CAPITOLO 47

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POV DRACO

Sopo la guerra i professori si sono preoccupati di rimettere a posto il castello e ricostruire tutto ciò che era andato distrutto e questo ha significato quasi 1 mese in più di vacanze estive.

Bene, più tempo per cercare di riprendere la mia piccola.

Ho passato tutta l'estate tra il Ministero e la Villa, insieme a mia madre abbiamo cercato di spiegare ai superiori che Jennifer era innocente ma nessuno ci ha dato ascolto.

Ho provato a parlare in privato con il Ministro, giustificando che la maledizione che Jennifer ha usato su mia zia è stata solo per autodifesa ma a lui non è importato.

Unica cosa positiva è che nel mese di luglio hanno dato l'ergastolo a mio padre per violenza domestica, psicologica e fisica alla famiglia. Adesso io e mia madre siamo tranquilli.

Ho passato così tanto tempo a cercare di riprendermi Jennifer che non ho trovato un momento per soffrire. Senza di lei nulla ha senso.

Leii è unica, l'unica ragazza che mi ha amato davvero e l'unica che vorrei al mio fianco fino alla fine dei miei giorni.     È gentile e premurosa ma sa il fatto suo e se non le sta bene qualcosa non si fa problemi a dirlo. È testarda, molto, e a volte questo è sia un pregio che un difetto, purtroppo l'ultima volta è stato un difetto. È dolce quando serve, mi tratta bene e non mi manca di rispetto. Oltre alla bellezza interiore è anche una bella ragazza esteticamente. Ha un fisico perfetto e lo era anche quando non ha mangiato perché eravamo separati, lei è sempre bellissima. Adesso ad Azkaban sono certo che non le diano molto da mangiare e questo mi fa imbestialire.

Ma lei è sempre perfetta.

Alla fine ho deciso di fare anche il settimo anno per cercare di distrarmi ma tornare a scuola è stato solo un modo per farmi sentire ancora di più la sua mancanza.

I corridoi freddi, che portano ai sotterranei, dove abbiamo corso così tanto per non essere trovati da Gazza, che alla fine ci ha scoperti comunque.

La mia stanza singola da prefetto, quando ho chiesto alla McGranitt di spostare Jennifer in camera mia in modo da poterla controllare meglio.

La sala comune dove facevamo i compiti, leggevo per lei o semplicemente dove abbiamo chiacchierato fino all'alba.

La sala grande, gli occhi di tutti erano puntati su di noi, da prima per essere i due del gruppo che non si sopportavano e dopo per essere la coppia più invidiata della scuola.

La classe di pozioni dove abbiamo fatto un sacco di disastri perché uno distraeva l'altro e viceversa.

Il Lago Nero dove abbiamo passato molte sere a guardare le stelle e dove a maggio facevamo il bagno sotto la pioggia.

La torre di astronomia, il mio posto di riflessione, il nostro posto felice, dove ci siamo detti parecchi ti amo e dove abbiamo litigato per poi finire a scopare.

Nulla ha più senso senza di lei.

Sono riuscito a resistere un anno con gli occhi di tutti puntati addosso per essere il ragazzo di una mangiamorte.

Ho parlato con chiunque mi ritrovavo davanti per dire a più persone possibili che Jennifer era innocente ma nessuno dava peso alle mie parole.

Un giorno mi sono svegliato più determinato delle altre mattine, mi sono preparato e sono andato a colazione per poi fare irruzione nell'ufficio del preside, ma non lo trovai. Decisi di rivolgermi alla McGranitt così sono andato nel suo ufficio.

"Professoressa ho bisogno di parlare con lei" dissi mentre entravo nella stanza dopo aver ricevuto il consenso dell'anziana donna.

"Mi dica pure signorino Malfoy, qualcosa non va?" Chiese e con la mano fece un gesto verso una delle sedie poste davanti alla scrivania dove mi sistemai poco dopo.

𝐸 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑎𝑟𝑒 𝑐𝒉𝑒 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑡𝑖 𝑜𝑑𝑖𝑎𝑣𝑜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora