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Mi siedo accanto a lui,tenendo almeno qualche centimetro di distanza fra le nostre ginocchia. Mi soffermo a guardare le mie scarpe laccate,che ormai sono invase completamente dalla sabbia. Poi,lo sguardo,mi cade sulle sue mani. Vengono di continuo arricciate,come per dare un segno evidente di ansia e nervosismo nei miei confronti.

"Sei nervosa?" Mi chiede. Volevo chiederglielo,ma mi ha preceduto.

"No,perché questa domanda?" Chiedo un po imbarazzata. Le mie guance si tingono leggermente di rosso,facendomi percepire un piccolo segnale di calore improvviso.

"Hai indosso le tue scarpe laccate con un tacco 100. In spiaggia." Dice,indicando le mie scarpe.

"E con questo? Sono molto comode." Chiedo incuriosita dal suo stranissimo atteggiamento.

"Oh beh,diciamo che per un servizio fotografico a Miami Beach una ragazza indosserebbe le ballerine. Invece tu hai indosso delle scarpe con un tacco altissimo che usi più o meno ogni giorno. Di solito questo gesto rappresenta la paura di provare qualcosa di completamente diverso dal tuo normale stile di vita. Hai paura di qualcosa di insolitamente nuovo per te,Smith?" Il suo sguardo diventa parallelo al mio,facendomi assorbire tutta la purezza dei suoi occhi smeraldo.

"Ho paura che la cosa che sto per fare sconvolga la mia vita. E mi creda,è parecchio insolita." Mi limito a dire. Solo dio sa quanta voglia ho di baciarlo in questo momento. Mi avvicino di più a lui,facendo sfiorare di poco i nostri corpi,che sono uno accanto all'altro. Lui ridacchia,ma poi improvvisamente sul suo volto compare un'espressione seria,che ad essere sincera,incute terrore.

"Quindi sei una piccola vigliacca Smith." Ridacchia. "Sei il mio opposto,beh,interessante. Te l'hanno mai detto che gli opposti si attraggono?" Afferma. Sobbalzo per colpa della sua citazione proverbiale,inaspettata ma molto adatta.

"Non sempre ci azzecca quel proverbio,signor Irwin." Dico cercando di non sembrare superstiziosa.

Lui si avvicina pian piano,prendendomi il viso con una delle sue enormi mani. Mi accarezza delicatamente la guancia,mentre appoggio le mie mani dietro al suo collo. Raggiungo il suo collo con le mie labbra,lasciandogli piccoli baci,mentre lui sussulta al mio tocco. Forza la presa sui miei fianchi alzandomi lo sguardo.

"Perché lo stai facendo?" Mi chiede sbalordito. "Tu mi odi." È vero,lo odio,ma ho così bisogno di sentire le sue labbra e il suo corpo su di me.

"Perché ho v-voglia di te.." Lui si stacca,come se non credesse seriamente alle mie parole. Non so se quello che mi è uscito di bocca lo penso per davvero,ma in questo momento ho solo bisogno di baciarlo.

Gli afferro il volto con le mani,muovendo le mie labbra sulle sue. All'inizio rimane impassibile davanti al mio bacio,ma poi mi afferra i fianchi con forza,facendomi sedere a cavalcioni su di lui. Gli solletico il collo con le dita,mentre lui mi accarezza la lingua con la sua. Nulla è più comprensibile sulla terraferma. Ci siamo solo io e lui,su una povera barca di legno rovesciata. Io seduta sulle sue gambe,lui con le sue labbra su di me. Ma riesco ancora ad avere una capacità di raziocinio elevata,fortunatamente.

Un pensiero circonda la mia testa: se amo Luke,e di Ashton non mi importa nulla,perché lo sto baciando? E perché così?

"Non pensavo che riuscissimo a baciarci in un modo che all'apparenza sembra sentimentale."

"Io non sono un uomo sentimentale Smith."

"Lo sembri."

"L'apparenza inganna,Smith. Ricordatelo sempre."

"Me lo ricorderò."

"Ora vado. Ci vediamo domattina. Sii in forma,dobbiamo mantenerci vivi e sani."

"Arrivederci,capo."

Mi dirigo a casa con il morale sotto i tacchi. Per un momento arrivo anche a pensare che l'unica cosa che non vorrei è incontrare il viso adorabile e ben definito di Luke,dopo quello che gli ho fatto e che continuo a fargli. Non riuscirei a guardarlo in quegli adorabili occhi azzurri,immaginandomi gli occhi verdi del signor Irwin. Forse,non riuscendo ancora a crederci,sta cominciando a piacermi il mio capo.

Quanto vorrei che questa fosse solo un'illusione e che io non abbia mai veramente incontrato quell'uomo. Quell'uomo che mi sta rovinando la vita,sta rovinando il mio lavoro e la mia relazione con Luke. Ashton Irwin è la mia rovina.

Entro in casa facendo attenzione a non fare troppo rumore,visto l'orario. Sono le tre del mattino,e non avrei mai voluto ritardare così tanto per colpa di uno stupidissimo servizio fotografico. Luke sarà stato sveglio fino a mezzanotte aspettandomi per addormentarci abbracciati nel letto,mentre io come una sgualdrinella me la facevo con il mio capo su una barca rovesciata.

Se avessi il dono della forza,mi prenderei a sprangate nei denti,e anche molto forte. Dov'ero quando Dio distribuiva la coscienza e la ragione? Sarò stata in fila per le ciambelle con Homer Simpson,sicuramente.

Non riesco per niente a prendere sonno,il petto di Luke si muove irregolarmente,mentre lui cerca la posizione corretta per dormire. I suoi capelli nonostante venivano di continuo schiacciato tra la sua fronte e il cuscino,mantenevano la loro resistenza. Il piercing ogni tanto rimaneva leggermente inclinato sul suo labbro estremamente morbido.

Improvvisamente,questa scena mi ha ricordato la prima volta che ho fatto l'amore con Luke. Era una sera d'agosto,eravamo entrambi diciannovenni che erano appena tornati da una pizzata con gli amici.

Flashback

Luke mi teneva la mano,mentre io continuavo a intrecciare le mie dita fra le sue.

"Sei così bella." Mormorò mentre mi guardava,senza prestare attenzione a dove metteva i piedi.

"Luke,non pensare a questo. Pensa alla strada,altrimenti va a finire che inciamperai." Gli dissi indicandogli le nostre ombre riflesse sull'asfalto grigio. La luce dei lampioni ci illuminava da dietro e creava dei riflessi magnifici. Luke si fermò improvvisamente,sedendosi su un muretto,invitandomi a sedermi sulle sue gambe. Lo feci.

"Sei così bella." Mormorò con lo stesso tono di prima.

"E tu sei così dannatamente bello,Luke." Gli dissi,avvicinandomi al suo viso.

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Il mio corpo giaceva accanto al suo. Il lenzuolo avvolgeva i nostri corpi esili mentre dalle persiane filtrava una luce alquanto tenue. Luke mi teneva la mano,anche se dormiva,io mi trovavo bene così,stesa su un lato ad ammirare i lineamenti perfetti del suo corpo. In quel momento pensai che non esistesse ragazzo più bello di lui. Evidentemente non ne avrei incontrati altri così.

Fine flashback

"Luke." Mormorò.

"Mh?" Mugola girandosi verso di me.

"Non ti ricorda nulla questa scena?" Gli dico all'orecchio. Lui riflette ma poi mi rivolge un sorriso.

"Quella sera d'agosto in camera mia,come dimenticarlo,è stata la serata più bella della mia vita." Dice sorridente. Comincio a baciarlo con foga.

"Luke." Mormoro.

"Mh?" Dice,preso totalmente dal baciarmi il collo.

"Fai l'amore con me." Le parole mi escono dalla bocca spontaneamente. Lui mi guarda stupito,ma poi riprende a baciarmi il collo,ignaro di quel rapporto che stava per affrontare insieme a me.

DevilDove le storie prendono vita. Scoprilo ora