Yoongi

637 48 9
                                    

Prima di iniziare vorrei dire qualche parolina, non vorrei odiaste il libro per come andrà, il fatto e che io scrissi il libro nel 2019, quindi la storia era già scritta. Essendo "La mente libera" diciamo collegata a "La mente umana" non ho potuto cambiare vari aspetti, mi scuso in anticipo, buona lettura.


Taehyung's pov

<<Ha avuto un incidente>> disse Marnie con la voce completamente rotta

<<non ce l'ha fatta?>> Jimin non ebbe le forse di tenersi, feci in tempo ad avvicinarlo per tenerlo e non farlo cadere.

<<No>> disse infine Marnie.

All'unisco tutti noi ci buttammo in terra per il dolore, una parte della nostra famiglia era appena volata via, la parte più spensierata, che rallegrava ogni giorno con quel suo sorriso, la sua costante presenza che ti faceva stare bene, ti consolava, sempre pronto ad aiutarti in qualsiasi situazione, ecco che persona era Yoongi, la pace, la gioia e la vita.

Le ore passavano e il cuore era pesante come un macigno, dovevamo vedere Yoongi, fosse stata la cosa più dolorosa da fare.
Arrivati li, non ebbi il coraggio di entrare, le urla strazianti di Ansley portavano il mio corpo a stare immobile, non riuscivo a pensare, a camminare, ero bloccato e davanti a me vedevo solo quel sorriso.

Usciti da quel terribile posto un signore urlò il nome di Ansley mentre correva.

<<Signorina Ansley mi dispiace disturbarla, ma abbiamo trovato questi oggetti quando abbiamo trovato il Signor Yoongi e pensavamo li volesse avere lei>> quando Ansley li prese, oltre al cellulare e le chiavi, trovò una scatolina contenente un anello.

<<Ecco la sua commissione>> disse Jimin con il cuore in gola, e la voce spezzata.
Ansley straziata si mise l'anello al dito, alzando la testa al cielo e pronunciando <<si>> con le lacrime che gli scorrevano nelle sue piccole guance, i brividi mi attraversarono il corpo davanti a quella straziante scena, era tutto un sogno, non poteva che essere tale.

All'uscita lo vidi, non esisteva dolore più grande in quel momento, non solo la notizia di Yoongi mi aveva spezzato, ma vedere Jungkook così, davanti a me, gli occhi spenti e le occhiaie, il volto bianco e sciupato. Avrei voluto correre da lui, dirgli che con il tempo sarebbe stato meglio, che aveva me al suo fianco, che io l'avrei tenuto accanto a me e avrei preso il suo dolore e l'avrei reso il mio, non avrei permesso di vederlo triste, ma non potevo.

Stavo a fissare la scena, Marnie affianco a me guardava e sicuramente si chiedeva perché non andassi a salutare i miei amici.
Dovevo prendere coraggio e avvicinarmi, forse dovevo smetterla di dire al mio specchio "che giornata di merda" perché ogni volta succedeva qualcosa di terribile.
Mi incamminai vero i ragazzi, abbracciai Jin con le lacrime agli occhi.

<<Va tutto bene Taehyung, respira>> mi disse lui stringendomi forte.

Nulla sarebbe andato bene, nulla.

Jungkook's pov

Lo vidi così distrutto, avrei voluto abbracciarlo tenerlo tra le mie braccia per sempre, prendere quella sofferenza e renderla mia, dopo che abbraccio Jin torno indietro dalla ragazza dai capelli color platino.
Dal momento che si allontanò da me, non sentì che la disperazione, il vuoto totale, lo guardai allontanarsi sempre di più, il mio cuore diceva di correre, di dirgli cosa stavo provando, ma i miei piedi non si muovevano erano incollati all'asfalto anche questa volta aveva vinto l'orgoglio.
Salutammo gli altri e salimmo in macchina, potevamo stare li solo per tre giorni, giusto il tempo per il funerale e poi saremmo tonarti in Corea.

Diedi un'ultima occhiata a Taehyung, i nostri sguardi di incrociarono, il mio cuore iniziò a battere piano piano, sembrò un eternità dall'ultima volta che lo sentì battere, ma quest'ultimo smise subito dal momento in cui Hyung si girò dall'altra parte con fare glaciale. Chiudendo quel contatto che mi dava la forza di andare avanti in una giornata talmente straziante e tragica.

Io e Jin stavamo per quel lasso di tempo nella nostra casa, mentre i ragazzi stavano da Marnie fino al giorno del funerale, poi sarebbero andati in un altra casa perché questa ha il suo ricordo ovunque, stare la dentro era un inferno, due giorni Jungkook, resiti due giorni.

Il funerale fu straziante, le urla della famiglia, le urla di Ansley.
Ansley è sempre stata solare, era la gioia fatta a persona, colei che era riuscita a rendere Yoongi l'uomo più felice del mondo, vederla così rese tutto più difficile.
I genitori di Yoongi vivevano a New York da tantissimo tempo, quindi decisero di tenere il loro figlio vicino.
Dopo la cerimonia, le persona più strette andarono verso il cimitero, rimasi affianco ad un albero, volevo poter stare da solo con Yoongi per un po', quindi aspettai che la folla diminuisse.

<<Ci vediamo dopo okay?>> mi disse Jin mentre tornava alla macchina, io mi limitai ad annuire.

Taehyung's pov

<<Io torno dopo, voglio stare un po' da solo>> dissi a Nam, lui capì e mi diede un forte abbraccio, tornai verso la tomba di Yoongi e lo vidi, non avrei voluto ma lo vidi.
Jungkook stava seduto li davanti in lacrime, era un pianto talmente doloroso che si teneva il cuore e lo massaggiava, a quel punto non ci vidi più, lo raggiunsi, mi inginocchiai davanti a lui.
Jungkook si girò, vedere quei dannati occhi così spenti, non potei resistere, lo presi e lo strinsi forte, non potevo vederlo soffrire ancora, piansi in silenzio mentre tenevo la sua testa sul mio petto.


Restammo così per un tempo indeterminato, Jungkook si era calmato e io avevo appoggiato la guancia sui suoi capelli, gli stavo delicatamente massaggiando la schiena, avrei voluto poter cancellare tutto il suo dolore, avrei voluto vederlo felice, felice con me.
Lui alzò la testa, il nostro viso era l'uno davanti all'altro, lui chiuse gli occhi e così feci anch'io per poi appoggiare la fronte alla sua.


Dopo un po' aprì gli occhi, staccai la fronte dalla sua e ammirai quel dolce viso, presi il suo volto tra le mani, e gli asciugai le lacrime, gli lasciai un dolce e delicato bacio sulla fronte, poi mi alzai e me ne andai.
Non potevo rimanere, se fossi rimasto, non avrei avuto il coraggio di lasciarlo andare e finche non avrei scoperto chi ci fosse dietro a quelle maledette minaccia, dovevo allontanarlo da me.
Sentì che tornò a singhiozzare e dovetti trattenermi per non girarmi e tornare indietro.

Appena fui abbastanza lontano, mi accasciai a terra e piansi, piansi talmente tanto che la vista si appannò e dovetti trattenere le urla con la mano, piansi tutto il dolore che ero ricucito a trattenere per Ansley e per i ragazzi, Nam sapeva che avevo bisogno di stare solo per poter scoppiare, sapeva che ero abituato a tenere il dolore dentro e scoppiare quando nessuno avrebbe visto.

ʟᴀ ᴍᴇɴᴛᴇ ʟɪʙᴇʀᴀ [vkook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora