Cantami una canzone

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Anche oggi vi consiglio due
belle canzoni, la prima è
Invisible Things di Lauv
e la seconda è
Nothing like us di Justin Bieber
buona lettura!

Jungkook's pov

Il rumore della pioggia risuonava nell'intera stanza mentre il mio corpo stava agiato sul letto, la testa immersa dai pensieri, gli occhi rivolti verso la finestra dove osservavo la pioggia cadere lentamente. Non ho mai amato la pioggia, è sempre stato Taehyung ad amare l'inverno, io preferivo una giornata di sola per poter uscire e divertirmi, ma quel giorno, la pioggia mi teneva compagnia, mi aiutava a pensare, il rumore delle gocce che riecheggiavano sulla finestra, mi aiutò a sentirmi più leggero.

Tutto sommato all'esterno sembrerebbe che io stessi bene o che almeno ci stessi provando, ma adesso che ho questo momento di silenzio, questo momento per pensare, vi dico che dentro mi sento marcire. Sento le ferite che si aprono all'interno per non scorgersi all'esterno, sento un enorme peso sul petto, sento il freddo della cella, vedo quella maschera, percepisco ogni giorno il dolore.

Il mio cervello cercava in tutti i modi di far vedere agli altri che potevo farcela, che ci stavo riuscendo, ma dentro, dentro stavo morendo. Non ero più il Jungkook sorridente di un tempo, nonostante mi sforzassi con tutto me stesso, quel Jungkook credo non tornerà mai, stava in un angolo della mia testa, rannicchiato e spaventato di uscire e dover rivivere tutto da capo. Perché i fatti erano quelli, quella persona sarebbe tornata, lo avrebbe fatto perché me lo promise, mi disse che sarebbe tornato a prendermi, che se mi stava lasciando andare era solo per far vedere a Taehyung di cosa fosse capace. 

Non avrei mai potuto dire a Hyung quelle parole, quindi per tutto questo tempo mi stavo tenendo dentro tutta la paura, gli attacchi di panico erano inevitabili, tenersi tutto dentro era impossibile, in qualche modo dovevo sfogarmi e gli attacchi di panico erano l'unica cosa che mi facevano crollare. In questo periodo ne avevo avuti alcuni la notte e cercai sempre di calmarmi in silenzio e da solo, ma non ne avevo mai avuto uno davanti a Hyung come ieri.

Decisi di alzarmi, i avvicinai alla poltrona affianco alla finestra e misi una coperta sul mio esile corpo, mi mancava andare in palestra, allenarmi, mi faceva sentire bene con me stesso, adesso ero sempre fragile e il mio corpo era così esile, piccolo, non mi piaceva per niente.

Presi il telefono ed entrai su twitter mentre continuavo ad ascoltare il rumore della pioggia, vidi un post di Hyung, postato alle quattro del mattino, cosa ci faceva sveglio a quell'ora?

Aprì il video e sentì il mio corpo irrigidirsi, iniziai a tremare e le lacrime scesero come se fosse la cosa più naturale del mondo, non potei trattenerle, la sua voce, quelle parole cantate alle quattro del mattino:

"Possa io appoggiare il mio corpo su di te adesso" 

Tantissimi ricordi si impadronirono di me in quella giornata così tranquilla e silenziosa.

*flashback*

<<Guarda sta piovendo?>> mi disse Hyung sorridendo mentre osservava dall'immensa finestra della sua camera la pioggia che cadeva velocemente e rumorosa, rimasi sul letto ad osservare quel piccolo Hyung che stava seduto sul pavimento ad osservare il mal tempo muovendo i piedi come facevano i bambini sulle giostre.

<<Jungkookiee>> alzai la testa dal telefono e mi girai verso Taehyung

<<Vieni>> mi disse toccando con la mano il pavimento con la mano, aveva messo una coperta e due cuscini sul pavimento, mi alzai sorridendo e lo raggiunsi

Mi misi seduto, lui si coricò e aprì il braccio per permettermi di appoggiarmi sul suo petto, mi misi comodo e presi una coperta per coprirci, poi appoggiai la testa e la mano sul petto di Taehyung.
Entrambi adagiati su quel pavimento ad osservare la pioggia che cadeva sempre più lentamente, la testa era così leggera li tra le sue braccia, avrei voluto dirgli tutto quello che stavo provando in quel momento, tutta la pace che mi stava regalando, ma mi limitai a chiudere gli occhi e godermi quel momento.

*fine flashback*

Quei ricordi erano terribilmente dolorosi, dopo sette mesi di separazione, di dolore nel vederlo distante da me, poi riaverlo per due giorni e infine arrivare a non riuscire a farmi toccare da lui, perché in testa avevo un fottuto casino, avevo tutta quella merda che mi frenava dal vivere la mia vita, dal tornare felice come una volta.

Non sapevo per quanto tempo sarei riuscito a trattenere tutto, a mostrare questa maschera che avevo messo dal secondo giorno che tornai a casa, la maschera si stava piano piano rompendo, stava cadendo come lo stavo facendo io, il tempo doveva aiutare a ricucire le ferite, ma il tempo non mi aiutava a dimenticare, io sentivo ancora tutto, ogni dannato giorno.

<<Jungkookie posso entrare?>> Taehyung bussò alla porta, era da tantissimo tempo che non mi chiamava così, cercai di trattenere altre lacrime, quella giornata era pericoloso per la maschera che portavo, il freddo, il cielo scuro, il rumore della pioggia, mi rendevano estremamente fragile.

<<Entra Hyung>> urlai mettendomi più comodo nella poltrona, lo vidi entrare con un bel bicchiere di cioccolata calda con all'interno dei mini marshmellow, sorrisi nel vederlo concentrato mentre portava la tazza verso di me senza farla cadere

<<In realtà avevo preso il gelato cioccolato/menta come piace  a te, ma la giornata non è delle migliori>> mi disse sorridendo nervosamente mentre si toccava i capelli e guardava timidamente fuori dalla finestra per non incrociare il mio sguardo, la mia maschera cadeva e riuscivo a sorridere davvero solo grazie a lui, era lui che riusciva ad abbattere la barriera a svegliare il vecchio Jungkook.

<<Prendi una coperta e mettila in terra>> gli dissi sorridendo, lui si girò intorno e prese la coperta più pesante presente nella stanza, la mise in terra e si sedette a gambe incrociate mentre osservava sorridente la pioggia.
Portava uno dei suoi cardigan, gli occhiali e i capelli erano sempre perfettamente in ordine, le dualità di Hyung erano entrambe terribili, poteva stare così con un cardigan e gli occhiali come un bambino sognante o con una camicia che faceva risaltare il suo petto, la maledetta fascia nei capelli che mi faceva impazzire, entrambi i Taehyung mi facevano uscire fuori di testa.

Mi alzai, mi sedetti affianco a lui, misi la coperta che stavo portavo sulle gambe, sulle nostre spalle, e infine misi le gambe davanti al petto e sorseggiai la cioccolata, vidi con la coda dell'occhio Hyung che mi osservava.

Mi girai, i nostri occhi erano gli uni sugli altri, non riuscivamo a spezzare quella connessione, lui sorrideva e così feci anch'io, aveva il viso così delicato con quei dannanti occhiali, avvicinai la mano al suo viso e scostai una ciocca di capelli dalla sua fronte, lui chiuse gli occhi, una lacrima rigò la sua guancia, mentre lui teneva gli occhi chiusi, ne approfittai e baciai quella lacrima, lui aprì gli occhi di scatto, essi erano ormai lucidi e rossi, pronti a crollare da un momento all'altro, come lo erano i miei, mi avvicinai e adagiai la testa sulla sua spalla, tenevo la tazza calda tra le mani, mentre Hyung piano piano si lasciava andare, appoggiò la testa sulla mia e come il mio bellissimo ricordo, entrambi osservavamo quella delicata pioggerella.

<<Stai scrivendo una bella canzone Hyung>> gli dissi riferendomi alla pubblicazione che aveva postato su twitter alle quattro del mattino

<<Grazie, avevo un po' di pensieri da buttare fuori>> disse sospirando <<Jungkookiee?>> aggiunse dopo qualche minuto

<<Mh>> risposi sorseggiando ancora quella calda e confortante cioccolata, in una giornata così buia, mi sentivo calmo, potrei dire quasi felice, con una stupida cioccolata e tra le braccia di Taehyung.

<<Puoi cantarmi una canzone?>> mi chiese lui, Taehyung mi chiedeva spesso di cantare per lui e io lo facevo molto volentieri, Hyung era la persona che più apprezzava la mia voce, quando cantavo, abbassava lo sguardo, chiudeva gli occhi e sorrideva, non gli importava se qualcuno stesse guardando, quando cantavo Taehyung si perdeva e io mi perdevo cantando per lui.

<<Cosa vuoi che ti canti?>> gli chiesi ancora appoggiato alla sua spalla

<<Nothing like us di Justin Bieber>> dal giorno in cui cantai quella canzone perché i ragazzi dissero che ero il più bravo a cantare, Hyung mi chiedeva di cantargliela sempre e così lo feci, perché quella canzone la cantavo solo per lui.

"There's nothing like us, there's nothing like you and me"
-Justin Bieber, Nothing like us

ʟᴀ ᴍᴇɴᴛᴇ ʟɪʙᴇʀᴀ [vkook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora