CAPITOLO 22

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Scesi al piano di sotto per mangiare qualcosa e poi tornai di sopra per farmi una doccia veloce. Non sapevo a che ora sarebbe tornato Draco ma visto che avrebbe portato sua mamma dovevo essere un minimo presentabile.

Misi a lavare l'intimo che, per colpa di Draco, era completamente bagnato ed entrai in doccia. Lavai i capelli con il mio solito shampoo al cocco e insaponai il corpo. Uscii e, come sempre, mi asciugai grazie alla bacchetta.

Tornai in camera e presi dei semplici leggins e una maglietta a maniche corte, visto che in casa fa caldo. Presi il libro e andai in sala per leggere un po' mentre aspettavo che il mio ragazzo tornasse.

Sentii un rumore di frusta da fuori e intuii che Draco avesse pensato che non fosse il caso smaterializzarsi in camera mia. Sentii il campanello e andai velocemente verso la porta prima che potessero farlo papà o Carmen.

Aprii scoprendo Narcissa con una faccia preoccupata ma felice e la strinsi in un caldo abbraccio per tranquillizzarla. Entrò seguita da Draco che mi abbracciò stringendo rudemente il mio sedere facendomi sussultare.

"ti ho detto un sacco di volte di non mettere i leggins" sussurrò al mio orecchio con tono arrabbiato e io mi limitai a sorridergli sensualmente prima di girarmi e raggiungere sua mamma.

"Papà scendi!" Dissi alzando la voce per far uscire mio padre dal suo ufficio. Ci trovavamo in sala quando mio padre fece il suo ingresso trovando me e Draco su una poltrona e Narcissa in piedi davanti a noi che si presentava e faceva conoscenza con Carmen.

Vidi gli occhi di mio padre brillare quando incontrarono quelli scuri di Narcissa. Si avvicinò lentamente poggiando le mani sullo schienale del divano davanti a lui per evitare di cadere.

"Ciao" disse piano Narcissa imbarazzata dalla situazione.

"Ti ricordavo più bassa" confessò mio padre con un sorriso facendo ridere sua cugina.

"E io ricordavo te senza baffi" continuò Narcissa con il volto ormai rigato dalle lacrime.

Mio padre superò il divano con gli occhi lucidi e aprì lentamente le braccia verso di lei.

"Posso?" chiese educatamente prima che Narcissa annuisse e strinse le braccia intorno a lui. Ormai anche papà si era abbandonato alle lacrime e non nego che ne sia scesa una anche a me.

Draco strinse la presa intorno a me poggiando la testa sulla mia schiena. sentii che stava sorridendo per la scena che era davanti a noi e sorrisi anche io pensando a quanto fosse felice per sua mamma. Se c'è una cosa che ho capito di Draco è che se quella donna è felice lo è pure lui.

La giornata proseguì bene: papà e Narcissa avevano parlato tutto il giorno e anche Carmen aveva conosciuto meglio la cugina di suo marito.

Avevamo finito di pranzare quando io e Draco ci sedemmo sul divano mentre i grandi parlavano ininterrottamente.

"Ehi" disse il mio ragazzo per attirare la mia attenzione. Spostò la mani sulla mia gamba trascinandole entrambe sulle sue e mentre faceva scorrere un dito sulla mia coscia riprese a parlare.

"E se andassimo di sopra?" Chiese guardando in basso e riferendosi all'episodio di questa mattina.

"Direi che è una buona idea" risposi mordendomi il labbro provocando una sua reazione.

"Sai che non devi farlo" mi sussurrò.

"cosa, questo?" dissi passando la lingua sul labbro inferiore e mordendolo di nuovo.

"Si, esatto" disse avvicinandosi "sennò dovrò punirti" continuò stampandomi un bacio.

"Fallo" sussurrai ad un centimetro dalle sue labbra. Si alzò velocemente prendendo la mia mano. I grandi non se ne erano nemmeno accorti.

𝐸 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑎𝑟𝑒 𝑐𝒉𝑒 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑡𝑖 𝑜𝑑𝑖𝑎𝑣𝑜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora