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Aggiornamento notturno (ormai potrebbe diventare un abitudine😂)
SO DI ESSERE SPARITA E MI SCUSO TANTO DAVVERO MA DOVEVO CHIARIRE LE IDEE SU COSE PRIVATE MA ORA SONO QUI!

Una di voi mi ha detto di rispondere alle stesse domande che ho fatto io a voi (che se volete rispondere ancora le trovare nel capitolo precedente). Ecco le mie risposte :
1) Juve Juve Juve😂🥰
2) Paulo Dybala ovviamente😂 Alvaro Morata😍 (che domande, Alvaro l'ho sempre amato da quando giocava anni fa alla Juve) , Chiesa mi sta piacendo molto le cose che sta facendo🔝 , De Ligt🔝 Juan Cuadrado🔝
3) Pjanic🥺 Higuain🔝 e quando ero più piccola amavo Pereyra e ovviamente Alessandro Del Piero
4) Neymar
5) Sud
6) io amo amo amo Chiara e Miralem😂 Miralem e Paulo e mi diverto troppo a scrivere pezzi tra Chiara e Douglas e poi adoro scrivere dell'amicizia tra Paulo e Alvaro che è apparsa poco perché Alvaro ancora non è tornato alla Juve visto che parlo del 2018 ma sono affezionata a loro da anni😍 Dybata
7)19

Ora vi lascio al capitolo😂 Buona lettura❤️

31 gennaio 2019
È incredibile, gennaio é già finito, sembrava ieri fosse l'ultimo dell'anno del 2018 e invece già il primo mese di questo nuovo anno è passato.
Nonostante questi primi 31 giorni non siano andati come io speravo...
<<Ancora niente?>> mi chiede Filippo come ormai da venti giorni a questa parte e io come sempre scuoto il capo tenendo lo sguardo fisso su quella figura che mi ha dato tanto, su colui che mi ha ridato una vita, una vita che tutti meritiamo di avere e che nessuno deve portarci via perché non è giusto, impieghiamo così tanto tempo di essa nel renderla perfetta, nel preoccuparci di non commettere errori per niente, perché basta un attimo che tutta quella felicità e spensieratezza spariscano...
La mia vita ormai non è più come prima, la pasticceria è chiusa da quel pomeriggio in cui ignara di tutto ho ricevuto la chiamata, quella chiamata...mangio poco e con forza solo perché i miei amici me lo impongono perché a conto loro non posso non mangiare, non posso non reagire, ma non riesco. È più forte di me.
Lui è la mia metà, la mia parte importante e non posso immaginarmi una vita senza di lui perché non so cosa significa vivere senza di lui...
La porta della camera si apre rivelando così la mia ancora di salvezza, quel ragazzo che da mesi è riuscito a farsi spazio nel mio cuore e non ha intenzione di uscirne e io non ho intenzione di cacciarlo. I miei occhi sui suoi come se con lo sguardo volesse catturare tutto il mio dolore per farlo suo in modo tale che io non soffra, ma è impossibile.
Non dico niente e nessun altro lo fa, mi alzo soltanto per rifugiarmi tra le sue braccia e chiudo gli occhi cercando di rilassarmi come solo con il suo tocco ormai so fare. Miralem al nostro fianco afferra la mia mano e stringo la presa. Mentre Filippo ci guarda contento nonostante il contesto.
Loro tre.
I miei tre uomini. I miei tre salvatori. Senza di loro probabilmente adesso sarei già crollata, sarei un muro sgretolato incapace di ricomporsi.
Sono stati via due giorni per via di una partita nonostante non volessero partire per stare con me, ma non posso permettere che anche la loro vita si fermi come sta facendo la mia. Non posso, sarebbe troppo da egoista e non voglio essere responsabile di ciò per tanto abbiamo fatto una sorta di patto, quando giocano devono staccare il cervello e non pensare a me in questa camera di ospedale anche se sono consapevole al 100% del fatto che non riescono completamente.
<<Venì>> Senza staccare le braccia dal mio corpo Paulo prende posto dove fino a cinque secondi fa stavo seduta io affianco a Filippo che sta ancora alla nostra destra mentre Mira prende posto sulla sedia di fronte a noi.
Stando seduta sulle sue gambe appoggio la guancia sulla sua spalla con lo sguardo rivolto al letto. Per fortuna c'è solo lui in stanza e nessun altro, ma questo è soprattutto grazie a Miralem e Paulo perché hanno proposto loro di farlo ricoverare in una clinica privata senza farmi preoccupare di spese o altro, in modo tale che anche io abbia la mia privacy e possa stare con loro qui in santa pace cosa che in un ospedale pubblico sarebbe stata praticamente impossibile.
Paulo e Mire vengono sempre qui dopo ogni partita o dopo ogni allenamento e anche gli altri ragazzi della squadra sono passati a trovarmi insieme alle ragazze e non posso che reputarmi fortunata per averli nella mia vita. Ho sempre avuto paura di aprirmi con le persone, di fare amicizia ma ora, in questo momento della mia vita capisco l'importanza nell' averli e sono contenta che Miralem abbia insistito tanto nell' aprirmi con loro nel buttarmi in queste nuove amicizie.
Non c'è giorno che le ragazze non mi scrivano, Roberta, Alice, Michela tutte...dalla prima all'ultima, idem i ragazzi. Capisco ancora di più adesso quando Miralem e Paulo mi dicevano che erano come una seconda famiglia perché ora quell'affetto lo sto sentendo anche io, da tutti, nonostante io non abbia un legame stretto con tutti come con Douglas o Fede ad esempio.

<<Hai mangiato?>> Paulo passa una mano tra i miei capelli, premuroso come sempre e annuisco leggermente e la conferma arriva dal mio migliore amico che interviene <<Le ho fatto mangiare la pasta che ha cucinato mamma per entrambi>> sento il rilascio di un sospiro da parte di Paulo alle parole di Filippo e anche Miralem accenna un sorriso. Si sono preoccupati molto i primi giorni, non erano abituati a vedere una Chiara senza cibo, essendo costantemente abituati nel vedermi mangiare la qualunque perché io amo mangiare...
<<Buonasera-il dottore interrompe il nostro "dialogo" entrando in camera e ci sorride cordiale- devo visitare il paziente potete uscire un attimo dalla stanza?>> ci chiede e annuiamo ma prima di uscire come sempre appoggio le labbra sulla sua fronte chiudendo per tre secondi gli occhi, proprio come faceva lui quando ero piccola <<A tra un po' papà...>> sussurro e poi seguo gli altri fuori dalla camera.

...
Posso dire di conoscere il soffitto della casa degli ospiti di Miralem a memoria, dormo qui da quella sera, dalla seconda in realtà perché la notte di quel giorno ho passato l'intera notte sveglia nel corridoio della clinica per aspettare notizie insieme ai suoi colleghi e amici e insieme ai miei di amici.
Con Paulo sembra quasi che ci siamo trasferiti a casa Pjanic, la decisione l'hanno presa loro senza neanche consultarmi ma va bene così perché conoscendomi sapevano che in quella casa, la nostra casa, io da sola non ci sarei stata.
Hanno scelto casa di Miralem a mio parere per due motivi, uno perché così non sarò mai sola perché stando a casa di Paulo quando lui si sarebbe dovuto lavare sarei stata sola ecco perché è venuto anche lui qui, non avrebbe mai permesso a nessuno di tenerlo lontano da me e quindi hanno trovato questa soluzione e due perché c'è Edin, l'unico a cui riesco ancora a sorridere e loro lo sanno. Edin lo sa, sa che hanno sparato al mio papà e che non sta bene ma non fa domande, per lo meno a me, con me parla di tante cose, di cosa fa a scuola, di Lucia della quale è innamorato perso quanto é possibile per un bambino , di qualsiasi cosa pur di distrarmi e sono così grata di avere lui insieme a tutti gli altri che però sono grandi, perché i bambini hanno un dono, quello di farci sorridere anche quando stiamo male.
<<Amor - Paulo richiama la mia attenzione appoggiando la mano sulla mia guancia accarezzandola delicatamente con il pollice e io rivolgo la mia attenzione a lui- chiudi gli occhi>> obbedisco e faccio quello che mi dice. Sa che il suo tocco mi rilassa, le sue labbra si appoggiano sulle mie ma non intensifica il bacio ma le tiene li continuando ad accarezzarmi per farmi star meglio e Paulo Dybala lasciatelo dire, nonostante quel bene sia una piccola percentuale del mio dolore interno che provo in questo momento, mi aiuta...e tanto.

Eccomi tornata con un nuovo capitolo, un po' triste lo so😢 scusate ancora l'assenza...
Allora cosa ne pensate? Vi aspetto nel prossimo capitolo che spero di pubblicare al più presto
-Chiara❤️

Mi número diez - Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora