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Dopo un'ora piena di viaggio in auto inizio ad indicare a Jimin la strada per arrivare a casa mia e inizio a torturarmi le mani quando raggiungiamo il mio quartiere. Non ha nulla a che vedere con la sua enorme villa: vistosa e perfetta ma è classico quartiere con le case tutte attaccate tra loro e a vederle da fuori sono anche ben trattate stranamente , inoltre il vicinato non è famoso per la buona vita, più che altro la maggior parte.
Jimin sembra non farci caso e continua a guidare indisturbato seguendo le mie indicazioni finché non gli dico di fermarsi nel parcheggio accanto una palazzina.

"Vivi qui?" chiede.

"Si." rispondo e scendo dall'auto per prendere la valigia dal bagagliaio.

"È carina però...il giallo spicca." dice osservando le mura.

"Non dire così per compassione, casa mia non c'entra nulla con la tua."

"Oh ma stai zitta. Non do peso a queste cose." dice chiudendo il bagagliaio dopo aver preso la sua valigia.

"Ma se fai di tutto per far notare di essere ricco." sbuffo con un piccolo sorriso.

"Quindi? Sono ricco e mi piace farlo notare ma non per questo devo discriminare coloro che non lo sono...poi comunque dipende da persona a persona perchè se la persona in questione mi sta antipatica, tipo te, potrei farglielo pesare." dice dandomi una piccola spallata "Dai forza andiamo."

Lo supero e lo conduco fino al portone del mio palazzo suonando al campanello e appena dalla fotocamera del citofono mia madre vede che sono io apre senza neanche chiedere chi è. Ci dirigiamo al terzo piano trovando già la porta di casa mia aperta e busso leggermente prima di urlare "Sono tornata!" subito due braccia si avvolgono attorno il mio corpo sollevandomi per aria e facendo cadere la mia valigia a terra. Abbraccio con forza mio fratello Hyunjin sorridendo felice, mi poggia a terra squadrandomi da capo a piedi "Rimani comunque più bassa di me." dice fiero di se e io gli faccio la linguaccia "Non sei cambiato per nulla." sbuffo e lui sorride baciandomi una guancia lasciandomi poi nell'abbraccio pieno di amore di Jaebum "Mi sei mancata piccolina." mi godo il suo abbraccio per poi essere stritolata da mia madre. Appena mi allontano mi giro verso Jimin "Mamma lui è Jimin, un mio amico." dico mettendomi accanto a lui che saluta cordialmente mia mamma "Piacere signora."

"Il piacere è tutto mio." dice lei "Chiamami Soyon." gli sorride e Jimin annuisce.

"Vado a finire di preparare le vostre camere, vi lascio in balia degli uomini di casa." dice lei allontanandosi mentre mio fratello Hyunjin squadra Jimin "Quindi tu sei l'amico di mia sorella?" chiede e Jimin annuisce "Si, piacere." si inchina e io gli do un colpo al costato "Non comportarti cordialmente è un cretino nemmeno se ne accorge." dico io prendendo in giro mio fratello mentre Jaebum si passa una mano in fronte "Benvenuto Jimin." gli sorride "Mi dispiace che starei tre giorni qui...questi due non fanno altro che litigare e dovrai sopportarli purtroppo." dice mentre Hyunjin mi tira una ciocca di capelli e io inizio a dargli dei pugni sul petto finché non mi corica sulle sue spalle "Mettimi giù!" mi lamento.

"Ma non ci penso neanche, ora vedrai." dice serio portandomi in salotto e buttandomi sul divano facendomi il solletico mentre Jimin ci raggiungeva seguito da Jaebum "Fanno sempre così?" lo sento chiedere mentre mi dimeno dalla stretta di mio fratello "Si, sempre."

𝕚𝕥 𝕨𝕒𝕤 𝕒𝕝𝕝 𝕒 𝕔𝕠𝕚𝕟𝕔𝕚𝕕𝕖𝕟𝕔𝕖•𝑝𝑗𝑚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora