Sono ormai tre giorni che Luke è a New York da sua madre,la mia vita e contesa tra un dannatissimo lavoro e una vita in casa sempre sola. Sono contenta che Luke stia vicino a sua madre,ma mi manca terribilmente. La casa senza di lui è così vuota.
Nelle mie orecchie è trasmessa una delle mie canzoni preferite. L'IPod rilascia ogni singola nota di quel pianoforte.
«Cause you had a bad day,
You're taking one down,
You sing a sad song just to turn it around.»Non penso che Miami sia stata più nuvolosa di oggi. Non vola nemmeno un uccellino in cielo. Il clima piovoso mi ha sempre permesso di riflettere,ma non credo che questa volta basterà un cielo grigio per poter pensare a cosa fare. Riprendo a marciare lungo il marciapiede,passando accanto al panificio,l'unico negozio aperto a quest'ora. Non ho mai sentito le mie Adidas così scomode,persino più scomode delle Nike.
E non c'è niente di peggio di calzare un paio di Adidas e sentirle scomode.
Mi tolgo le cuffiette infilando sia queste ultime che l'iPod spento in una delle tasche della mia felpa nera. Oggi dovrebbe essere il mio giorno libero,ma sono stata chiamata per del lavoro extra dal signor Irwin e non ho idea di cosa mi aspetti.
Entro come al solito vestita completamente di abiti firmati nell'ufficio del capo,portandogli il solito caffè bollente dallo Starbucks.
"Capo." Lo saluto,facendo un cenno con la testa e una semi riverenza.
"Maddie,buongiorno. Sempre bellissima e puntuale. Eccellente." Rabbrividisco. Quelle parole,dette da lui,sono così dannatamente orecchiabili. E anche così maledettamente eccitanti.
La radio sulla sua scrivania trasmette «Wake me up When september ends» dei Green Day,mentre lui Mima le parole con le labbra. Mi soffermo a osservare le sue labbra. Così rosee,così morbide,così dannatamente baciabili.
«As my memories rest,
But never forget what I've lost,
Wake me up when september ends.»"Tutto bene?" Mi richiama lui. Scuoto la testa levandomi il pensiero delle sue labbra su di me.
"Certo,lei?" Provo a chiedere gentilmente.
"Mh,non ancora." Dice di scatto,spegnendo la radio. Si alza di scatto chiudendo a chiave la porta. Mi prende un polso bloccandomi tra il suo corpo e il muro. Si sorregge appoggiando un palmo della mano al muro. Con la mano libera mi accarezza delicatamente la schiena.
Oh,le nostre labbra sono così vicine. È tutto così sbagliato,ma al momento mi sembra tutto così infimamente giusto.
Nell'esatto momento in cui ho conosciuto Luke non avrei mai pensato di tradirlo con un uomo che all'apparenza sembra quasi molto meno sexy di lui. Ma il fatto è che Ashton riesce ad eccitarmi anche solo guardandomi negli occhi,e questo Luke non è mai riuscito a farlo. Insomma,non so come faccio a mettere in confronto Luke,che è il mio fidanzato da quasi quattro anni,ed Ashton,che in così poco tempo è riuscito a stravolgermi l'esistenza. Ashton ha messo a repentaglio tutto ciò a cui ho sempre ambito.
Prende a baciarmi con foga,stringendomi a lui,mentre unisco le mie mani dietro al suo collo. Non so di preciso per quanti minuti duri questo momento,ma so che la fine è un po troppo brusca. Dopo avermi fatto sedere e di conseguenza sdraiare sulla scrivania,facendo cadere un mucchio di fogli ammassati l'uno sull'altro,si alza di colpo tornando a sedersi su una poltroncina come se non fosse successo niente. Indossa gli occhiali,che gli danno un'aria decisamente più intellettuale e sexy. Dannato Irwin.
"Sei pronta?" Mi chiede. Assumo uno sguardo abbastanza sbalordito.
"Per cosa?" Domando incuriosita.
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Devil
Teen FictionMadeleine, madre francese e padre inglese, vive a Miami con il fidanzato, poiché le è stato offerto di lavorare in una delle riviste di moda più popolari della zona. La felicità sembra prendersi ogni parte di lei, ma tutto svanisce quando Madeleine...