16 ottobre 2018
L'incontro di ieri sera mi ha scossa tanto che per paura di incontrarlo ieri sono rimasta io dietro a preparare i dolci e ho lasciato Miriam al bancone, proprio come adesso. Ho paura che si presenti di nuovo ma soprattutto che mi riconosca, non lo vedevo ormai da anni ma evidentemente ora è tornato.
"Siamo al tavolino, e via libera" leggo il messaggio di Mira e come ieri esco nella sala per sedermi solo in loro compagnia e ovviamente dando le spalle alla porta d'ingresso.
<<Buongiorno>> mi salutano i tre giocatori e sorrido salutandoli anche io, prendendo posto affianco a Mira e invece davanti a me ci sono Fede e Douglas, sto per chiedere di Paulo ma quest'ultimo sbuca al mio fianco tornando dal bagno e si siede alla mia destra <<Buenos Dias Empi>> gli sorrido <<Buenos dias>>
Miriam si avvicina a noi per chiedere cosa prendiamo, e i quattro giocatori prendono sempre il solito mentre io bignè bianco nero <<In mancanza di Edin lo prendi tu?>> mi chiede Douglas e sorrido <<Ovvio>>
<<Quando siamo in vacanza che lo voglio anche io?>> chiede poi Fede facendo ridere tutti. <<Ecco a voi>> Miriam torna con le nostre ordinazioni e le sorrido e torna subito al bancone perché qualcuno è entrato nel locale <<Buongiorno>> dice, e mi basta quella parola, quella voce per far cadere il mio bignè di nuovo sul piattino dalla quale l'ho sollevato, resto immobile come ieri e mi irrigidisco e i ragazzi al tavolo con me mi guardano confusi mentre Mira che sa si gira leggermente per capire se è davvero lui e dell'espressione sul suo volto si da il caso che sia proprio lui.
Le mie mani stanno tremando e me ne rendo conto solo quando Paulo posa la sua sulla mia e la stringe, la sua presa mi da sicurezza e smette di tremare ma so che se la lascia riprende. Mira invece ha poggiato una mano sul mio ginocchio. So che staranno pensando a mille cose ma non posso incasinargli la vita con i miei pensieri quindi mi limito a stare in silenzio e per fortuna anche loro lo fanno tenendo occupata la loro bocca a mangiare e bere per non far sembrare quel silenzio strano.
<<C'è tanta scelta, un mio vecchio amico mi ha consigliato la vostra pasticceria>> dice lui sicuramente a Miriam <<Non vive qui?>> le chiede lei <<Oh no, mi sono trasferito a Milano da anni ormai, sono solo di passaggio e prima di partire volevo assaggiare qualcosa di vostro>> spiega lui e questa sua affermazione mi fa rilasciare l'aria che fino a quel momento avevo trattenuto. Dopo questo loro breve dialogo lui inizia a elencare alcuni nomi dei miei pasticcini per far sapere quali prendere e dopo aver pagato va via, per fortuna non notando i calciatori seduti all'angolo con me, ma come ha detto l'altro giorno tifa Torino. So che agli occhi dei ragazzi sembrerò pazza ma in questo momento non riesco a controllare le mie emozioni, è per colpa sua se ho paura della pioggia di notte, é per colpa sua se ho paura a concedermi ad un ragazzo...
Cerco di concentrarmi sulla mano di Paulo che tiene stretta la mia e con il pollice la accarezza consapevole che mi rilassa, come la notte che ho dormito da lui...Ho distolto lo sguardo dall'iPad e ora guardo la mano di Paulo sulla mia, siamo stesi uno affianco all'altro e il mio braccio sinistro è molto vicino al suo che tiene sempre disteso sul letto e ora la sua mano ricopre la mia accarezzandone la superficie con il pollice <<Scusa>> mi dice notando che la sto guardando <<In realtà...mi da sicurezza>> gli dico essendo sincera al 100%, è davvero ciò che provo con il suo tocco, come quando prima mi ha stretta a lui nelle sue braccia, perché Paulo mi da sicurezza anche solo con il suo sguardo e odio questa situazione perché voglio essere sicura io, da sola, ma allo stesso tempo amo questa cosa...
Lui rimette la sua mano sulla mia e mi sorride per poi stringerla e riportare lo sguardo sull'iPad che tiene fermo sulla sua pancia.<<Clair>> Mira mi riporta alla realtà <<Scusate, devo tornare dentro a preparare ehm...una torta>> mi alzo ma per uscire dal tavolino anche Paulo deve alzarsi e spostarsi leggermente per farmi uscire dalla panca e quando gli passo davanti mi stringe la mano per poi guardarmi negli occhi e sorridermi leggermente, d'istinto porto l'altra mano sullo stomaco perché sento una sensazione strana ma scappo lo stesso da loro, bella scusa quella della torta, sicuramente ci avranno creduto, ma era l'unico modo per evitare eventuali domande che so che sarebbero arrivate.
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Mi número diez - Paulo Dybala
FanfictionChiara, non ha molti amici nella sua vita e non si fida particolarmente delle persone, ma qualcuno farà irruzione nella sua vita e piano piano vederli diventerà la sua quotidianità ma tra di loro uno in particolare può diventare il suo futuro.🤍🖤 S...