Il segreto svelato

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Taehyung's pov

Eravamo seduti tutti a tavola, Jk stava vicino al suo amichetto e io davanti a lui. Non mi degnava di uno sguardo, stava solo a ridere con quello, si erano pure fatti un selfie. La gamba tremava così tanto che Jimin dovette fermarla con una mano.
Mi girai verso Jimin che mi guardava e mi chiedeva di calmarmi solo con uno sguardo, il fatto e che era impossibile. Pensavo che si, poteva solo essere un amico ma poteva essere anche di più. Quell'idea fu la goccia d'acqua che fece traboccare il vaso. Mi alzai e me ne andai, in tavola era calato il silenzio, ma non volevo dare spiegazioni o tornare indietro.

Chiusi la porta della mia camera, presi l'ultima sigaretta ed uscì fuori. La brezza di quella mattina era meno fredda di ieri, ed era più piacevole stare fuori a schiarirsi le idee. Sentì la porta finestra aprirsi alle mie spalle.

<<Perché?>> Jungkook stava fermo all'entrata, si chiuse dopo un po' la porta finestra alle spalle, prese una sigaretta dal suo pacchetto e iniziò a fumare affianco a me.

Eravamo in silenzio, si sentivano solo quei famigliare rumori della classica mattinata a New York, musicisti di strada, bambini, campanelle di fine lezione, ragazzini che giocavano e il traffico.

<<Chi è?>> chiesi io al mio penultimo tiro di sigaretta

<<Perché dovrebbe fregartene qualcosa, se non sbaglio sei uscito dalla mia vita quasi sette mesi fa>> quelle parole mi avevano fatto talmente male che avrei preferito un proiettile a pieno petto.

<<Perché..>> e ora cosa potevo dire.

<<Come immaginavo>> Jungkook fece per andarsene ma il mio fottuto braccio si mosse da solo. Lo presi per una mano e lo tirai verso di me, misi il braccio dietro la sua schiena e lui posò le sue piccole mani sul mio petto. I nostri volti erano ad un centimetro di distanza, sentivo il suo cuore battere ed il mio che stava per esplodere.
Chiusi gli occhi e appoggiai la fronte alla sua, le nostre labbra non erano mai state così vicine, riuscivo a sentirle, anche se si stavano leggermente sfiorando.
Poi aprì gli occhi e mi staccai piano piano, lui rimase immobile con le mani ancora a mezz'aria, stavo male a vederlo così ogni volta lo avvicinavo e poi mi giravo e me ne andavo, come appunto stavo facendo in quel esatto momento.

Jungkook's pov

Le nostre labbra erano così vicine che sentivo il suo caldo respiro sulle mie, si erano leggermente sfiorate. Avevo sentito per una frazione di secondo le labbra carnose e screpolate di Hyung. Durò davvero poco perché Hyung si stacco, mi guardò e se ne andò.
Appena fui solo buttai fuori un sospiro, era come se per tutto quel tempo non avessi respirato. Non capisco se fosse un attacco di panico, ma mi mancava l'aria e stavo piangendo, avrei voluto urlare.

Quando riuscì finalmente a calmarmi, cercai le forze di tornare dentro.
Camera di Hyung era sempre in disordine, come girai lo sguardo a sinistra, notai la mia felpa, appoggiata sulla sedia. Cosa ci faceva li la mia fel- i miei pensieri si bloccarono nel momento in cui mi avvicinai a prenderla e notai il mio anello sulla scrivania con un foglio affianco.

Il foglio era intitolato "Sweet Night" by V.
Come iniziai a leggere mi sentì mancare l'aria per la seconda volta, parlava di noi? Quelle frasi risuonavano nella mia testa.

''Perché la finestra si è aperta una volta con me e te'' una delle tante frasi che risuonavano nella mia testa mentre scendevo le scale.

"Vorrei chiederti se questo è tutto nella mia testa" un'altra maledetta frase di quella canzone che risuonava senza fine.

<<Tutto bene?>> Eunwoo, uno dei miei più cari amici, era lui che mi aveva aiutato a stare meglio in quei sette mesi.

<<Si>> gli dissi sorridendo e appoggiando il braccio sulla sua spalla, il fatto e che lui era troppo alto.

<<Non ci arrivo>> dissi imbronciato.
Lui iniziò a ridere, contagiando pure me con la sua bellissima risata.

<<Vieni qui>> mi disse aprendo il braccio, mi intrufolai sotto di lui.

Quando alzai gli occhi vidi Hyung completamente immobile con le mani a pugno lungo i fianchi, le nocche erano bianche da quanto stringeva il pugno, il volto rosso dalla rabbia. Per fortuna arrivò Jimin che si mise davanti e gli disse di calmarsi.

Taehyung's pov

<<Spostati Jimin>> gli dissi con tutta l'ira che avevo in corpo, avrei potuto buttare a terra chiunque si mettesse davanti a me.

<<No Hyung per favore ragiona, respira a usciamo un secondo>> abbassai gli occhi verso Jimin che mi implorava con i suoi. Ma di ragionare non se ne parlava proprio, lo spostai con delicatezza per indirizzarmi verso Jungkook e quel tipo, la mia pazienza aveva un limite e quella scena l'aveva spezzata.
Jungkook si stacco e venne verso di me, mise le mani sul mio petto e mi spinse, era così piccolo e delicato che non mi mossi di un centimetro.

<<Eunwoo aspettami fuori per favore>> disse a quella cosa che annuì e uscì.

<<Lasciami stare okay Taehyung?>> non riuscì a capire se fece più male sentire le prime due parole o il mio nome intero uscire dalla sua bocca.
Feci quello che mi chiese e lo lasciai andare, appena la porta si chiuse alle sue spalle, mi lasciai cadere a terra. Misi i gomiti sulle ginocchia e mi compri la testa con le mani.

<<Cosa succede?>> Nam entrò preoccupato.

<<Tutto okay>> disse Jimin, non so come sia riuscito a farlo allontanare quando uno di noi non stava bene, Namjoon mandava a puttane tutto e tutti per poterci aiutare.

<<Ehi guardami>> Jimin prese con le mani il mio volto, mi asciugò le lacrime e mi indicò la porta con la testa. Non esitai, stare in casa era un inferno, avevo bisogno d'aria, ero così fortunato ad avere un amico come Jimin, eravamo legati da così tempo che per me era come un fratello.
Mi portò a bere qualcosa di caldo per rilassare i nervi, diceva lui, io in realtà avrei solo voluto una grande bottiglia di qualsiasi alcolico capace di stendermi e cancellare qualsiasi cosa fosse quella terribile sensazione di costante tristezza.

Il bar vicino a casa era accogliente, le piante ricoprivano l'entrata rendendo il tutto così retrò a Jungkook sarebbe piaciuto quel posto. Ovviamente il mio cervello andava sempre da lui, nonostante stessi cercando in tutti i modi di non pensarlo, di non pensare al fatto che potesse essere da qualche parte con quello, e se si stessero baciando?

<<Smettila di farti i filmini e siediti>> mi disse Jimin spingendomi sulla poltroncina.

<<Da quanto tempo lo sai?>> ormai era inutile non chiederglielo, perché era ovvio che lo sapesse.

<<Da sempre Taehyung>> disse lui ridendo mentre sorseggiava il suo caffè fumante, che schifo il caffè.

<<Taehyung è sempre stato ovvio il modo in cui vi guardate a vicenda>> continuò lui, aspetta, guardate a vicenda? Per poco non mi strozzai con la mia cioccolata calda.

<<In che senso guardate?>> chiesi a Jimin

<<Siete davvero entrambi talmente stupidi da non aver capito che provate la stessa cosa>> che assurdità, a Jungkook non piacevo affatto, in realtà non credevo che gli piacessero i ragazzi in generale.

<<Perché non ti butti Taehyung, che senso ha questo tira e molla>> disse esasperato lui..

<<C'è una cosa che non posso dire, ma che allo stesso tempo vorrei, perché da solo ne sto uscendo di testa>> mi appoggiai sfinito al divanetto.
Forse era arrivato il momento di chiedere aiuto, e chi meglio di Jimin?

<<Taehyung dimmi cosa può essere talmente grave da tenerti distante da lui e da trattarlo così>> mi girai intorno, il locale non era affollato e vicino a noi non c'era nessuno.

<<Sto ricevendo delle minacce>>

Jimin diventò bianco in faccia, si mise una mano sulla bocca e poi sulla testa, esasperato e suppongo preoccupato, speravo potesse aiutarmi ad uscirne.

ʟᴀ ᴍᴇɴᴛᴇ ʟɪʙᴇʀᴀ [vkook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora