CAPITOLO 10

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Mi guardò con uno sguardo profondo per cercare di nascondere le emozioni che nascondeva ma fallì e cedette.

"Vedi Jennifer tuo padre e io eravamo molto uniti da piccoli, giocavamo sempre insieme e avevamo un bellissimo rapporto. oltre ad essere mio cugino era mio amico, mio fratello, mio padre, era veramente tutto per me." prese un respiro profondo mentre gli occhi le si riempivano di lacrime. "tutto cambiò quando andammo ad Hogwarts. il cappello parlante mise me in Serpeverde e lui in Grifondoro. ci allontanammo molto e io conobbi Lucius. per quel poco che ci vedevamo tuo padre mi diceva di stargli lontano perché non era una brava persona ma io ero troppo innamorata per ascoltarlo."

sorrise mentre ormai le lacrime avevano iniziato a solcarle il volto. "una sera venne in camera mia per quello che fu il suo ultimo avvertimento. litigammo duramente e lui uscì completamente dalla mia vita." fece una piccola pausa per scrutare il mio sguardo e capire le mie emozioni. io ero rimasta di stucco.

sapevo benissimo quali erano le voci che giravano su Draco a scuola ma non volevo che finisse male. io sto bene con lui e nessuno può mettersi tra noi. "una volta finiti gli studi io e Lucius ci sposammo e tuo padre non si presentò al matrimonio, avrei tanto desiderato che fosse il mio testimone ma a lui non importava più nulla di me. Lucius invece aveva al suo fianco colui che adesso è conosciuto come il Signore Oscuro. entrambi sapevano cosa mia aveva fatto tuo padre e quanto io soffrissi per la sua indifferenza. nonostante io provassi a fermarli loro lo cercarono per farlo entrare nei mangiamorte e riavvicinarlo a me. purtroppo lo trovarono ma lui fece resistenza. il Signore Oscuro si arrabbiò molto e scagliò la sua ira sull'unica cosa che tuo padre amava davvero-" "mia madre" la interruppi.

la mia voce uscì quasi come un sussurro ma Narcissa sentì comunque e annuì. ero sconvolta e lei se ne accorse così prese di nuovo parola. "mi dispiace veramente tantissimo che tuo padre abbia deciso di interrompere l'incantesimo proprio il giorno del tuo compleanno ma soprattutto mi dispiace che tutto questo sia successo a causa mia e io-" la interruppi con un cenno della mano e abbassai lo sguardo.

"Draco sa tutto questo?" mi guardò confusa quando rialzai lo sguardo. "sia sincera la prego" continuai. abbassò lo sguardo prima di sussurrare un debole "no" feci un sospiro di sollievo. non avrei mai sopportato che Draco ma nascondesse una cosa così grande.

Proprio lui fece il suo ingresso nella stanza in cui ci trovavamo io e sua madre. aveva una faccia sconvolta e avevo già capito tutto. "da quanto sei lì?" gli chiesi facendo alzare lo sguardo a Narcissa. gli occhi di Draco si riempirono di lacrime e io mi alzai per raggiungerlo ma venni respinta dal suo forte braccio. "tu lo sapevi e non hai mai fatto un cazzo!?" disse sbattendo la mano sul lungo tavolo della sala facendo sussultare sia me che sua madre. "Draco-" gli presi il braccio ma lui si allontanò. "non mi toccare cazzo" disse pieno di rabbia.

era tornato il Draco aggressivo di qualche anno fa e io non riuscii a frenare le lacrime che presto mi bagnarono il volto. sua madre era rimasta seduta al suo posto. non parlava e non reagiva mentre suo figlio gli urlava contro. si limitava a guardarlo e i suoi occhi dicevano più di mille parole. era dispiaciuta ma io non ce l'avevo con lei, anzi.

Draco la raggiunse e si avvicinò al suo orecchio ma non sussurrò e anche io sentii quello che le disse. "adesso io porto la mia ragazza fuori dalla tua vista e tu ti pentirai di quello che cazzo le hai detto." sgranai gli occhi e lo raggiunsi mettendogli una mano sulla spalla. si voltò nella mia direzione con una smorfia sul volto. "cosa ti ho detto?" domandò ad un centimetro dal mio viso. "Draco calmati" dissi prendendogli le guance e lui non si spostò dalla mia presa e si tranquillizzò.

sapevo che io ero il suo punto debole per calmare le sue sfuriate. mi rivolsi a Narcissa, che si era alzata in piedi con le lacrime agli occhi. "io non sono arrabbiata con lei" dissi avvicinandomi. "ma Evelyn-" "no, non ci pensi più" la interruppi prima di abbracciarla sotto lo sguardo triste di Draco.

mi staccai da lei sorridendo dolcemente e mi voltai verso il mio ragazzo. " tocca a te" dissi e la sua espressione tornò presto arrabbiata. "è un ordine" continuai con tono esigente. per fortuna cedette capendo che non era affatto il momento giusto per litigare.

si avvicinò a sua mamma e sussurrò un "mi dispiace" abbracciandola. quando si staccarono io presi di nuovo parola rivolgendomi a Narcissa. "perché a mio padre non piaceva suo marito?" chiesi confusa e la donna sorrise. "non giravano belle voci su di lui, soprattutto sul suo migliore amico" disse tranquillamente. "chi era? se posso chiedere" dissi curiosa.

"Tom Riddle"

disse scatenandomi un brivido che attraversò tutta la mia schiena. anche Draco sembrava sorpreso e preoccupato così prese parola. "adesso non vuole lei vero?!" disse mettendo un braccio intorno alla mia vita trascinandomi più vicina a lui per proteggermi. "mi auguro di no ma non ci spererei troppo" disse Narcissa preoccupata.

Draco si voltò verso di me con uno sguardo che non avevo mai visto sul suo viso. aveva paura. "andrà tutto bene" disse, più a se stesso che a me. lo abbracciai forte e gli dissi di stare tranquillo.

mi staccai e Narcissa interruppe il nostro sguardo. "cara posso parlarti un attimo" annuii in risposta e mi allontanai con lei. prendemmo posto sui divani verdi in sala e lei si mise di fianco a me poggiando le mani sulle mie.

"grazie per quello che fai" disse provocando uno sguardo confuso sul mio volto. "non la seguo" dissi sorridendo imbarazzata e lei si spiegò. "Non ho mai visto Draco così felice con una persona. è anche più aperto con me e sembra che da quando tu sei entrata nella sua vita lui mi ama di più" disse sorridendo. sorrisi anche io e la abbracciai forte.

"io lo amo, davvero e se lui è felice lo sono anche io" strinse di più l'abbraccio a quelle parole. "è ricambiato tesoro" disse. interruppe l'abbraccio e sorrisi a quelle parole.

se le persone sapessero come tutto è iniziato ci riderebbero in faccia. Draco si affacciò alla porta della stanza dove eravamo facendo sorridere sua madre. mi voltai e lui allungò la mano per invitarmi ad andare con lui. rivolsi di nuovo lo sguardo a Narcissa che annuì dolcemente e io mi alzai per raggiungere il ragazzo binodo che mi portò su per le scale ed entrò in una stanza enorme.

al centro di essa c'era un letto a baldacchino nero con delle lenzuola di raso color verde, ai lati due lunghe finestre, non troppo larghe, che si affacciavano sul giardino di quella gigantesca villa. a destra del letto si trovava un grande armadio mentre a sinistra un tavolino con davanti un piccolo divanetto in pelle nera. capii che era la stanza di Draco dalla sua Nimbus 2001 che era riposta su uno scaffale come se fosse un premio.

due braccia forti avvolsero la mia figura. sorrisi e mi voltai nella sua presa per guardarlo in faccia. "che ti ha detto mia madre?" mi chiese con un ghigno malizioso sul volto. "cose da donne" risposi compiaciuta prima di baciarlo sulle labbra.

𝐸 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑎𝑟𝑒 𝑐𝒉𝑒 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑡𝑖 𝑜𝑑𝑖𝑎𝑣𝑜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora