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Ecco a voi il nuovo capitolo, in questi giorni sto scrivendo un sacco e non vedo l'ora di parlarvi della mia idea che ho per le prossime settimane😍 intanto...buona lettura🤗

16 novembre 2018

Può una semplice foto? Un semplice articolo rovinarti l'umore? Certo che può...
Ieri c'è stato il compleanno sia di Paulo che di Roberta e la festa di quest'ultima ieri é andata benissimo, per fortuna ha invitato anche le altre ragazze della juve e c'era anche Alice che è venuta a Torino solo per due giorni per festeggiare con l'amica e così ci siamo conosciute meglio.
Abbiamo prima mangiato tutti insieme e poi ci siamo spostati in una sala affianco per ballare, non era solo una festa tra donne ma c'erano anche membri della sua famiglia e altri amici suoi. È stato bellissimo, soprattutto quando Claudio le ha dato il suo regalo, è grandioso il loro amore, dopo tanti anni stanno ancora insieme e si vede che si amano, il modo in cui si guardavano, ci hanno fatto sognare un po' tutti.
Per quanto riguarda Paulo invece il quattordici notte ho messo la sveglia in modo tale da riuscire a fargli gli auguri alla mezzanotte Argentina e quindi si mi sono svegliata durante la notte fonda e il mio gesto lo ha sorpreso, lui stesso me lo ha confessato che non se lo aspettava. Abbiamo parlato per un po' ma poi abbiamo chiuso la chiamata anche perché lui ieri si doveva comunque allenare anche se era il suo compleanno e a proposito di questo pare che si sia divertito anche più del dovuto la sera alla festa li visto l'articolo che stamattina il mio migliore amico mi ha fatto leggere dal suo cellulare e ne ho avuto conferma anche dalle storie su instagram che abbiamo rigorosamente guardato dal profilo di Filippo.
<<Magari c'è una spiegazione>> tenta di dire Fili ma alzo la mano in segno di non dire nulla <<Fili per favore non ne voglio parlare...>> lui annuisce e abbassa il viso sul suo libro ma poi mi riguarda <<Ma sei sicura che non vuoi rispondergli?>>
<<Fili...>> sospira <<Okay okay>> si rimette a studiare e così io finisco di sistemare l'ultima vetrina in pasticceria.
<<Mi sento una stupida...>> affermo dopo qualche minuto ritornando questa volta io sull'argomento <<Magari non è come pensi tu o come hanno scritto nell'articolo, lo sai che avvolte inventano come ad esempio per te e Mira molti dicono che state insieme ma non è così ...>> poggia la matita guardandomi e annuisco, ha ragione, ma ho comunque paura di sapere cosa c'è in realtà.
<<Ascolta, Paulo non mi sembra quel genere di persona>> mi prende una mano e continua a parlare <<Non state insieme da tanto e okay non sai neanche se siete fidanzati o no ma state comunque uscendo e da quello che so come tu mi hai raccontato ha già fatto tanto per te, non penso mandi tutto all'aria...devi solo farti spiegare la situazione>> sospiro e faccio per rispondergli ma il mio cellulare squilla.
<<È di nuovo lui?>> mi chiede e lo prendo dalla tasca dei jeans e guardo lo schermo e scuoto la testa <<No è Mira>> nello stesso istante entra un cliente <<Ci penso io>> mi dice Fili alzandosi per fare il giro e indossare il grembiule e così io esco sul retro per rispondere all'altro mio migliore amico <<Dimmi che quello che mi ha mandato Filippo e che ho visto in giro è uno scherzo perché giuro che lo ammazzo>> il suo tono nonostante la situazione mi fa sorridere <<No sono veri e buongiorno anche a te...>>
<<Si scusami Clair ma stamattina ero impegnato con gli allenamenti e non ho preso il cellulare in mano e ora come ci siamo fermati per pranzare ho visto tutto, ci hai parlato?>>
<<Potrei aver evitato di rispondere alle sue cinque chiamate>> lo sento sospirare <<Magari non è come dicono nell'articolo o sicuramente c'è una spiegazione>>
<<Che spiegazione vuoi dare Mira? C'era la sua ex alla sua festa di compleanno organizzata dai suoi amici, e stanno parlando insieme o chissà cosa hanno fatto soli in quel vicolo fuori dal locale e lei ha pure postato delle storie ballando li...>> Appena ho visto quelle foto stamattina mi sono sentita male, una fitta allo stomaco simile a quella che provo quando sto con lui ma questa volta era una fitta di dolore, di angoscia e non di emozioni...i loro visi nonostante fosse buio erano piuttosto chiari, lui che le prende la mano in quel vicolo, loro che parlano, lui che la porta via di lì per nascondersi forse perché ha notato che dietro di loro c'era un paparazzo e magari voleva più privacy...
<<Vuoi che glielo chieda io?>>
<<No Mira, ma...>> mi appoggio al muretto alle mie spalle e per la prima volta questa mattina la mia voce si spezza e le lacrime minacciano di uscire fuori, non ne ho versato nessuna da quando ho letto quelle parole e sinceramente non so come io ci sia riuscita e anche qui penso alle sue parole che mi ha detto giorni fa, "sei forte ma appena ti rilassi un po' crolli" e cazzo se aveva ragione...
<<Clair...>> sento la voce di Mira più bassa di prima <<Non stare male e soprattutto non farti strane idee in testa prima di averci parlato>>
<<Solo che...sentivo che con lui potevo finalmente aprirmi, gli ho raccontato di papà e magari ho fatto uno sbaglio, non dovevo correre in questo modo ma mi sentivo pronta e magari ...>> mi interrompe subito <<Clair smettila e parlaci, se poi quello che hanno scritto quei giornalisti è vero ci penso io a picchiarlo okay?>> sorrido e annuisco anche se non può vedermi <<Paulo è un bravo ragazzo e sicuramente c'è una spiegazione a tutto questo quindi per favore parlaci e se hai bisogno di me posso sempre mandarti un aereo privato a prenderti e portarti qui da me>>
<<Ci vediamo tra due giorni>> sospiro
<<Si e preparati perché si fa la serata cinema a casa mia solo io te e Edin, dobbiamo recuperare dei giorni persi>> sorrido <<Mira?>> lo chiamo prima che chiudi la chiamata <<Grazie..>>
<<Ti voglio bene Clair, e chiamalo e poi fammi sapere se devo iniziare una guerra>>
<<Ti voglio bene anche io>> chiudo la chiamata e come se si fosse sentito chiamato in causa il cellulare vibra informandomi di una nuova chiamata, Paulo...
Prendo coraggio e prima di rispondere respiro preparandomi per la conversazione ma quando avvicino il pollice allo schermo per rispondere, la chiamata si interrompe.
Forse è il destino...sospiro e metto il cellulare in tasca evitando di pensarci troppo perché da un lato sono tentata di chiamarlo ma non sono pronta a sapere la verità e così torno dentro occupando la mia testa al 100% sul lavoro.

Mi número diez - Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora