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"Spencer." Dico con fermezza.

"Che c'è?" Domanda,guardandomi stupita.

"Perché in azienda dite che il capo è.. Insomma,quello che dite?" Domando balbettando. Sento che l'ansia si sta prendendo l'unica parte di cui io abbia mai avuto il controllo. E se stessi facendo una brutta figura? E se fosse Ashton ad avere torto? E se fosse vero tutto quello che dicono su di lui?

"Maddie,io non racconto balle. Penso di avere meglio da fare nella vita. Ti ho detto quelle cose sul capo perché semplicemente sono vere." Dice sospirando,come se si stesse togliendo un peso. "E non penso che tu abbia ulteriori domande da farmi a riguardo,giusto?" Annuisco debolmente,salutandola e uscendo da quella stanza.

Il suono dei miei tacchi rimbomba nella sala d'attesa. Non appena entro nel grande salone tutti sono seduti davanti a dei tavoli imbanditi con tovaglie biance e vasi in ceramica bianca colmi di fiori di mughetto. Ashton ha appena finito il suo allettante discorso sull'etica della moda e del lavoro,e su su quell'etica che tutti noi alla Pretty And Tiny vogliamo comunicare al mondo intero tramite i nostri articoli.

Non appena Ashton mi nota,mi corre incontro,prendendomi per un braccio e trascinandomi con lui in un angolo piuttosto nascosto rispetto al resto della sala.

"Ashton,ma che.." Dico leggermente spaventata,balbettando.

"Smith,stiamo andando in fallimento." Sobbalzo.

"Cosa?!"

"VanityFair.it ,sai no? Hanno letto la nostra rivista. Volgare e fuori moda,almeno questo è quello che pensano loro."

"Ashton,la nostra rivista è un dato di speranza per molte persone a Miami e questo lo sai benissimo anche tu,sanno tutti che sei un eccellente direttore,nessuno potrebbe mai ridurre al fallimento la nostra azienda in queste condizioni."

"L'unica carta che ci rimane è scrivere questo dannato articolo sulla settimana dell'alta moda."

Abbasso la testa,pensando che in questo momento devo fare di tutto tranne che infierire in queste cose. Nonostante faccia parte del mio lavoro.

"Maddie,mi affido a te."

Un brivido scorre lungo la mia schiena. Non mi sento affatto sicura di me stessa,penso che chiunque in quell'azienda avrebbe una chance in più rispetto a me. Sono solo una pivellina,cosa vogliono che ne sappia io di cosa si paga per salvare il culo agli altri. Ma Ashton me l'ha chiesto con così tanto bisogno e con così tanta malinconia,che sento che se continuerà a chiedermi le cose con quel tono,non potrò mai rifiutargli nulla.

"Sono così inesperta." Dico con un fil di voce,sperando che lui mi comprenda.

"No,Maddie. Non pensarla così.. Ecco tu.. Merda,non ci riesco." Sbotta girandosi ed andandosene senza nemmeno salutarmi.

Perché si è comportato così? Stava per dirmi qualcosa di importante ma si è interrotto all'istante. Sono così confusa,cos'è quello che voglio realmente dalla vita? Perché l'amore deve essere sempre così complicato? A volte mi chiedo perché l'amore non può essere come un regalo natalizio. Lo aspetti per poco tempo,e poi quando te lo regalano sarà tuo per sempre.

Quanto vorrei tornare piccola,ai tempi in cui pensavo che l'unica persona che avrei sempre amato sarebbe stata Johnny Depp. Maledetto lui,Edward mani di forbice e Jack Sparrow. Di certo non avrei mai paragonato cotanta straordinarietà a Luke o ad Ashton,o a qualsiasi altro uomo sexy sul pianeta.

Ora non ce la faccio più. Devo pur parlarne con qualcuno,non posso tenermi dentro tutto. Pensando e ripensando,decido che la persona più adatta ad ascoltare il mio problema è Michael. Michael è una brava persona,è sempre disponibile e ogni notizia non altera minimamente il suo stato d'animo. Nonostante questo,ha sempre un consiglio pronto per l'occasione.

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