personale, in particolare riguardo le conseguenze delle azioni che TU hai deciso di compiere. In poche parole: ma che cavolo ti passa per la testa!? Io faccio del mio meglio per essere un'influenza positiva e tu butti tutto all'aria con tanto di quel tuo sorriso sbruffone sulla faccia? Non giriamoci attorno Cassandra, sei una criminale: inganni la gente per puro divertimento, ti guadagni da vivere con merci rubate, vivi in maniera selvaggia e sregolata, senza neanche curarti di quello che ti accade o di che fine fai. Tu fai finta di niente e vai avanti, non provi vera stima per nessuno e posso dirlo con certezza perché oramai ti conosco bene. Per oggi ti lascerò entrare a casa nostra, ma sappi che né tu, né nessuno dei tuoi "amici" avrete aiuto da parte mia. In conclusione, mi è piaciuto davvero scriverti, ogni minuto che passo alla larga da te è un minuto di pura beatitudine.
Cassandra non ha trovato molto divertente quell'ultima parte, anzi: se ci pensa a fondo riesce quasi a sentire un altro di quei pesi che ogni tanto sembrano attaccarsi al suo petto. Con il tempo si è abituata alla sensazione di averli addosso, anche se in realtà sarebbe più comodo liberarsene ogni tanto. Se sapesse come fare, non ci penserebbe due volte. Cosa siano quei pesi invisibili o a che cosa servano, lei non lo sa. Nemmeno le memorie che ha setacciato in lungo e in largo contenevano la risposta a tale dilemma, anzi c'era solo roba ingombrante.
Andrea le suggerisce: "Che ne dici di tornare a casa a piedi? Così non dovrai restare chiusa nell'autobus di nuovo."
Cassandra sussulta per un attimo, la sua attenzione era ancora in parte rimasta sulla lettera: "Come hai detto? Giusto ho capito, vuoi tornare a casa a piedi. Buona idea."
I due si mettono in cammino verso la loro meta. Andrea è quello che va avanti per primo, soprattutto perché conosce tutte le strade quasi a memoria. Cassandra gli sta dietro a passo svelto. A un certo punto un'automobile le passa accanto a tutta velocità, ma lei la schiva senza alcun problema, sotto gli occhi sbigottiti dei passanti. Andrea non si comporta molto diversamente da loro: non importa di quante capacità sia dotata, è pur sempre un essere umano. Non può salvarsi per sempre.
Appena arrivati alla rotonda, Cassandra apre la sua borsa e ne tira fuori un paio di triboli. Ciò che sta per chiedere è ovvio: "Andrea, credo di aver avuto un'illuminazione! Ricordi che Qualcuno aveva scritto a Cronos di comunicare usando i triboli? Questo vuol dire che volendo potremmo usarli per creare un falso messaggio e depistarli! Non è geniale? Eh?"
Lui dà una battuta d'arresto al suo entusiasmo: "Prima di tutto, qualcuno potrebbe essere chiunque. Secondo, per comunicare usando i triboli serve un codice preciso che non siamo riusciti a ricavare totalmente. Mi dispiace, ma la tua idea dovrà aspettare."
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Una Macchia Sul Volto
Fantasy[COMPLETATA E IN ATTESA DI UNA FUTURA REVISIONE] Vincitore del concorso "Arcobaleni" di @unicornwishes e @chiccaflower (LISTA SEPPIA) Questa è la storia di Andrea Ignoto, un ragazzino del liceo con un'enorme macchia scura sul suo volto ed un tem...