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È un tranquillo venerdì mattina. Finalmente,l'ultimo giorno di lavoro.

Tutta questa frenesia implica che potrò divertirmi nel corso del weekend,facendo la puttanella personale del mio capo,alla faccia del mio fidanzato incosciente di tutto questo.

Dovrebbero pagarmi per la fermezza e la scioltezza con la quale mi esprimo quando combino qualcosa di sbagliato. Dovrebbero pagarmi od offrirmi un premio Nobel. Me lo immaginerei: Madeleine Veronica Smith ha vinto un nuovo premio per la scioltezza nel cornificare il suo fidanzato Lucas Robert Hemmings.

Oh mamma,mi sono ficcata nei pasticci.

Scosto le coperte stiracchiandomi. Sono le sei e mezza e sono in anticipo,ma la voglia di vedere Ashton lo farebbe arrivare al lavoro anche cinque ore prima,quando gli edifici sono ancora chiusi perché il portinaio è ancora nel mondo dei sogni. Il campanello della mia porta comincia a suonare in una sequenza ininterrotta di din don. Infilo una felpa di Luke.che mi copre anche le gambe,e corro ad aprire la porta.

Un paio di Converse nere. Uomo biondo. Occhi di cielo. Piercing al labbro inferiore. Borsone da viaggio. Felpa firmata Vans. Skinny Jeans. Solo una persona ha questo incredibile mix.

Lupus in fabula.

Vi siete mai sentiti come se non voleste incontrare qualcuno? L'assenza di Luke è stata incredibilmente pesante. Certe cose non si possono prolungare all'infinito,perché viene il momento in cui si deve strappare via il cerotto. Fa male,ma poi passa e ci si sente meglio. Ed è così che mi è successo nel triangolo Luke/Me/Ashton. Ormai lo chiamavo triangolo anche se i miei due uomini ne erano inconsapevoli. Perché in questo momento mi sento proprio come se il mondo volesse vedere fino a che punto resisto.

"Luke,sei tornato." Vengo bloccata da un suo abbraccio. Ricambio l'abbraccio stringendolo forte a me.

"Mi sei mancata come l'aria." Mi sussurra,scompigliandomi i capelli.

"Anche tu,Luke." Lo bacio delicatamente,anche se sento che il mio amore per lui sta calando. E credetemi,non c'è peggior sensazione al mondo.

Dulcis in fundo: c'è anche il fatto anche non ho il coraggio di ammettere i miei errori davanti a Luke. Sono solo una vigliacca.

"Maddie,scusami. Non avrei mai voluto avere quell'orrenda sensazione." Mi dice Luke dispiaciuto,arricciando una ciocca dei miei capelli sul suo dito indice. "Il punto è che il fatto che tu dividessi una camera con il tuo capo che è appena più grande di me mi ha fatto impazzire di gelosia." Il tono della sua voce è pacato,distrutto,come se si stesse liberando dal peso più grosso della vita. Come biasimarti, Luke.

"Luke,tranquillo. Non fa niente." Dico accarezzandogli il piccolo accenno di barba.

"Giurami che fra te e lui non c'è stato niente." Improvvisamente sobbalzo.

Dire le bugie non è mai stato il mio forte. Non sono mai stata una donna propensa alle bugie, anche perché sono sempre stata contraria a questo genere di cose. Dire le bugie? Scherziamo? È un crimine verso le persone a cui si tiene. Se c'è un modo per dimostrare alle persone quanto tieni a loro è la verità, e se a volte si mentisse per paura di perdere le persone più importanti? Cosa si dovrebbe fare?

Oh beh, ovviamente non sono di certo io quella ad aver tradito Luke con il direttore di una rivista che è tremendamente sexy e tremendamente attraente.

Quelle erano cose che pensavo anni fa. E cosa dovrei pensare ora che ho commesso ciò che ho commesso? Ormai non sono più la Maddie di una volta, che senso avrebbe riflettere su ciò che pensavo qualche anno fa?

"L-lo sai che non lo farei mai, Luke." Dopo questa, devo solo ringraziare il signore per avermi dato forza e coraggio per non avergli detto che tra me e lui c'era stato molto più di qualcosa.

"Meglio così." Dice sorridendo e continuando a baciarmi.

Mentre Luke è sotto la doccia, accendo la tv, facendo zapping e controllando se a questa melensa e assurda fascia oraria facciano qualcosa di divertente. Controllo l'ora, il tempo con Luke passa così velocemente. Improvvisamente, il telefono comincia a squillare, riproducendo quell'orrenda suoneria che Luke adora.

"Pronto?"

"Ciao zuccherino, perché non sei venuta al lavoro?" Riconosco l'inconfondibilita della voce di Ashton. Finalmente lui. Mi guardo intorno controllando che Luke non giri per casa.

"Ciao Ashton. Mi dispiace, ma Luke è tornato da New York." Dico dispiaciuta, come se mi stessi sentendo in colpa per aver saltato un giorno di lavoro.

"Cominciavo a preoccuparmi sai, seriamente. Mi hai molto delusa, Maddie, molto." Il suo tono è serio, ma capisco che in sottofondo c'è la sua risata e quindi mi sta prendendo in giro.

"Mi dispiace, Ashton. Davvero."

"Conosco un modo per farti perdonare." Ammicca.

"Cosa?" Chiedo assumendo un tono da svampita innamorata.

"Vieni a cena da me stasera." Dice in un soffio.

"Uhm, non saprei, che dico a Luke?"

"Oh, andiamo! Sei tu la sua fidanzata, mica io. Ci vediamo fra poco, ciao zuccherino." Detto questo, riattacca, lasciandomi a bocca aperta con la cornetta in mano. Appoggiò il telefono alla base per poi tornare sul divano, pensando a cosa dire a Luke.

Uhm si, giusto, Luke. È tornato da New York dopo due settimane che non lo vedo. Ashton invece non lo vedo da ventiquattr'ore è già mi manca da morire. Perché non dovrei accettare? In fondo sarebbe un'occasione sprecata.

Poco dopo appare Luke dalle scale, con indosso solo un asciugamano legato in vita e i capelli bagnati che gocciolano sul pavimento.

"Amore, che mangiamo per cena?" Mi chiede venendosi a sedere accanto a me.

"Ehm, amore, io questa sera non ci sono a cena. Torno tardi." Cerco di dire, e spero che a lui basti come spiegazione.

"Come mai?" Domanda leggermente deluso.

"Oh beh, sai, quando eri a New York, io e Spencer abbiamo organizzato una specie di convention unita ad una serata fra donne, ed era programmata per ieri, solo che ieri lei era impegnata e l'abbiamo spostata a oggi, ma non mi aspettavo che tu tornassi e non posso più rimandare." Che incredibile bugiarda.

"Oh Maddie, sono appena tornato dopo due settimane che non ti vedevo, io ho bisogno di te. Non puoi disdire?" Gli stampo un bacio sul naso.

"Dai tesoro, staremo insieme domani. Te lo prometto."

"D'accordo, ma l'hai promesso."

Ultimamente, mio caro Luke, ti ho promesso molte cose e non ne ho mai mantenuta nemmeno una. Oh andiamo, come posso pensare queste cose del mio fidanzato? Diamine.

ASHTON IRWIN

Okay, dovevo aggiornare ieri e invece ho aggiornato oggi, scusate ma ieri stavo di merda e non avevo nemmeno la forza di aprire wattpad. Quindi, sorratemi stra tanto, cercherò di aggiornare il più velocemente possibile, perché sto davvero andando lentamente. Scusate.

Passate a leggere la fanfiction che sto traducendo su Calum di ohemmo, 'Fanzoned', mi farebbe piacere se la leggeste, a me piace molto ;)

Baci,
-Giulia

DevilDove le storie prendono vita. Scoprilo ora