CAPITOLO 39

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POV JENNIFER

Per la prima volta dopo 3 mesi mi sono svegliata con il sorriso, tra le braccia della persona che amo.

Aprii gli occhi per colpa del sole che penetrava dalle lunghe finestre poste ai lati del letto, illuminando la stanza in maniera eccessiva.

Anche Draco aprì gli occhi nel mio stesso momento ma, a differenza mia, lui ha nascosto la faccia nel mio seno per non accecarsi con la luce.

Ridacchiai dolcemente accarezzandogli i capelli. Mentirei se dicessi che non mi era mancato e sono felice che sia qui.

Andrà tutto bene, adesso sono io a dirlo.

"Draco" sussurrai al suo orecchio facendogli alzare la testa per fissare i suoi occhi nei miei.

"Mi mancava la tua voce" confessò sorridendo e posandomi un bacio gentile sulle labbra.

"Domani torniamo a scuola, dobbiamo fare le valige" dissi tra i baci. Lui si fermò guardandomi profondamente.

"Dobbiamo parlare, piccola mia" disse mettendosi seduto con la schiena appoggiato allo schienale del letto.

batté le mani sulle sue gambe per invitarmi a salirci e mi misi accoccollata sul suo petto mentre lui iniziava a parlare.

"In questi mesi io e l'Ordine abbiamo cercato di escogitare un piano contro Tu-Sai-Chi ma, non conoscendo le sue intenzioni è abbastanza complicato"

"So dove vuoi arrivare" mi misi seduta meglio sulle sue gambe per fare in modo che potessi guardarlo dritto negli occhi. "Devo uccidere Silente" confessai a bassa voce.

Draco sgranò gli occhi leggermente prima di aggrottare le sopracciglia in un'espressione pensierosa, ero pronta a qualsiasi domanda.

"Che rapporto hai con Il Signore Oscuro?" Prima domanda.

"sono la sua preferita, diciamo" risposi tranquillamente.

"Prima cosa per cui ucciderlo" rispose ironicamente facendomi ridacchiare. Prima di tornare entrambi seri.

"Quando vuole agire?" Seconda domanda.

"Ne parliamo oggi pomeriggio, verrà dopo pranzo" sbottai ricordandomi che Draco non dovrebbe essere qui. "Devi andartene" dissi alzandomi ma lui mi bloccò con un abbraccio.

"È la mia occasione per scoprire il suo piano" spiegò tenendomi stretta tra le sue braccia.

"tu sei pazzo" dissi incredula dalle parole che erano appena uscite dalla sua bocca.

"Si di te, ma questo è un altro discorso" rispose baciandomi la punta del naso e facendomi ridacchiare.

"Seriamente dai" iniziai liberandomi dalla sua presa e rimettendomi seduta su di lui, guardandolo negli occhi. "Come hai intenzione di fare?"

"Fred Weaselbee-"

"Weasley"

"Si lui" ridacchiai.

"Mi ha regalato un aggeggio-" lo interruppi di nuovo.

"Oddio siete amici?!" Chiesi euforica portandomi le mani alla bocca per lo stupore.

"Tipo, si. Mi fai finire?" Rispose avvicinandosi al mio viso, scuotendo la testa in modo buffo.

"Nel loro negozio vendono questo coso che serve per sentire le cose anche a distanza" spiegò sotto il mio sguardo confuso ma attento ad ogni parola. "Quindi tu lo metterai nella tua tasca e io, anche da qui, sentirò cosa dite" continuò con un sorriso soddisfatto.

𝐸 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑎𝑟𝑒 𝑐𝒉𝑒 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑡𝑖 𝑜𝑑𝑖𝑎𝑣𝑜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora