CAPITOLO 45

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POV DRACO

Sono passate due settimane. Due fottutissime settimane da quando Jennifer mi è stata portata via, senza che io potessi fare nulla.

Le ho provate tutte, Silente e Piton mi hanno accompagnato al Ministero della Magia per cercare di tirarla fuori da Azkaban ma non hanno voluto sentir ragioni, ho provato a spiegare ma non mi hanno dato ascolto.

Piton mi ha fatto ragionare dicendomi che per adesso dovevamo concentrarci sulla guerra. Mi disse che dovevamo vincere, dovevo vincere, per Jennifer. Ed io l'ho ascoltato.

Il piano senza di lei era un po' ceduto ma il Golden Trio ed i gemelli Weasley con la lenticchia femmina hanno deciso di aiutarci e adesso siamo più forti di prima.

Vincerò per te, piccola mia

2 maggio 1998

Ormai si erano fatte le 2 del mattino e io mi stavo vestendo. Quella notte non chiusi occhio nemmeno un minuto, pensai al piano un sacco di volte ripassando lo schema creato da Jennifer.

Pensai a lei, aveva appena perso suo padre ed era stata rinchiusa ad Azkaban ingiustamente.

Pensai a quello che avremmo potuto fare una volta sconfitto Voldemort, riusciremo mai a vivere una vita tranquilla? Pensavo a quanto ero maturato da quando Jennifer era al mio fianco, in sua presenza sono completamente un'altra persona e ne vado fiero.

Pensai al fatto che mio padre provò a ripudiarmi ma mia madre glielo impedì.

Pensai a Piton che non mi aveva lasciato solo un attimo, soffrendo insieme a me per la mancanza di Jennifer.

Theo, Pansy e Blaise non l'hanno presa meglio di me: Pansy pianse molto e rimase chiusa in camera per 3 giorni interi senza mangiare e senza volere nessuno al suo fianco.

Anche Blaise pianse, consapevole del fatto che Jennifer era innocente e che la sua vita non era stata scelta da lei.

Theo si preoccupò di consolarci, dicendo che una volta vinta la guerra ci saremmo ripresi Jennifer, o con le buone o con le cattive, se necessario.

Decisi di andare nella stanza di Piton per ripassare il piano un'ultima volta e quando entrai, con mia grande sorpresa, trovai tutti i membri dell'ordine, alcuni professori e mia madre che mi corse subito incontro, abbracciandomi.

"Vinceremo per lei, okay?" quella frase mi veniva detta ogni secondo della giornata e ogni volta mi convincevo sempre di più che sarebbe così.

"Si, madre" la abbracciai più forte per poi staccarci e ripassare il piano per filo e per segno.

Visto che eravamo troppi per agire ci dividemmo in tre squadre: due avrebbero distratto Voldemort mentre l'altra avrebbe agito. La prima squadra era formata da tutta la famiglia Weasley più Potter e Granger.

La seconda invece era formata da alcuni professori e altri membri dell'Ordine.

Tonks, Remus e Kingsley avrebbero attaccato dall'alto mentre un numeroso gruppo di elfi avrebbe tenuto lontano il più possibile gli altri mangiamorte. Il gruppo che avrebbe agito era composto da me, mia madre e Piton, dovevo rivendicare la mia piccola.

Un grosso boato interruppe le nostre chiacchiere facendoci uscire di corsa dalla stanza. Andammo velocemente alle finestre per vedere un enorme mandria di Ghermidori correre verso il ponte di legno.

𝐸 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑎𝑟𝑒 𝑐𝒉𝑒 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑡𝑖 𝑜𝑑𝑖𝑎𝑣𝑜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora