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25 novembre 2018
Quando l'ascensore mi avvisa di essere arrivata sorrido istintivamente allo specchio davanti a me per poi uscire dalla cabina e sorride invece al mio fidanzato che mi aspetto appoggiato con la spalla allo stipite della porta.
Si fidanzato...
Mi fa strano anche a me chiamarlo così e l'ho capito che eravamo tali in maniera ufficiale quando alla festa del suo compleanno dopo la "scenata" di Douglas mi ha presentato al fratello come la sua ragazza, ancora non sapevo se potevamo definirci fidanzati ma ne ho avuto la conferma così.
Sento che piano piano ci stiamo avvicinando sempre di più, scoprendoci volta per volta e sorrido al pensiero che non c'è nessuna fretta nella nostra relazione ma che comunque il dialogo è importante proprio come mi ha detto lui stesso ieri sera in macchina e sono quei piccoli momenti che poi tanto piccoli non sono visto che chiacchieriamo per ore che più preferisco.
<<Hola Hola>> mi saluta sorridendo scuotendo leggermente la mano e lo raggiungo <<Hola Hola>> gli dico anche io e mi da un bacio al lato della bocca per poi farmi entrare. Subito il suo profumo invade le mie narici e si fanno sentire anche i mille gradi dell'aria condizionata, ha questa sua fissazione di far sembrare casa sua una sauna, ecco il perché gira quasi sempre con un pantalone di tuta e maglietta a maniche corte anche se quando non ci sono so che sta a petto nudo, ne ho conferma dai selfie che mi manda.
<<Mai manchi>> sorrido vedendo il joystick della play station sul divano e ride <<Ora lo metto via anche se ...stavo vincendo>>
<<È un modo carino per dirmi che vuoi finire la partita?>> chiedo sorridendo e alza le spalle posando poi le mani sui miei fianchi aiutandomi a sfilare il giubbotto <<Ha funzionato?>> sorrido mordendomi il labbro e annuisco.
<<Waaa, mancano solo quindici minuti e poi sono tutto tuo>> mi siedo al suo fianco nel divano ma decido di fare una cosa che ho visto solo una volta su Instagram in una foto che lo fa restare sorpreso, e lo capisco, di solito non agisco così in fretta ma stamattina mi sono svegliata con una voglia di abbracciarlo soprattutto dopo le sue parole di ieri sera ma era già agli allenamenti e quindi voglio solo stare con lui.
Mi sposto infilandomi tra le sue braccia per poi coricarmi tutta su di lui abbracciandogli il collo, lo sento trattenere il fiato ma subito dopo si rilassa mettendo le braccia intorno alla mia vita tenendo ancora tra le mani il joystick. Per stare più comodi stende le gambe facendo appoggiare i piedi sul tavolino e così sto più comoda anche io <<E questo?>> mi chiede e alzo le spalle e lo sento sorridere <<È successo qualcosa?>> mi chiede questa volta più preoccupato e scuoto la testa <<No voglio solo abbracciarti, zitto e gioca>> il mio tono non è duro ma tranquillo e questo lo fa ridere per poi lasciarmi un bacio sui capelli <<Se resti così sappi che sono tentato ad iniziare una nuova partita>> sorrido.Mentre per merenda preparo i pancake proteici Paulo sta seduto sul piano da lavoro guardandomi attentamente, stiamo facendo dei strani giochi di domande, tra cui "preferiresti fare questo o quello?" oppure domande su di noi, ora è il turno di Paulo fare la domanda. Sembriamo due idioti ma in realtà ci stiamo divertendo.
<<Preferiresti...bere camomilla ogni mattina a colazione per sempre o mangiare le banane ogni mattina a colazione?>> mi chiede, sa perfettamente che odio entrambi e così lo guardo male <<Sei crudele>> ride <<Devi rispondere>>
<<Forse la banana>> dico e mi fa l occhiolino <<Ottima scelta>> sbaglio o c'è un doppio senso nell'aria? Lo guardo chiudendo leggermente gli occhi e scoppia a ridere <<La banana è sempre la risposta giusta Empi>>
<<Lo sapevo io che c'era qualcosa>> ride ancora di più e io invece sorrido.
<<Tocca a me ora>> dico mentre prendo il burro e lui mi guarda <<Ehm...dobbiamo dire la verità vero? È la regola di questo strano gioco?>> chiedo e annuisce tranquillo, oh Paulino...
<<Quando stavamo tornando da Milano mi hai detto che hai una foto mia che ti fa impazzire e non me l'hai mai voluta mostrare, qual è questa foto?>> chiedo e sorride <<Oh lo sapevo che proponendoti il gioco mi si sarebbe rivolto contro>> sorrido
<<Dai su>>
<<No, è mia>> scende dal piano mettendosi tra me e ed esso e portando le mani sulla mia schiena <<Hai detto tu le regole>> sorrido allacciando le braccia attorno al suo collo <<E posso anche cambiarle>>
<<Mmm c'è aria di truffa qui>> faccio finta di annusare l'aria e lui ride <<Mi casa, mie regole>>
<<Aspetterò allora ad invitarti a casa mia e le farò io>> ride.
<<Tocca a me>> dice poi lasciandomi un bacio sulla guancia <<Ma non hai risposto alla mia>>
<<Si hai perso l'occasione>> scuoto la testa divertita accarezzando i suoi capelli da dietro <<Mmm, preferiresti baciarmi ora o adesso?>> mi chiede per poi iniziare a baciarmi e sorridendo tra le sue labbra ricambio il bacio.
La mia bocca si schiude lasciando il libero accesso alla sua lingua che subito gioca con la mia e sento le sue mani afferrarmi sotto il sedere, sulle cosce e sollevarmi senza alcuni sforzo per farmi sedere sul piano dove poco fa stava seduto lui e si fa spazio tra le mie gambe. Prima di staccare le sue labbra completamente dalle mie mi da un leggero morso al labbro inferiore ma continua poi una scia di baci dalla guancia fino al collo.
Le emozioni che provo in questo momento sono tante, non mi sono mai sentita così bene ma allo stesso tempo ho paura che si spinga oltre, non sono pronta a fare quel grande passo e spero che Paulo non insista perché non saprei resistere nel non raccontargli tutto.
Una sua mano si appoggia sul mio fianco da sotto la maglia ma resta ferma lì, traccia solo dei piccoli cerchi con il pollice e dopo aver lasciato un altro bacio sotto al mio orecchio mi stringe in un abbraccio e lo stringo anche io tenendo le gambe allacciate alla sua vita e le braccia attorno al suo collo.
Lo sento respirare tra i miei capelli <<Dios cosa mi fai>> sussurra e sorrido.
<<Preferiresti farmi finire di preparare e mangiare i pancake o stare a digiuno?>> gli chiedo poco dopo e lo sento sorridere sul mio collo <<Se stiamo a digiuno ma così, scelgo proprio quello>> ma non appena finisce di parlare si sente il suo stomaco brontolare <<Qualcuno non è d'accordo>>> rido e anche lui si lascia andare in una risata <<Traidor>>
<<Però poi mi riabbracci?>> mi chiede e annuisco.
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Mi número diez - Paulo Dybala
FanfictionChiara, non ha molti amici nella sua vita e non si fida particolarmente delle persone, ma qualcuno farà irruzione nella sua vita e piano piano vederli diventerà la sua quotidianità ma tra di loro uno in particolare può diventare il suo futuro.🤍🖤 S...