Oggi è il terzo giorno che passo qua in Italia. Fra esattamente quattro giorni tornerò a Miami,alla mia vita di sempre,a Luke.
Ho visto i più grandi stilisti del mondo,e sono grata al mio lavoro per aver realizzato il sogno di tutta una vita. Ashton mi ha portata in vari ristoranti,sempre mantenendo un tono professionale con me. Poche parole quando eravamo soli,tante quando eravamo in compagnia di altra gente. Alla fine ho scoperto che dormire con lui non è così male,penso che sia anche uno dei tanti aspetti positivi del non curarsi di certe cose.
"Sei sempre così silenziosa tu?" Mi chiede Ashton avvolgendomi le spalle con il suo potente braccio muscoloso. Scuoto la testa,negando.
"Non sono silenziosa,mi sto solo godendo il panorama." Lui sorride leggermente tornando a guardarsi intorno.
"Ci sono venuto una sola volta qua." Dice in un sospiro. "Ero con Louis e Tom." Sorrido leggermente anche io. "Smith,tu hai una mamma e un papà?" Mi chiede cambiando totalmente espressione.
"Ho una mamma. Mio padre è morto in un incidente quando avevo diciassette anni." Ammetto.
Non ricordo molto spesso la morte di mio padre,è accaduto tutto talmente in fretta che ho solo dei ricordi sfocati come la chiamata da parte di mia madre mentre ero fuori con i miei amici,e il corpo di mio padre sul ciglio della strada. Non mi piace ricordare gli avvenimenti tristi,ma purtroppo penso che questo mi rimarrà sempre impresso. Mi manca tanto mio padre,quanto vorrei che fosse ancora qua con me.
"Tu,invece?" È la prima volta che riesco a dargli del tu,e tutto suona così armoniosamente bene. Lui scuote la testa.
"I miei veri genitori mi hanno dato in adozione quando avevo solo pochi giorni. Nessuno mi ha mai voluto adottare,così quando avevo dodici anni sono scappato dall'orfanotrofio. La mia vita me la sono costruita da solo." Sobbalzo.
"Mi dispiace,Ashton. Non avrei mai immaginato che.." Stavo per dire «non avrei mai immaginato che una persona mal parlata come te avesse un passato del genere» ma riflettendoci meglio ho preferito stare zitta.
"Che cosa?" Mi chiede,invitandomi ad andare avanti con il discorso.
"Sono vere quelle cose che dicono su di te? All'azienda,intendo." Lui emette una risata fragorosa.
"Non ci posso credere. Maddie Smith ha paura di me! Pensi davvero che abbia rubato la verginità a tutte quelle galline? Non dirai sul serio." Dice indicando se stessa.
Qualcosa non quadra. Qua o Spencer mente o Ashton mi sta solo prendendo in giro.
"So cosa puoi pensare su di me: posso essere il capo più spregevole che ti abbia mai potuto avere,posso essere la persona più orrenda sulla faccia della terra,ma io non sono un maniaco sessuale,Maddie,non lo sono affatto." Ammette.
"Come faccio ad essere sicura che mi stai dicendo la verità?" Chiedo inarcando leggermente la bocca.
"Fai come vuoi." Dice sbuffando e spostando lo sguardo altrove. Gli afferro il viso con le mani e lo bacio con tutta la forza che ho,appoggiando le gambe sopra le sue. Lui stringe le sue mani sui miei fianchi,e per un attimo posso giurare di essermi sentita sua.
"Ti credo." Gli dico sulle labbra. Lui mi bacia ancora,ancora e ancora,fino a farmi perdere il respiro.
"Perché mi hai fatto quella domanda sui miei genitori?" Chiedo incuriosita.
"Perché si vede che un po' di affetto ce l'hai avuto. Io invece,nemmeno quello. In orfanotrofio nessuno si prendeva cura di me. Ero semplicemente solo,e quando sono scappato sono volato fino a Miami. Ho incontrato Louis e Tom,che si sono presi cura di me fino a che non ho raggiunto la maggiore età. Sono diventato direttore di Pretty And Tiny e il resto è venuto per sè." Dice gesticolando mentre spiega,mentre mi perdo nei dettagli più insignificanti,come il tono della sua voce roca ma squillante e il verde dei suoi occhi che mi manda letteralmente in delirio.
"E tu,invece?" Dice indicandomi,mentre ridacchia.
"Cosa?" Dico,tornando in me.
"Beh,guardati. Sei fidanzata e mi odi,ti sto così tanto sulle scatole che finisci sempre per baciarmi,o quasi addirittura per starmi sempre attaccata al culo. Ho 24 anni,non 89,penso che una badante sia affrettata come cosa. Perché fai così,Maddie?" Mi chiede,assumendo un tono ironico.
"Mi stai prendendo in giro,Ashton?" Chiedo,leggermente irritata.
"No,no. Sto facendo una comunissima domanda." Dice tranquillo.
Alzo gli occhi al cielo,sospirando e guardandomi intorno. Scorgo una bambina correre verso di noi. La bambina prende posto tra me e Ashton sulla panchina,accarezzando i capelli di spago della sua bambola.
"È proprio carino il tuo fidanzato. Un giorno,quando sarò grande,ne voglio anche io uno così." La bambina arrossisce improvvisamente indicando Ashton. Lui mi guarda ridacchiando.
È una cosa strana vederlo così tranquillo,scherzoso e amichevole. Questo suo lato che non penso abbia mostrato a qualcun altro. Mi perdo nell'osservarlo,come se fosse la persona più bella che abbia mai visto. Poco dopo si accorge che lo sto osservando,e cambio sguardo immediatamente.
Ed è in questo esatto momento che io,Madeleine Smith,mi accorgo che mi sto innamorando di Ashton Irwin.
Mi sto innamorando dei suoi occhi verdi.
Mi sto innamorando dei suoi capelli ricci.
Mi sto innamorando della sua risata.
Del suo sguardo.
Del suo corpo.
Del suo sorriso.
Dei suoi baci.
Di lui,semplicemente.
E sento tremendamente il bisogno di sentire le sue mani sul mio corpo. Sento il bisogno di un suo abbraccio o di un suo bacio. Ed è per questo che continuo a litigare con Luke.
Ora è chiaro,tutto nella mia vita va male perché mi sto innamorando di lui.
"Torniamo in Hotel,tra un po' si esce a cena." Dice,prendendomi la mano.
Torniamo in Hotel,per farci entrambi una doccia separatamente,vestirci decentemente e scendere per andare al ristorante. Ashton mi ha detto che questa cena è stata organizzata dall'azienda,e che dobbiamo andare per parlare di lavoro. Spero vivamente che non sia così.
Se tornassi indietro nel tempo non avrei mai pensato di arrivare a questo punto. Mandare tutto all'aria per venire in Italia con il mio capo e pomiciare con lui su una panchina in una piazza. Questa era la vita che volevo?
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Devil
Teen FictionMadeleine, madre francese e padre inglese, vive a Miami con il fidanzato, poiché le è stato offerto di lavorare in una delle riviste di moda più popolari della zona. La felicità sembra prendersi ogni parte di lei, ma tutto svanisce quando Madeleine...