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Jo
"Chissà che staranno facendo?" bisbiglio tra me e me camminando per le strade di Seul, stringendo la mano di Jimin nella mia.

"Che vuoi che facciano?" ridacchia lui "Staranno passando il loro tempo senza sprecarlo."

"Ti ricordo che Lyla è incinta da un mese non possono- quello." dico io sbuffando e girando in una stradina piena di carretti con del cibo.

"Giusto...comunque sia non stare a preoccuparti per loro sono grandi e vaccinati."

"Non mi stavo preoccupando." obbietto puntando poi lo sguardo su un carretto con diverse caramelle "Me ne prendi un po'?" chiedo facendo gli occhioni dolci osservando l'espressione di Jimin cambiare da tranquilla a divertita a intenerita "Quale vuoi?"

"Grazie." sorrido saltellando e prendendo una bustina contenente diverse caramelle colorate e  dopo aver pagato continuo a camminare affiancata da Jimin che posiziona una mano dietro il mio collo accarezzandolo dolcemente. Gli rivolgo un dolce sorriso mettendo una caramella in bocca fermando poi lo sguardo su un ragazzo alto, moro, con le mani nella tasche del giubbotto nero ormai consumato che guardava la biglietteria accanto il cinema.

"Jungkook?"

"Cosa?" chiede Jimin corrucciando le sopracciglia e gli indico il ragazzo poco più lontano da noi "Andiamo a salutarlo."

"Aspetta è con una ragazza." mi ferma notando che una ragazza a me famigliare si stava avvicinando a lui con un tenero sorriso in viso.

"Credo sia Elle." dico e faccio per andare ancora una volta verso loro ma Jimin mi blocca per il braccio "Chi?"

"Una ragazza con cui si sta sentendo."

"Jungkook si sente con le ragazze?" chiede ridacchiando "Che mi sono perso?"

"Oddio Jimin posso andare?"

"Lo metterai solo in imbarazzo ne sei consapevole?" chiede lasciandomi il braccio.

"E secondo te perché voglio andare?" ridacchio avvicinandomi poi ai due sfoggiando un sorriso raggiante "Ciao!"

Jungkook sussulta sentendo la mia voce e mi saluta poi abbassando leggermente il capo e facendo un cenno a Jimin che ci aveva raggiunti "Allora? Come mai in giro?"

"Sono venuto con un mia-"

"Con la tua ragazza?" lo precedo e noto il piccolo rossore che inizia a prendere il possesso delle sue gote. Mi giro poi verso quell'adorabile ragazzina rivolgendole un sorriso "Piacere Jo."

"Piacere mio." mi sorride lei facendo un inchino "Sono Elle."

"Che bel nome." le sorrido ancora e un silenzio imbarazzante cade tra di noi ma lo spezzo velocemente "Che film state andando a vedere?"

"Una commedia romantica." risponde lei mostrando i due biglietti.

"Oh che carini."

"Jo" sussurra Jungkook tra i denti lanciandomi uno sguardo assassino.

"Non fare il brontolone Kookie, quanti anni hai?" chiedo rivolgendomi ancora ad Elle.

"Sedici." risponde spostando una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

"Aww sei piccolina."

"Amore che ne dici di andare?" mi chiede Jimin poggiandomi una mano su un fianco "D'accordo." annuisco e noto lo sguardo di ringraziamento che il corvino lancia al biondo.

"Allora ci vediamo Elle!" la saluto e lei fa un altro piccolo inchino "Arrivederci."

"Non essere così formale non c'è né bisogno." le sorrido "Ciao brontolone." saluto poi Jungkook che mi guarda per la millesima volta male e mi allontano con Jimin ma fermandomi per richiamare Jungkook e quando si gira gli faccio un occhiolino ridendo poi per il bellissimo dito medio che mi mostra.

"L'hai fatto di proposito."

"Ovvio, Jungkook mi mette in imbarazzo sempre dovevo vendicarmi." scrollo le spalle continuando a mangiare le mie caramelle che ho tenuto per tutto il tempo in mano.

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Le sei del mattino.
Chi diavolo mi deve chiamare a quest'ora?
Sbuffando allungo una mano sul comodino accanto a me afferrando il telefono e portandolo all'orecchio "Pronto?" rispondo con la voce impastata dal sonno mentre mi stropiccio un occhio.

"Stavi dormendo vero?"

"Certo che stavo dormendo Jaebum sono le sue del mattino!" mi lamento chiudendo gli occhio e sospirando poi "Perchè mi hai chiamata a quest'ora?"

"Jo ho bisogno del tuo aiuto." dice serio e mi siedo poggiando la schiena alla testiera del letto "Che succede?" chiedo preoccupata.

"La mamma è stata licenziata dall'azienda in cui lavorava prima perchè avevano bisogno di altro personale e siccome c'era da tanto tempo l'hanno mandata via." inizia "Per qualche altro mese possiamo riuscire a cavarcela grazie alla sua disoccupazione ma io e Hyunjin con il nostro lavoro non riusciremo a portare avanti il tutto da soli per troppo tempo."

"Quindi vuoi-"

"Non te lo chiederei mai se non ne avessi disperato bisogno, so che hai gli esami e devi impiegare il tuo tempo per studiare ma abbiamo bisogno anche del tuo aiuto. Non riusciremo a mandarti tutto quello che ti serve ogni mese come prima e-"

"Jaebum non ti devi preoccupare, sai che ho sempre voluto provvedere da sola per guadagnare ciò che mi serve per stare qui ma è la mamma che me lo ha impedito e quindi ho acconsentito ma se adesso avete bisogno tu non devi preoccuparti." lo rassicuro "Troverò un lavoro, sono da sola non ho bisogno di chissà quanti soldi per andare avanti."

"Jo però-"

"No Jaebum devi stare tranquillo. Pensa a voi e alla mamma io penserò a trovare un lavoro e non esitare a chiedermi qualcosa se avete bisogno d'accordo?" chiedo e lo sento sospirare "D'accordo, grazie piccoletta."

"Ti voglio bene Jae."

"Anche io, adesso devo andare a lavoro fammi sapere se trovi qualcosa."

"Certo, ci sentiamo dopo." lo saluto e attacco la chiamata poggiando poi il telefono sul comodino.

Mi passo le mani tra i capelli chiudendo gli occhi sapevo che prima o poi sarebbe arrivato questo momento e a dire la verità non vedevo l'ora anche se avrei preferito non avvenisse perchè la mia famiglia non riesce ad andare avanti con il denaro che si guadagna. Mia madre sin da quando ho deciso di partire per l'università mi ha negato il dover andare a lavorare e che mi avrebbe mandato lei ogni mese i soldi di cui avevo bisogno per andare avanti e mi sono sempre opposta ma poi ho ceduto non sopportandola più. Per questo sono felice di dover andare a lavorare ma adesso la preoccupazione mi perseguiterà finché non saprò se mia madre ha trovato un altro lavoro e che tutto è come prima e purtroppo queste preoccupazioni non mi aiutano a riprendere sonno così mi alzo decidendo di fare una doccia cercando di perdere il maggior tempo possibile sotto il getto d'acqua calda mentre penso a qualche possibile occupazione e arrivando alla conclusione che forse potrò lavorare al blue moon in modo da aiutare anche la mia amica.

𝕚𝕥 𝕨𝕒𝕤 𝕒𝕝𝕝 𝕒 𝕔𝕠𝕚𝕟𝕔𝕚𝕕𝕖𝕟𝕔𝕖•𝑝𝑗𝑚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora