CAPITOLO 32

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Stavo preparando la valigia quando la mia vista si appannò ed una lacrima traditrice scese dai miei occhi. Il pensiero di dovermi separare da Draco in una situazione del genere mi spaventava a morte.

Erano le 09:00 del mattine e dopo molte lamentele sono riuscita ad alzarmi dal letto sul quale mi ero coricata appena due ore prima.

Silente ha dato il permesso a me e ad Harry di smaterializzarci e ci ha rassicurati dicendo che a Grimmauld Place avremo trovato tutti i membri dell'Ordine.

Scesi le scale per raggiungere la sala comune e uscii dal quadro per dirigermi di fronte alla sala Grande dove mi sarei incontrata con Harry.

Il freddo dei miei amati sotterranei mi accompagnò per tutto il tragitto mentre la mia valigia volava al mio fianco.

Le lezioni erano iniziate da quasi due ore e adesso i miei amici dovrebbero essere a trasfigurazione. Draco molto probabilmente non verrà a salutarmi. Prima di dormire lo aveva fatto riempiendomi di baci e parole confortanti. Mi ha promesso che appena finisce la scuola verrà subito da me e passeremo l'estate insieme, tra appena 4 mesi in realtà.

Arrivai davanti alle porte della sala grande dove trovai Silente, Harry e il professor Piton che parlavano con espressioni serie e preoccupate sul volto.

Appena Harry si accorse di me posò il baule e mi raggiunse velocemente stringendomi in un abbraccio che, dopo qualche secondo di esitazione, ricambiai.

"Ce la faremo" disse allontanandosi e rivolgendomi un sorriso sincero. Annuii e ci avvicinammo ai due uomini che ci guardavano ancora preoccupati.

"Avete notizie di mio padre?" Fu la prima cosa che chiesi una volta raggiunti gli adulti.

"Suo padre sta bene" rispose Piton con il tuo solito tono intimidatorio ma che in quel momento, insieme alla sua espressione, sembrava più dolce. "La sta aspettando" continuò per poi allontanarsi da noi e scendere nei sotterranei.

A quella notizia salutai velocemente Silente e afferrai il braccio di Harry procedendo alla smaterializzazione. Arrivammo davanti alla palazzina e, come mi aveva detto Theo, picchiai sull'asfalto con una sequenza ben precisa. Poco dopo la terra cominciò a tremare e davanti a noi si aggiunse una colonna a tre piani, più rovinata rispetto al resto della palazzina.

Ci rivolgemmo un'occhiata veloce e iniziammo a camminare verso la porta di legno scuro. Non feci in tempo a bussare che questa si aprì mostrando un piccolo elfo, più vecchio di Dobby, l'elfo dei Malfoy.

"Tu devi essere Kreacher" dissi con un tono interrogativo verso l'elfo.

"Sei Jennifer?" chiese e dalla sua voce mi accorsi che Theo si faceva un sacco di pregiudizi su di lui, la sua domanda era dolce e trasmetteva tranquillità, nonostante la voce fosse rauca a causa dell'età.

"Si" dissi accovacciandomi di fronte a lui sorridendo. Come primo incontro non stava andando male.

"Signorina Black, benvenuta" disse frettolosamente facendomi un inchino. Oh no. Odiavo il potere che i maghi avevano sugli elfi domestici, non se lo meritano.

"Ti prego Kreacher, dammi del tu" lo implorai ma lo vidi poco convinto, così mi sforzai. "È un ordine" dissi poco convinta facendolo scattare sugli attenti, il che mi fece ridacchiare.

"Lei è il signor Potter" disse l'elfo con un tono di disgusto mentre mi rialzavo in piedi.

"Mi sa che non gli piaci" sussurrai ad Harry che a sua volta sussurrò un "me ne farò una ragione" facendomi ridacchiare.

Chiesi a Kreacher di mio padre e lui ci fece entrare, prese le vostre valige con uno schiocco di dita e le portò al piano di sopra. Che meraviglia la magia degli elfi.

𝐸 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑎𝑟𝑒 𝑐𝒉𝑒 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑡𝑖 𝑜𝑑𝑖𝑎𝑣𝑜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora