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8 febbraio 2019

E anche la prima settimana di febbraio è volata via e mi ha portato via anche l'uomo della mia vita...è successo tutto in fretta e ancora non mi sembra vero. Non può essere vero.
So che devo reagire e devo andare avanti perché la mia vita non si blocca qui, lo so, ma è difficile...
<<Hai preso tutto?>> mi chiede Mira affiancandomi e annuisco <<Si...>> sospiro e allungo la mano verso la maniglia tirando la porta verso di noi chiudendo per l'ultima volta quella che è stata sempre la mia casa. Ma ora è arrivato il momento di chiuderla per sempre, non riuscirei a viverci sola senza di lui...
La mano di Mira si posa sulla mia schiena per darmi conforto, le lacrime non tardano ad arrivare e così mi rifugio nel petto del mio migliore amico che mi stringe forte a se restando in questa posizione per non so quanto tempo.

<<Sembrate due accampati>> ride Douglas una volta entrato in casa vedendo tutti gli scatoloni <<Secondo te per cosa ti abbiamo chiamato?>> gli chiede Paulo scherzando.
Non starete capendo niente immagino...ma durante questo mese Paulo ha comprato casa nuova sempre qui a Torino ma più grande del vecchio appartamento direi, visto che si tratta di una vera e propria Villa su una collina e quindi lontano dal centro dove invece stava il suo appartamento solo che non si è trasferito ancora perché è rimasto con me a casa di Miralem.
Mi ha proposto di andare vivere insieme a lui non appena mi ha detto del suo acquisto ma ho declinato la proposta con la giustificazione che quando papà sarebbe tornato dall'ospedale avrebbe avuto bisogno di aiuto e sarei rimasta con lui ma ovviamente questo ora non può più succedere quindi....beh, vado a vivere con Paulo.
Potrebbe sembrare una mossa fatta con fretta ma la decisione è stata presa da entrambi e ce ne freghiamo di cosa la gente possa dire perché al momento abbiamo bisogno l'uno dell'altro...beh, io più di lui.
<<È la scelta giusta?>> chiedo girandomi verso il mio migliore amico mentre stiamo soli in questo immenso giardino e lui mi prende le mani <<Non farti venire le paranoie, è la scelta giusta per te e per Paulo, fregatene di cosa possa pensare la gente, tu hai bisogno di stare con lui adesso perché è l'unico che può darti quell amore che necessiti>> gli sorrido e lo abbraccia <<Anche tu puoi darmelo>>
<<Si ma chi lo sente poi se gli dico che ti rapisco a casa mia?>> entrambi sorridiamo tenendoci stretti l uno con l'altro.

Piú tardi....

Sto sistemando delle cose di papà che voglio tenere con me, sospiro e mi siedo in quello che sarà da stasera il mio letto insieme a Paulo e apro l'album di fotografie che sempre teneva nel cassetto del suo comodino solo che qualcosa richiama la mia attenzione, c'è una lettera...
Non ho mai aperto quest'album perché l'ho sempre reputato come un qualcosa di prezioso per lui e sorrido nel vedere la quantità di foto nostre insieme...prendo il foglio bianco indecisa se aprirlo o no.
Alzo lo sguardo guardo sento la presenza di Paulo davanti alla porta e ci guardiamo negli occhi per qualche secondo poi il suo sguardo si sposta sul pezzo di carta tra le mie mani...
<<Vuoi spazio?>> mi chiede e scuoto la testa allungando la mano verso di lui che non tarda ad afferrare e si sistema al mio fianco e con un braccio circonda la mia vita.

"Bambina mia...
Se stai leggendo questa lettera probabilmente è perché è successo qualcosa che mi ha portato a non esserci più per te...se è davvero così mi dispiace, non dirò che non volevo lasciarti sola perché non ti sto lasciando sola, io sarò sempre con te...
Ora che sto scrivendo questa lettera tua hai 15 anni e spero che quando la leggerai nei avrai molti ma molti di più, so che stai pensando a quello e si sto scrivendo ora appena tornato dall'ospedale dopo la sparatoria, vederti correre per me in quel modo all'ospedale mi ha fatto riflettere che a causa del mio lavoro questo può succedere e purtroppo forse un giorno non sarò sveglio ad aspettarti...
Ti scrivo questa lettera per dirti che sono fiero di te già adesso e sono sicuro che lo sarò sempre perché sei forte bimba mia, non sei più quella bambina insicura che quella notte ho trovato a piangere nel vicolo sotto la pioggia, non sei più lei, ma sei una donna forte e coraggiosa che affronta la vita a testa alta, ne hai passate tante e sei ancora piccola e questo mi ferisce e spero di aver fatto del mio meglio per aiutarti.
Adottarti è stata la scelta migliore della mia vita, eravamo noi due e basta e lo siamo ancora adesso (con l'aggiunta di Filippo che Dio solo sa quanto adoro quel ragazzo e apprezzo tutto quello che fa per te, te lo meriti un migliore amico così, come lui)

Mi asciugo le lacrime cercando di respirare in modo normale stringendomi di più al petto di Paulo che sta in silenzio leggendo anche lui con lo sguardo le parole di mio padre...
Faccio un grosso respiro e giro il foglio continuando a leggere ...

È passato qualche anno da quando ho iniziato a scrivere questa lettera e come quasi ogni sera stavo guardando l'album dove l'ho nascosta e ho pensato...perché non continuarla?
Non c'è molto da aggiungere se non dirti che sono fiero di te, ti sei fatta forza e hai aperto una pasticceria tutta tua...posso non essere orgoglioso di questo? Lo sono...lo sono eccome.
Ti vedo più felice del solito e so anche che oltre alla pasticceria e Filippo è merito di Miralem e il figlio, i tuoi nuovi amici...lo sai all'inizio ero scettico per il fatto che è un calciatore famoso ma cavolo è della Juve, scelta migliore non potevi fare amore, ma ho risparmiato questo commento lo so, perché prima di tutto devo valutare come tratta la mia bambina e sono felice di constatare che lo fa benissimo...

Sorrido e passo all'ultima parte della lettera scritta con un inchiostro diverso...
Sei appena andata via e io ho il sorriso stampato sul volto perché ho potuto vedere nei tuoi occhi l'amore che ti lega a quel ragazzo, Paulo...mi ha fatto davvero piacere conoscerlo, è davvero un bravo ragazzo (e della Juve anche lui eh eh) ...sono contento di vederti così finalmente legata a qualcuno e il fatto che me lo hai presentato mi ha fatto capire quanto sia importante per te...
Se un giorno dovrai leggere questa lettera sappi che sarò ancora più orgoglioso di te di quanto lo ero quando ho iniziato a scriverla perché adesso stai buttando giù tutti quei muri che ti eri creata intorno a te, ti stai aprendo alle persone, a conoscere gente che dei tutti nomi che mi hai detto me ne ricordo solo qualcuno...
Sono fiero di te bambina mia..."

Nonostante le lacrime, sorrido... perché sono felice di aver reso fiero di me mio padre, l'uomo che amerò con tutta me stessa per tutta la vita.
Paulo al mio fianco mi stringe a lui e penso sia arrivato il momento di dargli tutta la versione della mia vita, stiamo facendo un passo importante perché lo è l'andare a vivere insieme quindi devo riuscire ad aprirmi con lui...perché ora più che mai ho la certezza che mi ascolterà e mi resterà accanto
<<Vuoi sapere la mia storia?>> gli chiedo e lui sembra sorpreso per questa mia uscita, non se l'aspettava e prima di annuire mi scruta un attimo per capire se sono seria...

—-
Ecco a voooooi
Sono cattiva lo so a lasciarvi così😂 nel prossimo capitolo scoprirete tutto anche voi, sarà la seconda parte di questo
Allora cosa ne pensate per ora? Vi aspetto nei commenti❤️
-Chiara

Mi número diez - Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora