CAPITOLO 37

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POV JENNIFER

Provai in tutti i modi a sfilare il braccio dalla sua presa ma stringeva troppo.

Poi ha tirato su la manica.

Draco è diventato più pallido di quanto già non lo sia mentre Theo guardava senza dire nulla, ma in quel momento le parole non servivano.

"Draco" tentai di richiamarlo, non l'avessi mai fatto. Si alzò di scatto e andò verso sua madre con i pugni serrati.

"Tu hai permesso che accadesse!" Utlò verso sua madre che indietraggiava spaventata.

"Draco non è colpa sua" mi alzai per raggiungerlo e cercare di calmarlo ma mi spinse con il braccio facendomi finire a terra.

"Come hai potuto!?" Chiese ancora con tono di voce alto. "Fare questo a lei. A me!" Sua madre piangeva mentre lo ascoltava.

"Draco fermati, cazzo!" Urlai con tutta la forza che mi era rimasta e lui mi ascoltò. Si voltò a guardarmi e vedendomi a terra si è calmato.

"Sono stato io?" Sussurrò mentre mi alzava. Annuii scocciata.

"Perdonami, piccola" continuò.

"Devi controllarti, Draco" dissi guardandolo negli occhi. "Non è colpa di Cissy-"

"Ma lei non ha fatto nulla per impedirlo-"

"Se avesse fatto qualcosa adesso non avresti più una madre" urlai scocciata, ero senza fiato.

"Per favore, capisci la situazione, so che puoi" lo implorai e lui annuì rassegnato.

"Ora dovete andare" confessai e Theo finalmente parlò.

"E tu vieni con noi" tentò, sorrisi malinconica.

"Theo, non posso" dissi, ma a nessuno dei due stava bene il fatto che io rimanessi nella tana mostro.

"E perché no?" si intromise Draco. "Ti ho finalmente trovata adesso non ti lascio più" spiegò.

"Amore mio lo so, fa male anche a me, ma non permetterò a nessuno di trascinarvi in questa situazione" dissi prendendo le mani di Draco e rimbalzando con lo sguardo tra i due.

"Perché devi sempre allontanare le persone?" Chiese Draco scocciato. "Basta isolarti e fare tutto da sola" continuò.

Fu come una pugnalata al cuore, davvero pensa questo di me?

"Adesso sei in pericolo e devi farti aiutare" mi tirò dal braccio verso la porta ma rimasi immobile. "Jennifer andia-" lo interruppi urlando.

"Davvero credi che io voglia fare tutto da sola!?" Chiesi. "Sto facendo tutto questo per proteggerti e tu non sei d'aiuto" continuai a urlare facendo sobbalzare Narcissa che era sulla porta piangendo in silenzio.

"Se io mi isolo e faccio tutto da sola non è perché mi sento forte, Draco" la mia voce si abbassò notevolmente, la mia gola era secca. "Devo proteggerti-"

"So proteggermi da solo, non ho bisogno di te" mi interruppe scocciato e lasciando il mio braccio.

"Perché sei così fottutamente ignorante!?" Chiesi spazientita. "Stai facendo questo solo per me-"

"E allora!? Prova a darmi torto" mi interruppe sfidandomi con lo sguardo.

"Basta Draco" dissi.

"Sapevo che avresti fatto la cosa giusta" disse fiero prendendomi per mano ma la ritrassi lentamente.

"Cosa fai?" Chiese in procinto di un attacco d'ira.

"Ho detto basta, Draco" ripetei con tono fermo e serio per nascondere tutta la tristezza che provavo nell'agire in quel modo.

𝐸 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑎𝑟𝑒 𝑐𝒉𝑒 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑡𝑖 𝑜𝑑𝑖𝑎𝑣𝑜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora