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E il giorno tanto atteso dall'intera università é finalmente arrivato : oggi è San Valentino il che vuol dire che questa sera ci sarà il ballo scolastico e all'ottanta percento lo passerò per metà da solo siccome Jo dovrà lavorare, a meno che non riesca a farsi dare la serata libera.

Sbuffando mi passo entrambe le mani sugli occhi per poi alzare il busto e poggiarmi di schiena alla testiera del letto "San Valentino." sussurro tra me e me passandomi le mani tra i capelli "Per lo meno oggi non ci sono le lezioni."
Mi alzo stiracchiandomi e vado in bagno per lavarmi i denti mentre continuo a guardare il mio riflesso notando il viso ancora gonfio dato il risveglio avvenuto da poco. Mi sciacquo il viso per poi tornare a sdraiarmi al letto e prendere il cellulare notando l'unica notifica presente, ridacchio decidendo poi di chiamarla "Alla buon'ora!"

"Ma cosa vuoi? Sei tu che anche in giorni di festa ti alzi alle otto del mattino." ridacchio.

"Non è colpa mia se devo studiare."

"Davvero stai studiando?" chiedo passandomi una mano tra i capelli.

"Mi porto avanti." risponde con probabilmente il tappo della penna in bocca.

"Non devi portarti avanti e soprattutto oggi." mi lamento "Chiudi i libri e preparati tra mezz'ora sarò da te."

"Mezz'ora?"

"Non lamentarti. Sono le undici del mattino, ho fame e probabilmente non passeremo la serata insieme quindi cara mia muoviti." dico alzandomi e aprendo l'armadio "A proposito non hai chiesto se potevi avere la serata libera?"

"Ho chiesto se magari avessi potuto prendere il posto di qualcuno, solo per oggi, al turno di mattina ma nessuno ha potuto scambiare quindi mi tocca lavorare." risponde con un sospiro "Ma troverò un modo per venire anche al ballo."

"D'accordo...dai tra poco sono lì." attacco la chiamata e afferro una felpa bianca e un Jeans per poi indossarli.

Dopo aver riordinato, o meglio, aver cercato di ordinare afferro le chiavi dell'auto per poi uscire dal dormitorio maschile fermandomi davanti quello femminile dove dopo un quarto d'ora un nano da giardino esce dalla porta principale avvolta in un...

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Dopo aver riordinato, o meglio, aver cercato di ordinare afferro le chiavi dell'auto per poi uscire dal dormitorio maschile fermandomi davanti quello femminile dove dopo un quarto d'ora un nano da giardino esce dalla porta principale avvolta in un cappotto enorme e una sciarpa che le copre metà del viso.

"Buongiorno." mi saluta una volta avvicinatasi.

"Avevi paura che ti portassi al Polo Nord?" chiedo ridendo.

"E' il quattordici di febbraio fa abbastanza freddo." dice incrociando le braccia al petto "Allora vuoi andare a fare colazione?" chiede ed annuisco afferrandole una mano e dirigendomi verso il parcheggio "Perché vai di qua? Il Blue Moon è dall'altra parte."

"Fiorellino almeno oggi andiamo in un posto diverso." faccio il labbruccio "Poi ho intenzione di farti passare l'intera giornata fuori."

"Ma- tu poi devi tornare e prepararti per il ballo."

𝕚𝕥 𝕨𝕒𝕤 𝕒𝕝𝕝 𝕒 𝕔𝕠𝕚𝕟𝕔𝕚𝕕𝕖𝕟𝕔𝕖•𝑝𝑗𝑚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora