Okay, fatemi pensare. Ho indossato il vestito e le scarpe più eleganti che ho, ho sistemato i capelli, mi sono truccata, ho preso la borsa, sembra che non abbia dimenticato niente.
Metto in moto la mia Mercedes, slittando fino a casa di Ashton. Una volta arrivata, suono un paio di volte, aspettando in grazia di vederlo di nuovo. Poco dopo lo vedo, in tutto il suo splendore.
"Mad-" Non riesce nemmeno a finire di pronunciare il mio nome che già gli sono saltata al collo, per poi baciarlo con foga. Lui mi stringe a se, chiudendo la porta con un calcio. "Mi sei mancata." Mi sussurra sulle labbra.
"Anche tu mi sei mancato." Dico per poi far riunire le nostre labbra.
- - -
"Allora, cosa ha preparato lo chef?" Domando mettendomi a sedere su uno sgabello in cucina, mentre guardo Ashton trafficare con qualche tegame e una padella.
"Questa è una sorpresa." Spegne i fornelli venendomi incontro e poco dopo non vedo più decisamente niente. Capisco che Ashton mi ha fatto indossare una benda agli occhi quando sento un tessuto sfiorarmi la fronte e la parte alta degli zigomi.
"Okay, Maddie, ora ti farò assaggiare qualcosa e tu dovrai riconoscere di cosa si tratta." Annuisco, preparandomi a quel giochetto che cominciavo già ad amare. Improvvisamente sento un sapore caldo e intenso rivestire la parete della lingua. Sembrano quasi..
"Spaghetti alla Bolognese, Ashton. Sono gli stessi che abbiamo mangiato quella sera in Italia. Complimenti, li hai fatti uguali."
"Bravissima, erano proprio quelli. Ora devi indovinare l'ultimo sapore. Sono convinto che lo indovinerai." Dice applaudendo.
"D'accordo."
Sento un sapore caldo entrarmi in bocca e una cosa viscida solleticarmi la lingua. Capisco che mi sta baciando. E che come sempre sto perdendo il controllo. Si stacca leggermente togliendomi la benda e sorridendo, mostrando i denti perfettamente bianchi.
"Parlami del tuo fidanzato, Maddie." Chiede con fermezza, dopo aver mangiato, con così tanta fermezza che non penso abbia voglia di scherzare.
"C-come?" Chiedo sbalordita.
"Voglio sapere qualcosa sul tizio che se la fa con la mia Smith." Avvampo di calore dopo questa frase. La sua Smith?
"Cosa dovrei raccontarti? Non ho la più pallida idea di cosa dirti."
"Parlami di lui e basta, le cose vengono per se e lo sai." Dice prendendomi una mano.
"Si chiama Luke Hemmings, ha ventidue anni, fa il meccanico nell'officina Adams e ha un'ossessione spaventosa per i pinguini. È biondo, ha gli occhi azzurri come il cielo è un piercing al labbro. Detto questo, non so che altro dirti." Sbotto, strofinando le gambe una contro l'altra.
"Hai mai fatto sesso con lui?" Chiede con scioltezza. "Non che mi interessi quanto sei attiva sessualmente con lui, è solo per constatare un paio di cosuccie."
"Beh sto con lui da tre anni e mezzo, penso che non siamo stati tutto il tempo a contarci i capelli l'un l'altro." Dico seccata all'argomento.
"Interessante. Una sottospecie di ragazzo incastrato a metà tra il diventare prete e lo sposare Mila Kunis." Ridacchia leggermente, nascondendosi dentro il collo della maglietta nera.
"Luke adora quell'attrice, è come una divinità per lui. Non perde mai nessuno dei suoi film." Ammetto, ricordando l'ossessione di Luke. "Hai mai avuto una fidanzata, Ashton?" Chiedo incuriosita dalla sua vita prima di conoscermi.
"Oh, Maddie. Non potrei mai avere una fidanzata." Dice ridacchiando.
"Oh.. E come mai?" La mia mano trema leggermente ma cerco di non darlo a vedere.
Insomma io non voglio stare con Ashton. Mi va più che bene anche così, ma non vuole avere fidanzate e ciò vuol dire che nella sua vita non prenderà mai niente seriamente. Ciò vuol dire che rimarrà il solito egocentrico di sempre. Vaffanculo, Irwin.
"Sai quanti problemi ti darebbe una fidanzata? Insomma, vestiti nuovi, scarpe nuove ogni mese. Famiglia in arrivo, la cena del sabato sera, lo stare al telefono per ore con le amiche, le serate noiose quando non si esce. Io preferisco mille volte una relazione come la nostra. Insomma, guardaci. Non ti vedo per due ore e già mi manchi, quando ti vedo non desidero altro se non baciarti e semplicemente stare con te, cosa potrei chiedere di meglio?" Sbarro gli occhi.
"R-relazione?" Balbetto. Davvero è così convinto che fra noi due ora ci sia una relazione?
"Cioè scusa, non volevo chiamarla proprio relazione. Insomma, la chiamerei situazione, io e te.. ci avrai fatto caso anche tu no?" Lui sembra perfino balbettare più di me.
"A cosa?"
"Io non posso più farcela Maddie, sembra che ogni volta che io ti veda mi manchi il respiro."
"Oh, perché allora quando eravamo in Italia sei venuto a letto con me?"
"Non è l'Italia il principio, Madeleine. Io a letto con te ci verrei anche al polo nord, sono stato a letto con te perché eri davvero troppo e io non ho più resistito. Perché il mio corpo anelava il piacere e il tuo bramava il mio."
Le mie braccia cominciano a cedere, e non sento il peso del mio corpo. Un universo parallelo si crea intorno a noi. E io non ce la faccio proprio più.
"Ashton, smettila."
"Di fare cosa?"
"Di dirmi così. Di fare così. Io non voglio affezionarmi. Tu non vuoi fidanzate, e io mi sentirei terribilmente male se mi affezionassi a te come spero di non affezionarmi."
"In che senso?"
"Lo sai benissimo. Non voglio innamorarmi di te."
"Perché hai questi dubbi se sai che non succederà nulla di tutto questo?"
"Perché ho paura Ashton, tutto qua." Mento.
La verità è che avrei voluto rispondergli che sono già innamorata di lui. Avrei voluto rispondergli che dal primo momento in cui l'ho incontrato ho sentito una dannata attrazione che non sono mai riuscita ad interpretare come una forza sovrannaturale che mi avrebbe spinto oltre, verso di lui. La verità è che ho sempre avuto il timore di essere trascinata da una cosa che non posso avere. Ma lui mi ha portata in un universo dove sono un'altra persona, dove sono la persona che ho sempre desiderato di essere. Il punto è che non mi importa affatto se a prendersi la parte migliore di me è stato lui. Non sono nata col timbro di cattiva ragazza, ma quando sto con Ashton mi dimentico totalmente di Luke e questo non va bene, perché Luke si fida di me, mi ama e non si immagina nemmeno che invece di essere alla finta ed inventata convention con Spencer sono a casa del mio capo a farmela con lui.
"Non devi aver paura, sei già innamorata del tuo fidanzato e non c'è bisogno di innamorarsi di un'altro uomo. Uno basta e avanza." Taglia corto lui, strofinando le mani contro le mie ginocchia.
"Il problema è che non so se amo ancora Luke. Se lo amassi ancora non accetterei ogni sacrosanta volta di stare con te. Il punto è che quando sono con te riesco a dimenticarmi del resto del mondo." Ammetto, balbettando impaurita dalla reazione che può aver lui dopo questa confessione.
"Non sono così straordinario, vorrei farti smettere di aver paranoie. Ma non ci sono riuscito ancora." Dice ridacchiando e avvicinando il suo viso al mio. Le mie mani finiscono sulle sue guance, accarezzandogli la pelle e venendo pizzicata dal piccolo accenno di barba sulla mascella.
"Sei così staordinario che non hai bisogno di giustificazioni per le coe che fai. Sei così dannatamente perfetto che mi andresti bene in ogni singolo caso."
"Posso confessarti che la cosa è reciproca, Maddie."
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Devil
Teen FictionMadeleine, madre francese e padre inglese, vive a Miami con il fidanzato, poiché le è stato offerto di lavorare in una delle riviste di moda più popolari della zona. La felicità sembra prendersi ogni parte di lei, ma tutto svanisce quando Madeleine...