"Maddie, sei tu?" Gracchia Calum dall'altra parte del telefono. Ha una voce così strana, non l'ho mai sentito con questo tono perplesso.
"Si, sono io. Perché mi hai chiamato? Domando. Sto cominciando a preoccuparmi, Calum non mi ha mai chiamato in vita sua. Siamo sempre stati abituati a parlare faccia a faccia, e ora parlare dietro ad un telefono sembra così surreale.
"Devo parlarti." Il suo tono di voce è pacato, e stranamente alterato.
"Okay, vieni nel mio ufficio tra venti minuti." Istruisco. Lui riattacca, ma da segno di aver compreso il messaggio. Rivolgo un ultimo sguardo ad Ashton.
"Che succede?" Domanda, venendomi incontro e avvolgendomi il corpo con le sue possenti braccia.
"Oh, nulla. Mi ha chiamato Calum, sembra strano. Sono un po' preoccupata. Non l'ho mai sentito così strano." Informo retoricamente. Ashton segue ogni parola del mio discorso, continuando ad annuire convulsamente.
"Hai un cuore così grande tu." Si avvicina al mio viso, per poi stamparmi un piccolo bacio sulla punta del naso. "Ti preoccupi sempre per tutti."
"Calum è il mio migliore amico, Ashton. Non potrei mai non preoccuparmi per lui." Annuisce, stampandomi un altro bacio, stavolta sulle labbra. Non lo lascio scappare, gli afferro il viso e lo bacio con più foga. "Ora devo andare. Calum sarà qua a momenti, e non voglio che sia aggiunto alla lista di persone che sospettano di noi." Ridacchia alla mia battuta, per poi baciarmi di nuovo.
"Ti amo." Mi sussurra sulle labbra.
"Ashton, è la prima volta che me lo dici con cosi tanta sicurezza." Gli occhi ludici devono essere ben evidenti, poiché Ashton mi fa un sorriso dolcissimo.
"È l'effetto che mi fai tu, dolcezza." Mi bacia di nuovo. "Mi fai sentire sicuro." E ancora un altro bacio. "Ora vai, altrimenti il tuo amico si spazientirà."
"Ci vediamo questa sera? Luke ha il turno di notte. Torna domattina." Chiedo speranzosa per un sì, come al solito. Perché nel caso qualcuno non lo sapesse, adoro quando Ashton mi dice di si.
"Certo, ti aspetto. Come sempre, impaziente." Mi bacia un'ultima volta. Esco dal suo ufficio facendogli un occhiolino, e non appena chiudo la porta mi incammino verso il mio ufficio.
Calum è seduto che mi sta aspettando, comodo sulla poltroncina con le mani giunte. Sembra parecchio giù di morale. Chiudo la porta a chiave, controllando che non passi nessuno per ispezioni improvvisate. Non vorrei passassero Louis, Tom o peggio ancora Spencer. Dopo quella litigata nel mio ufficio non ci siamo più rivolte la parola, se non per questioni lavorative. È evidente che pensa che non mi comporti bene al lavoro, e se solo scoprisse che ho una relazione con Ashton, mi tratterebbe ancora peggio.
"Calum." Mormoro. Lui alza la testa. Gli occhi sono intrisi di lacrime, e le sue iridi color cioccolato sono contornate da una sfumatura rossa.
"Ciao, Maddie." Inspira pesantemente, sedendosi meglio. Si scompiglia i capelli con una mano, per poi appoggiare i gomiti sulla mia scrivania.
"Ma che ti succede?" Domando esasperata. "Sono preoccupata seriamente per te, Calum. Al telefono eri strano, adesso ancora di più. Sai quanto tengo a te, e vederti in questo stato mi distrugge." Gli prendo le mani, accarezzandogliele, e subito dopo lui le ritrae sbuffando pesantemente.
"Madeleine, non ce la faccio più. Va avanti da troppo tempo questa cosa, ma riesco a sentirle il peso soltanto ora. Come se mi si fosse addossato tutto in questo momento, e sento che non posso più nascondertelo." Il suo respiro è convulso, irregolare, la voce è alterata. Non ho mai visto Calum in questo stato. Calum non è mai stato così debole davanti a me, e vederlo così, seriamente, mi fa stare malissimo.
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Devil
Teen FictionMadeleine, madre francese e padre inglese, vive a Miami con il fidanzato, poiché le è stato offerto di lavorare in una delle riviste di moda più popolari della zona. La felicità sembra prendersi ogni parte di lei, ma tutto svanisce quando Madeleine...