Siamo primi in tendenza con l'hashtag #paulodybala ...wow..grazie mille❤️❤️
8 ottobre 2018
<<Buongiorno signorina ha voglia di fare due passi?>> alzo lo sguardo sentendo l'accento argentino e sorrido appoggiandomi al bancone <<L'ultima volta che ti sei presentato qui così mi hai portata a giocare a calcio>> sorride <<Si è vero ma niente pallone oggi>> sorrido <<Finisco tra venti minuti>>
<<Ti aspetto>> alza le spalle e annuisco.
Sono tornati ieri ma non ci eravamo ancora visti perché stamattina non sono passati perché avevano la giornata libera, ieri ho visto solo Mira con Edin perché come promesso siamo andati al cinema, anche se in questi giorni che erano fuori quando potevano scrivevano di tutto nel nostro gruppo ed è stato un po' come averli qui come sempre.
Fuori dalla pasticceria iniziano a raggrupparsi delle persone ma non entrano ma so che sono lì per Paulo <<Quante volte devi capire che usare la Maserati non ti fa passare inosservato?>> gli chiedo sorridendo e lui si gira vedendo l'intera folla <<Oh cazzo, l'ho parcheggiata nel vicolo qui dietro>> si passa la mano sul ciuffo mentre con l'altra gioca con le chiavi appoggiate sul bancone e sorrido. <<Beh signor Dybala ormai lo sanno che venite sempre qui e prima che entrino qui e mi distruggono il negozio sai come ammazzare il tempo>>
<<Dammi una pistola>> dice alzandosi dallo sgabello e facendo con l'indice e il pollice la pistola e scuoto la testa divertita <<Stare con Douglas ti fa male>> ride e mi passa le chiavi della Maserati <<Quando finisci aspettami in macchina se non sono tornato qui>> annuisco e prendo le chiavi e lui esce fuori dai tifosi con un sorriso da un orecchio all'altro, è sempre bello vederli con i tifosi, ogni volta che esco anche insieme a tutti gli altri sono sempre felici di essere fermati, si avvolte magari è brutto perché non possono fare due passi o passare un pomeriggio normale ma alla fine sono sempre contenti del loro supporto.
Quando finisco e chiudo, Paulo sta ancora parlando con loro e scattando foto così vado in macchina ad aspettarlo, avviso papà che non torno a casa subito e poi accendo la radio e inserisco la chiavetta di Paulo con la sua musica. Quando apre lo sportello del guidatore sorride vedendomi seduta lì <<Sei nel posto sbagliato>> dice e lo guardo mettendo le mani nel volante <<Si? Sai le avevo io queste>> dico indicando le chiavi e ride e scavalco il cambio per sedermi al posto del passeggero <<Oh cosa vedono i miei occhi attenta>> rido <<Nessun graffio signor amolamiamacchina>> si siede dove poco fa ero seduta io e allaccia la cintura <<Sei in vena di prendermi in giro?>> sorrido <<Forse>>.<<Hanno messo le giostre>> dico alzando leggermente la voce guardando fuori dal finestrino, siamo un po' fuori da Torino <<Vuoi andare?>> rallenta leggermente <<Ti riconosceranno>>
<<Ehi, ho i miei modi per nascondermi>>
<<No davvero Pau tranquillo>> sorride <<Pau?>> alzo le spalle sorridendo e nonostante tutto gira verso le giostre.
Prima di scendere dalla macchina indossa una cuffia grigia e gli occhiali da sole <<Sono le sei del pomeriggio>> gli faccio notare e sorride <<Devo proteggermi dalle luci delle giostre>> sorrido e usciamo dalla macchina che ha parcheggiato in un parcheggio privato che neanche sapevo esistesse.
<<Oddio che bello>> salto sul posto battendo le mani e ride <<Se per farti avere questo sorriso ogni giorno ci vogliono le giostre te le regalo per il compleanno>> sorrido <<E la passeggiata?>> chiedo ricordando i suoi piani <<Può saltare>> sorrido e entriamo. Anche se è lunedì c'è parecchia gente e alla fine Paulo mi ha dato un paio di occhiali da sole anche a me dicendo che ormai sanno chi sono e che possono arrivarci.
<<Dove vuoi andare?>> mi chiede e mi guardo intorno <<Ruota panoramica?>> propongo <<Vieni alle giostre e fai la più lenta?>> chiede ridendo <<Ehi, non posso mettere in pericolo la tua vita con giostre pericolose e veloci>>
<<Si si sarà proprio per quello>> ride e lo seguo verso la ruota, c'è poca fila ma dobbiamo comunque aspettare e tiene il viso basso per cercare di attirare meno l'attenzione, una volta fatti i biglietti entriamo nella nostra cabina e per fortuna non si devono condividere con altri e così tolgo gli occhiali invece Paulo li tiene.
Piano piano la ruota si muove e noi andiamo sempre più in alto e resto incollata al vetro a guardare fuori, non siamo molto distanti da Torino e quindi riesco perfettamente a vederla, il braccio di Paulo mi circonda le spalle e guardo prima la sua mano sulla mia spalla e poi lui e gli sorrido. <<Sei la prima ragazza che preferisce delle giostre ad altro>> dice <<Vuoi mettere a paragone lo zucchero filato, le giostre con qualcos'altro?>> chiedo e sorride <<Se non le paragoniamo al calcio, si ci può stare>> rido <<Secondo me al posto del cervello hai un pallone>>
<<Me l ha già detto mia madre una volta quando ero piccolo>> sorrido immaginando Paulo con pochi anni giocare a calcio e la mamma disperata perché fa danni dentro casa.
Mette la mano dentro la tasca e tira fuori il telefono, magari lo sta chiamando qualcuno quindi per lasciargli la privacy mi avvicino di più al vetro e guardo fuori ma sento il click della macchina fotografica e così mi giro verso di lui. <<Che influencer>> lo prendo in giro e sorride <<Ehi si vede tutta Torino, non pensavo fosse così figo, vieni facciamo un selfie>> mi riavvicino a lui e mette di nuovo il braccio attorno alle mie spalle che giriamo verso la vista e sorridiamo guardando il telefono e dopo aver inquadrato bene noi ma anche Torino alle nostre spalle scatta però prima si toglie gli occhiali.
<<Poi me la mandi eh>>
<<Perchè vuoi una foto con Paulo Dybala?>> mi chiede e sorrido <<Signor numero 10 ho già una foto con lei non si creda importante>> gli tiro la lingua e ride e ci giriamo di nuovo verso il vetro e quando stiamo per fermarci ci mettiamo gli occhiali.
<<Dove stiamo andando?>> gli chiedo mentre lo seguo, quando siamo scesi mi ha preso la mano e ha iniziato a camminare, si ferma davanti al ragazzo che fa lo zucchero filato e sorrido guardandolo <<Avevo capito ti piacesse>>
<<Io lo amo>> dico entusiasta e ne ordina solo uno e cerco di non ridere nel sentirlo sforzarsi a parlare l'italiano con accento italiano e non argentino, forse per non farsi riconoscere ma per sua sfortuna sembra proprio che il ragazzo davanti a lui lo abbia riconosciuto infatti gli chiede una foto.
<<Ritenta sarai più fortunato>> gli dico io una volta che ci allontaniamo e mangio il mio zucchero filato e ride <<Cavolo, ma mi riconosceresti tu ?>> si gira verso di me e lo guardo <<No, ma la tua voce Pau si riconosce>> porta un dito sul mento <<Okay d'ora in poi parli tu>> rido <<Non vuoi proprio farti riconoscere?>>
<<Voglio solo stare tranquillo con te>> gli sorrido e gli avvicino lo zucchero filato ma scuote la testa <<No Gracias>>
<<Dai, un pezzettino non ti fa male, sei già ciccione tanto>>
<<Domani il titolo sui giornali sarà, nuovo hobby della signorina Chiara Tani, prendere in giro Paulo Dybala>> dice lui a bassa voce e sorrido e quando allunga la mano per prenderne un po' gli tiro un colpetto <<E picchiarlo>> dice come se stesse continuando l'articolo e sorrido <<Lo hai detto tu, un pezzo non fa niente>> dice per poi prendere dalle mie dita il pezzo che avevo staccato io con le sue labbra che sfiorano le mie dite quando le avvicina per addentare il batuffolo di zucchero filato.
Mentre continuo a mangiare il mio zucchero filato andiamo alla bancarella dove si può vincere qualcosa sparando a dei bicchieri <<Ti batto 10 a 0>> gli dico e lui mi guarda <<Mi stai sfidando?>> sorrido <<Forse, inizia a scegliere il tuo pupazzo>> ride e una volta finito di mangiare, io chiedo al ragazzo se possiamo giocare e dopo averci dato le pistole con le palline ci mettiamo in posizione una affianco all'altro, come non detto, su dieci bicchieri li butto giù tutti e dieci mentre Paulo solo sei e per scherzo gli faccio scegliere il pupazzo e lui prende Patrick la stella e rido <<Così lo puoi mettere affianco alla tua copertina>> lo prendo in giro e sorride <<In teoria dovrebbe essere il contrario ma non sapevo fossi una maga>>
<<Ho solo un'ottima mira>> dico facendo finta di vantarmi con tanto di colpetti sulla spalla.
<<Eh essere amica di Mira fa questo effetto>> mi dice e dopo aver capito la battuta scoppio a ridere e ride anche lui <<E a te stare con Douglas fa questo effetto, queste battute Dybalino>> continuo a ridere <<Dybalino?>> chiede divertito e sorrido. <<Voglio la rivincita>>
<<Non so se ti conviene>> lo sfido <<Oh si, ma in quello>> indica lo stand dove per vincere il pupazzo più grande devi centrare i cerchi ma con il pallone <<Parti vantaggiato>>
<<Perchè tu poco fa no?>> mi chiede sorridendo e gli tiro la lingua. Arrivati davanti al ragazzo della bancarella e ci spiega il gioco e senza neanche il minimo dubbio questa volta ha vinto Paulo che sta continuando a prendermi in giro perché non sono riuscita a centrarne neanche uno. <<Potrei tenerti il muso per tutta la sera se continui a prendermi in giro>> cerco di sembrare sera mentre lo dico ma lui nota il mio divertimento e sorride continuando così a prendermi in giro <<Guarda che mi riprendo il mio Stitch>> indica l'enorme pupazzo blu che tengo tra le braccia e mi giro di lato stringendolo forte <<Non ti provare, l'ho vinto con tutti i miei tiri>>
<<Se>> ride. Dopo essere saliti su altre due giostre tranquille, perché non possiamo rischiare che Paulo si faccia male o sbatta da qualche parte, è troppo rischioso, torniamo in macchina e andiamo al Mc ma lo mangiamo in macchina.
<<Sei triste, vai al Mc e prendi l'insalata con il pollo>> gli dico e sorride <<Lo so, infatti vedi di finire quel panino più in fretta che puoi>> rido e glielo avvicino alla bocca <<Vuoi assaggiare?>>
<<Mi tenti>> Guarda prima me e poi il Crispy davanti a lui <<Dai piccolo>> da un piccolo morso al panino <<Ne hai preso una briciola>>
<<Il mio nutrizionista ti odia già senza neanche conoscerti>> sorrido <<Potrò vivere lo stesso ma tu mi adori perché ti ho fatto assaggiare questa delizia>>
<<In realtà ti odio perché ora ne voglio altro>> sorride <<Eh no mio caro, tutto mio>> morsico il panino e ride.
<<Era da tanto che non passavo una serata così tranquilla sai?>> mi chiede dopo un po' e sorrido <<Ne passerai tante di serate tranquille Paulo>>
<<Intendevo così, alle giostre, mangiare in macchina,mi sono divertito, di solito vado da altre parti, questo intendo>>
<<Anche io>> mi sorride <<Il mio piano era in realtà camminare un po' ma devo dire questa scelta molto meglio>>
<<Si dai, la tua compagnia è accettabile>> scherzo <<Accettabile, empi>> lo interrompo <<Eccolo dov'era finito il soprannome strano>> ride <<Empi, empanada>> lo dice canticchiando e sorrido <<Dicevo che la mia compagnia è più che accettabile, la gente morirebbe per stare con me>> fa finta di vantarsi e sorrido <<Oh mi scusi signore non volevo offenderla>> sto al gioco e ride.
Lo guardo finire l'insalata e subito penso a quanto sia strana questa situazione, se qualcuno solo due mesi fa mi avrebbe detto cosa sarebbe successo in quest'ultimo periodo gli avrei riso in faccia e invece eccomi qui nella Maserati di Paulo a mangiare Mc, la compagnia dei ragazzi fa davvero bene al mio stato d'animo e sembra tanto una frase da film ma è davvero così, anche l'altra sera sono riusciti a distrarmi e farmi passare una bella serata senza pensieri.
Ma la magia finisce quando accendo il telefono e leggo un messaggio...chiudo un secondo gli occhi e sospiro <<Todo bien?>> mi chiede Paulo notando il mio cambiamento d'umore e blocco lo schermo del cellulare guardando lui indecisa se confidarmi o no, non è facile per me parlare con qualcuno di quello che mi sta succedendo e mi è successo, gli unici al corrente sono Filippo e Mira...
<<Non proprio..>> dico infine e lui annuisce e sistema le confezioni vuote nel sacchetto e allunga la sua mano poi sulla mia <<Sai che se vuoi parlare o per qualsiasi altra cosa io ci sono>> mi dice e una cosa che apprezzo è che non insiste ma capisce che ho bisogno dei miei spazi e del mio tempo, infondo ci conosciamo da poco più di un mese e nonostante lo abbia visto quasi tutti i giorni, sia a lui che agli altri, faccio ancora fatica a fidarmi al 100%, non ho mai avuto tanti amici o persone intorno a me e devo abituarmici, ma grazie ai loro gesti ci sto riuscendo anche abbastanza in fretta.
Gli sorrido stringendogli la mano e restiamo in silenzio per un po' così, entrambi seduti di lato sul proprio sedile rivolti uno verso l'altro, con la mano intrecciata e i pensieri che si fanno spazio.—-
Ecco a voi il capitolo, cosa sarà mai tutto questo mistero che turba Chiara? Secondo voi che sta succedendo? Ci sono molte cose che ancora non sapete soprattutto sul suo passato e spoiler sulla sua famiglia.
Pareri?
-Chiara ❤️
STAI LEGGENDO
Mi número diez - Paulo Dybala
FanfictionChiara, non ha molti amici nella sua vita e non si fida particolarmente delle persone, ma qualcuno farà irruzione nella sua vita e piano piano vederli diventerà la sua quotidianità ma tra di loro uno in particolare può diventare il suo futuro.🤍🖤 S...