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"Ragazzi vogliamo andare a mangiare da qualche parte?" chiede Taehyung una volta che ci siamo riavvicinati alle macchine e tutti annuiscono "Grazie dell'invito Tae ma passo." rispondo.

"Oh dai Jo!" mi prega.

"Tae non insistere per favore." dico abbassando lo sguardo.

"Hey piccolina, che succede?" chiede dolcemente poggiando una mano sulla mia spalla "Nulla Tae, sta tranquillo."

"Ascolta torna a casa e rilassati, ma domani voglio sapere cosa è successo, chiaro?" dice accarezzandomi il capo e donandomi un suo adorabile sorriso quadrato "Va bene, grazie Tae."

"Tutto per la mia sorellina." mi abbraccia e io ricambio stringendo le braccia attorno al suo busto. Si allontana poi entrando in macchina mentre Lyla con un solo sguardo mi fa capire che appena torno in camera devo chiamarla per dirle tutto e io annuisco per poi girarmi verso la Lamborghini di Jimin "Tu vai con loro?" chiedo chiudendo la portiera e lui accende il quadro scuotendo il capo.

"Perchè non vai? È successo qualcosa?"

"Jo tutti si faranno delle domande se io andrò e tu invece no." dice facendo retromarcia per uscire dal parcheggio.

"Oh...giusto." dico girandomi verso il finestrino stringendo il labbro tra i denti per cercare di non piangere. Non so il perchè di quest'improvvisa reazione ma mi aspettavo di tutto fuorché questa risposta. Sento Jimin sospirare e poggia una mano sulla mia gamba e mi mordo ancora più forte il labbro per non piangere "E poi perchè non voglio lasciarti sola."
Quelle poche parole alleggeriscono in maniera straordinaria il mio cuore e le lacrime apriscono mentre io sospiro tornando a respirare. Non dico nulla ma sorrido impercettibile capendo che Jimin mi ha vista quando strofina il pollice sul tessuto blu del mio Jeans. Non so perchè mi sia sentita così sollevata nel sentire quelle parole ma so che ne aveva bisogno.

Arrivati all'università decido di andare in camera mia convinta che Jimin se ne andasse in camera sua ma mi segue e mentre io decido di andare a fare un doccia lui si sdraia sul mio letto giocando al cellulare. Chiudo a chiave la porta del bagno e dopo essermi spogliata entrò in doccia posizionandomi sotto il getto dell'acqua calda mentre rimugino su quello che è successo oggi...come si è permesso di chiamarmi in quel modo? Sa quanto adoravo quel nomignolo affibbiatomi da lui. È uno stronzo con la 's' maiuscola. Però la mia mente va a anche al modo in cui mi sono sentita con Jimin. Gli sono grata per l'aiuto che sta cercando di darmi ma non capisco per quale motivo stavo per mettermi a piangere quando mi ha detto che non sarebbe andato perchè sennò gli altri si sarebbero fatti due domande. Jimin è solo un mio amico...sempre se si possa definire così perchè fino a due giorni fa eravamo cane e gatto. Uscita dalla doccia mi passò un panno addosso e poi mi vesto lasciando i miei capelli bagnati non avendo la minima voglia di asciugarli. Esco dal bagno con indosso la mia felpa enorme e un leggings e vado a sedermi ai piedi del letto a gambe incrociate e quando Jimin mi nota posa il cellulare puntando il suo sguardo nel mio "Stai meglio?" chiede inclinando di poco il viso.

"Perchè prima stavo male?" chiedo facendo l'indifferente.

"Andiamo Jo! Ti ho visto...ci sei rimasta male appena ha pronunciato quel nomignolo stupidissimo, è meglio 'fiorellino'." dice sbuffando teatralmente per rubarmi una risata "Decisamente." sussurro e Jimin pare non sentirmi.

"Davvero Jo mi dispiace realmente il fatto che tu ci stia male perciò voglio che adesso mi dici qualcosa che devo fare per farti sorridere e non vedere questo muso lungo." dice afferrando con una mano le mie guance e facendo increspare le mie labbra.

"Jimin sto bene, stai tranquillo."

"Smettila di dire così." sbuffa "Allora che ti piace fare?" chiede.

"V-Vuoi vedere un film?" chiedo.

"Certo! Allora..." afferra il mio portatile e iniziai a guardare i film scaricati scegliendone uno "Ti va bene?" chiede e io annuisco "Comunque mentre ti lavavi ho chiamato un ristorante cinese così ceniamo." dice guardandomi mentre afferra la mia vita è mi tira affianco a se posizionando il computer alla fine del letto e azionando il film. Rimango ferma a guardarlo mentre lui tiene il volto verso lo schermo del dispositivo elettronico. Guardo attentamente il suo profilo, la mascella marcata, il pomo d'adamo che si muoveva quando deglutiva e le labbra rosee e piene. Gli occhi color pece dal taglio allungato che ti facevano venire i brividi quando incrociavi il suo sguardo. Distoglie quest'ultimo dal piccolo schermo e lo punta su di me che con gli occhi lucidi mi fiondo tralle sue braccia lasciandolo scioccato "Jimin grazie, davvero." dico stringendolo e lui circonda la mia schiena con le sue possenti braccia poggiando la guancia sul mio capo "Per aver ordinato cinese?" chiede con una piccola risatina.

"Per preoccuparti per me, per starmi vicino quando sto male e per farmi sentire il tuo affetto." dico chiudendo di poco gli occhi. Rimane in silenzio abbracciandomi un po' più forte.

Che mi stai facendo Jimin?

𝕚𝕥 𝕨𝕒𝕤 𝕒𝕝𝕝 𝕒 𝕔𝕠𝕚𝕟𝕔𝕚𝕕𝕖𝕟𝕔𝕖•𝑝𝑗𝑚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora