Canzone per il capitolo:
Titolo: Falling For You
Artista: The 1975« I'll take you one day at a time,
Soon you will be mine,
Oh, but I want you now,
When the smoke is in your eyes,
You look so alive... »- - -
La Pretty And Tiny totalmente deserta incute quasi terrore. Mi sembra quasi di attraversare i corridoi di un manicomio, ma con le celle vuote. Passo accanto al mio ufficio, e sorrido appena, ripensando ai primi giorni in cui ero qui. Era tutto così migliore. Cosa sarebbe successo se non avessi mai conosciuto Ashton? Come sarebbe la mia vita se amassi ancora Luke? Sicuramente sarebbe tutto diverso, non mi sentirei così sporca e felice.
Arrivo finalmente davanti all'ufficio grafico - nonché ufficio di Louis - e busso un paio di volte, sperando risponda. Tutto questo buio é così spettrale.
"Entra, Maddie." Esclama freddo, mentre dalla piccola finestra di vetro noto che mi fa segno con la mano di entrare. Prendo un respiro profondo e apro la porta, mentre davanti a me si fa spazio un'ondata di alto buio, e al centro della piccola luce emessa da una lampada da scrivania noto il viso di Louis. "Accomodati."
Avanzo, fino ad arrivare davanti a lui. Mi siedo sulla poltroncina davano alla sua scrivania, continuando a mordermi il labbro dal nervoso. Sono nervosa, non so cosa stia per dirmi e l'agitazione sta andando fuori dai limiti.
"Dimmi, Louis." Dico solamente. Non riesco a enunciare altre parole.
"Maddie, sai perfettamente che nonostante il capo sia Ashton, ricopro un ruolo molto inportante." Annuisco, facendogli segno di continuare. "E sai perfettamente che non tollero che succedano casini in un'azienda che è quasi mia." Fa un cenno con la testa, appoggiando il mento al palmo della mano. "Per questo io ti chiedo, quando pensavi di dirmi che hai una relazione con Ashton?" Domanda infine, giungendo le mani. Sobbalzo, cercando di non dare a vedere che l'agitazione è aumentata.
Non ce la faccio.
"Louis, io.." Provo a dire, ma vengo interrotta.
"Louis un cazzo." Dice sprezzante. "Ti rendi conto? Tu pensi che questa non sia una cosa importante per noi, vero?" Domanda.
"Non pensavo contasse veramente rivelare a tutta la Pretty And Tiny che sto con Ashton. Ti ricordo che non doveva saperlo nessuno. Io sono fidanzata, Louis. Non so se te ne rendi conto." Provo a spiegare.
"Io me ne devo rendere conto? Tu fai la puttana e io devo pure pararti il culo?" Urla, alzandosi in piedi.
"Cazzo, non ho fatto la puttana!" Urlo, mentre gli occhi cominciano a riempirsi di lacrime. "Non ho fatto la puttana, mi sono solamente innamorata di un altro uomo." Mi siedo, assorta e sconfortata. "Tu non riusciresti a capire la mia situazione, come nessun altro ci riuscirebbe. Non hai la minima idea di cosa provi io per Ashton, e non hai nemmeno la minima idea di come mi senta nei confronti del mio ragazzo." Continuo, battendo un pugno sulla scrivania.
"Da quando sei arrivata in questa azienda si è creato un subbuglio pazzesco. Non sono più riuscito a vedere Ashton come una volta."
"Stai cercando di dirmi che non è più degno di dirigere questa azienda per colpa mia?" Domando, portandomi dietro l'orecchio una ciocca di capelli.
"Non gli ho detto io di provarci con te, di baciarti.." Sospira. "Non gli ho ordinato di scoparti." Digrigna i denti. "Tutto questo è venuto per sé. Ed è tutto cambiando quando sei arrivata tu."
"Sei solo coinvolto nella teoria anti-me di Spencer. Ma io, Louis, ti credevo una persona migliore." Dico, asciugandomi l'ennesima lacrima.
"Anche io ti credevo una persona migliore, Maddie! Poi vengo a sapere che te la fai con il nostro capo, di nascosto." Si porta indietro i capelli con una mano. "Io pensavo che tu fossi una persona con molto rispetto per te stessa, poi vengo a sapere di te e Ashton." Ribatte sprezzante.
"Cazzo, non è un difetto se lo amo." Urlo, quasi cadendo per terra. "Tu non capisci, Louis. Quando non lo conoscevo ancora vivevo in una bolla che non sarebbe mai scoppiata senza uno come lui. Sarei una depressa senza di lui. Ma qua in azienda nessuno mi deve prediche per questa storia. Non ho mai distratto Ashton dal suo lavoro." Termino il mio discorso.
"Ti rendi conto di ciò che stai dicendo?" Mi fulmina.
"E tu, Louis, ti rendi conto delle cazzate che spari?" Una voce fin troppo familiare si espande per tutto l'ufficio. Una voce che riconoscerei fino all'ultimo istante di vita.
Ashton.
Mi giro immediatamente. Il suo sguardo è indecifrabile. Non si sa di preciso se è arrabbiato, triste, deluso o malinconico. So che probabilmente è un mix di tutti e quattro, e non so se devo o non devo aver paura in questo momento.
"Ashton." Diciamo all'unisono io e Louis.
"Maddie, stanne fuori, ti prego." Mi dice, fermandomi con un braccio e facendomi sedere su una delle poltroncine. Continuo a guardarlo, mentre sento che le lacrime continuano a scendere. Annuisco. Lui sa ciò che fa, continuo a ripetermi.
E se invece stavolta perdesse il controllo?
« You're all I need,
According to your heart,
My place is not deliberate,
Feeling of your arms.. »__________
🎭🎭🎭🎭
CIABATTARI!
Sono tornata con questo aggiornamento e sono a casa di questa ciabattara professionista hemmovoice.
Devil sta per finire, mancano tre capitoli.
T R E C A P I T O L I.
La mia sofferenza.
Comunque ad ogni modo spero vi godiate questo capitolo, che precede un super capitolo.
Passate a leggere "Spaces :: l.h" di hemmovoice!
Have always fun :)Ciauuuz,
- Giulia
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Devil
Teen FictionMadeleine, madre francese e padre inglese, vive a Miami con il fidanzato, poiché le è stato offerto di lavorare in una delle riviste di moda più popolari della zona. La felicità sembra prendersi ogni parte di lei, ma tutto svanisce quando Madeleine...