Sono ormai tre giorni che ho fatto nuovamente capolino a Miami. La Florida non è uno di quei famigerati stati in cui torni e dici «Okay,fin qui tutto bene. Quanto mi era mancata la Florida» ma è uno stato in cui ogni volta che ci torni pensi che ogni volta sia la stessa storia e non cambi mai niente.
Luke non è ancora tornato da New York,tutto ciò che ha saputo fare è stato inviarmi solo un messaggio per informarsi sul mio ritorno in America. Dopo il ritorno dall'Italia,ho avuto dei giorni di riposo post-viaggio, e teoricamente questo sarebbe l'ultimo. Non ho più sentito Ashton da quando l'ho visto scendere da quell'aereo,bello come sempre. Non ci siamo parlati più di tanto,dopo avermi confuso con il suo atteggiamento nei miei confronti nel salone.
La notizia che Pretty And Tiny stava per raggiungere il fallimento è stata comunicata anche agli altri giornali. Quotidiani,riviste di gossip per tardone,cose così. Teoricamente,oggi stesso dovrebbero comunicarmi se il mio articolo è servito o no a qualcosa. Ho cercato di dare il meglio di me,esprimendo etiche ed emozioni su quel dannato viaggio.
Ashton non si è fatto nemmeno sentire. Ne una chiamata,ne un messaggio,nemmeno un bigliettino al collo di un piccione viaggiatore. Niente di niente,tra noi è sparita la comunicazione e io sto così male per averlo perso in questo modo,perché in fin dei conti penso che ancora una parte di me sia ancora rimasta innamorata di lui. Nonostante ami anche Luke.
Mancano pochi minuti alla grande notizia. Nel mio ufficio gira un'aria assolutamente colma di ansia,tensione e tristezza. Forse anche leggermente colma di paranoia poiché le mie tesi su come andrà a finire questa storia non sono per niente positive. Penso sempre al peggio,penso sempre che ogni cosa che mi accada da adesso in poi mi andrà male,perché ho peccato andando a letto con Ashton. Penso sempre che Dio abbia qualcosa in serbo per me. Eppure,mentre facevo l'amore con lui,mi sembrava tutto così maledettamente giusto,qualcosa da cui non si può scappare,e in effetti.. Non ho nemmeno esitato a stare con lui. Sono stata sua per una notte,e lui non ha saputo dirmi addio nel modo giusto. È ora sono qua,in bilico tra il mollare tutto oppure continuare a crederci.
Toc Toc.
Qualcuno bussa alla mia porta,e i miei pensieri vengono totalmente spenti. Metto in stand-By il computer andando ad aprire. Oh,no.
Ashton è davanti alla mia porta,e non appena mi vede,tira fuori un sorriso fin troppo luminescente per i miei gusti. Oh dio,il suo sorriso. Ci morirei.
"Maddie.." Inizia lui,con serie difficoltà. Partendo dal mio nome comincia a balbettare.
"Che succede? Siamo andati in fallimento?" Dico io,preparandomi al peggio.
"No! Il tuo articolo è piaciuto!" Esulta lui facendo un piccolo saltello,tant'è che penso che la parte interiore di Ashton stia rendendo a dimostrare cinque anni invece di ventiquattro. Trascino Ashton nel mio ufficio,prendendolo per un braccio e chiudendo a chiave la porta del mio ufficio.
"Che cosa?! Ma non è possibile!" Dico commossa.
"Carta canta,Maddie." Dice,porgendomi la lettera.
«Gentile signor Irwin,
Abbiamo letto ed esaminato gli scritti da parte della signorina Smith,sua prediletta dipendente. Con grande onore e felicità ammettiamo che gli scritti sono ricchi di contenuti e frasi di senso compiuto. La signorina ha saputo cogliere l'essenza del viaggio a Milano,scrivendo ogni cosa da lei vista e percepita in questi ultimi. Non se la lasci scappare,poiché le comunichiamo che la Pretty And Tiny corporation non andrà in fallimento.
Cordiali saluti,
VanityFair.it.»Rileggo più e più volte la lettera e quando rialzo lo sguardo verso Ashton,il suo viso è a pochi centimetri dal mio. Una scarica di brividi scende lungo il mio corpo. Spero vivamente che qualcuno non mi faccia perdere la ragione,specialmente lui.
"Sono così fiero di te. Hai salvato tutti noi,soprattutto me. Grazie." Le sue mani finiscono sui miei fianchi,spingendomi verso di lui.
"L'ho fatto perché mi sembrava scorretto che tutti finissero in mezzo alla strada per colpa di un giornale multimiliardario che ci ha giudicato male." Cerco di spiegare,ma continuo a balbettare,lui è a troppa poca distanza da me,e io sto totalmente perdendo il controllo. "Ashton,mi sono promessa che dopo quella notte non avrei più perso il controllo." Dico,cercando di allontanarmi.
"Qual'è il problema,Maddie?" Chiede incredulo lui,come se non avesse la minima idea di come mi sento. Invece lo sai,e vuole che mi sfoghi. Atto di intelligenza al decimo livello. Complimenti.
"Il problema è che ogni volta che ti vedo non faccio altro che perdere il controllo e ogni cosa che mi sono promessa di non fare finisce in un mare di promesse non mantenute." Spiego. "Non ce la faccio a guardarti negli occhi e non pensare alle tue labbra sulle mie. Sei così dannatamente proibito,io non posso farcela."
"Cosa hai intenzione di fare? Rinunciare a tutto questo piacere che stai bramando come una scema? Oppure continuare a perdere il controllo? Ah,e nel caso tu non lo sapessi,sei decisamente più sexy quando perdi il controllo." Dice,alzando le mani in segno di difesa. Si morde il labbro avvicinando il viso al mio,che prendo tra le mani,annullando la distanza fra di noi. Quanto mi erano mancate le sue labbra. La sua lingua scivola con scioltezza nella mia bocca,congiungendosi con la mia ed iniziando una lenta e trascinante danza.
"Senti,avrai fatto caso che ci siamo baciati fin troppe volte per dichiararci sconosciuti, no?" Ammicca, stringendomi a lui.
"Ma non lo siamo mai stati." Dico avvicinandomi al suo viso. "Io sono sempre stata la tua assistente e tu il mio capo."
"Lo sai che intendo, Maddie."
"Io sono fidanzata, Ashton." Ammetto, abbassando la testa.
"Non hai ancora pensato a come lasciarlo? Insomma, ormai è chiaro che non lo ami più."
"Vorrei amarlo ancora, qualcosa per lui provo ancora. Ma non è più come prima."
"Tranquilla Maddie. Non ti costringo a lasciare il tuo fidanzato, anche perché non voglio intraprendere relazioni."
"Ci frequenteremo, e rimarrà nascosto."
"Questo segreto non verrà mai soggiocato." Afferma lui.
"Lo penso anch'io."
"Dovremmo trovare un modo per saldare il patto. Come una stretta di mignoli o qualcosa del genere." Dice grattandosi la nuca.
"Io conosco un modo migliore." Dico alzandomi in punta di piedi - cosa che con i tacchi mi riesce malissimo - e baciandolo delicatamente, tastando le sue sofficissime labbra.
Questo bacio è stato parte delle fondamenta con le quali abbiamo messo in piedi una promessa. Io odio le promesse, e allora perché con lui suona tutto così maledettamente diverso dalla realtà? Perché con lui mi sembra di vivere in un universo parallelo? Perché con lui mi sembra tutto così accessibile e meno grave di quanto lo sia in realtà?
È l'effetto di Ashton Irwin, nient'altro.
WIGGLE WIGGLE WIGGLE
Boom, ho aggiornato.
Scusate per il ritardo, ma ho avuto la settimana impegnatissima!
Ah, domani non vado a scuola, meno male che c'è il nevischio e la scuola ha chiuso!
Domenica pubblico la fan fiction di ohemmo che ho tradotto!
Da voi sta nevicando?
Baci,
- Giulia
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Devil
Teen FictionMadeleine, madre francese e padre inglese, vive a Miami con il fidanzato, poiché le è stato offerto di lavorare in una delle riviste di moda più popolari della zona. La felicità sembra prendersi ogni parte di lei, ma tutto svanisce quando Madeleine...