CAPITOLO 30

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Finì di togliere la mia camicia mentre io sbottonavo la sua. Le nostre labbra attaccate, le lingue danzavano insieme. Capii subito che quello era diverso

Non c'era lussuria, voracità, forza, era tutto così dolce, lento e passionale

Mi allontanai da lui ed entrai nella vasca piena di schiuma. L'acqua calda entrò in contatto con il mio corpo scuotendolo da un brivido

Chiusi gli occhi e mi immersi completamente. Da sotto sentii un suono ovattato di qualcuno che entrava in acqua quindi riemersi.

Diedi le spalle a Draco e passai le mani sul mio viso, proseguendo sui capelli lisci.

Mi voltai e gli occhi di Draco erano solo per me. Mi guardò con ammirazione, come se fossi una dea, la sua. Le braccia appoggiate a bordo vasca e la testa leggermente inclinata con un lieve sorriso il volto.

Mi avvicinai a lui lentamente senza interrompere il contatto visivo. Quando arrivai a pochi centimetri dal suo corpo lui mi prese dai fianchi e mi mise a cavalcioni sulle sue gambe.

Mi sollevai leggermente e feci scivolare la sua erezione dentro di me. Mi baciò per sopprimere un gemito non appena lo presi tutto.

Iniziò a muovermi delicatamente mentre entrambi lasciavano respiri pesanti nella bocca dell'altro.

Mi fermai e lo guardai negli occhi.

"Draco" ansimai per un suo lieve movimento.
"Io sto bene, in realtà" conclusi con sincerità per fargli intendere che quella calma era straziante.

Era tanto tempo che non eravamo così attaccati, volevo che lui prendesse ogni parte di me come ha sempre fatto. La dolcezza non fa per noi.

"Piccola, sei sicura?" chiese. Risposi cominciando a saltare più velocemente mentre la sua erezione pulsante mi penetrava senza pietà.

"Lo hai voluto tu" sussurrò prima di attaccarsi al mio seno che ballava per il movimento.

Gemetti quando la sua mano finì sul mio clitoride massaggiandolo per darmi più piacere.

Le mie mani si posarono sui suoi capelli mentre la sua bocca era impegnata a giocare con i miei capezzoli.

Mi strinse il sedere con forza, le cose dolci non fanno per lui.

Uscì velocemente da me e si alzò in piedi trascinandomi con lui. Mi mise sul bordo vasca e scese davanti a me.

La sua lingua entrò in contatto con il mio clitoride mentre rilasciato un gemito strozzato.

Le sue mani stringevano le mie coscie ogni volta che un gemito, abbastanza rumoroso, lasciava la mia bocca.

"Draco!" Urlai ripetutamente e potei sentire un sorriso che cresceva mentre mi leccava.

Entrò con due dita aumentando il mio piacere.

"Vieni per me, piccola troia" disse prima di rifiondarsi sulla mia intimità.

Gemetti l'ultima volta prima di venire sulle sue dita. Mi lanciò uno sguardo soddisfatto prima di alzarsi davanti a me.

Precedetti le sue parole ricambiando il favore e restituendogli il piacere che mi aveva dato.

Iniziai a pompare il suo membro duro con la bocca. Le mie piccole mani finirono sulle sue palle mentre grugniva sotto il mio tocco.

Mi accompagnò la testa con una mano e mi spinse fino in fondo lasciandomi per qualche istante con il naso che toccava la sua pancia.

𝐸 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑎𝑟𝑒 𝑐𝒉𝑒 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑡𝑖 𝑜𝑑𝑖𝑎𝑣𝑜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora