Bicchieri di cristallo

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Jungkook's pov

Mi preparai per partire, mi fu detto che per un contrattempo, avrei dovuto prendere il posto di un collega datosi malato, avrei perso il compleanno della piccola Yoon, è ciò mi faceva impazzire dalla rabbia.

<<Sei pronto?>> mi chiese Steve, accennai un si con la testa, sorseggiai il mio caffè e mi incamminai, non sapevo niente del programma, fu una decisione dell'ultimo minuto.

<<Allora questa è la tua agenda>> mi diede una pila di fogli che tenni stretta sotto il braccio <<inizia a leggerla>> mi disse, allora mi misi comodo sulla sedia e iniziai a leggere, conobbi subito il nome dell'azienda

<<Aspetta>> mi alzai, Steve era impegnato a leggere delle email

<<Dimmi Jungkook>> disse girandosi

<<Andremo a New York?>> chiesi incredulo, lui annuì sorridendo <<solo per il primo giorno, poi dobbiamo spostarci>> rimasi a fissare il vuoto, le possibilità e la coincidenza era davvero incredibile, forse sarei riuscito a fare un passo e salutare la piccola Yoon e tutti gli altri, forse questa volta avrei rivisto Taehyung, forse.

<<Dai andiamo>> mi disse prendendo la sua valigia 

Dopo i controlli continuai a leggere e vidi il programma, avevamo sette ore di volo, saremmo atterrati a New York all'ora di pranzo, poi avremmo avuto le due ore di riunione, dopodiché avevamo il tempo libero, calcolai il tutto e sarei riuscito a passare qualche ora con la mia famiglia, pensai di chiamare Hobi per avvisarlo, ma alla fine decisi di fare una sorpresa a tutti.

Eravamo in un aereo privato, solo per noi, rimasi ad osservare dal finestrino Londra, così piccola e movimentata, in confronto alla grande mela (New York) 

Come sempre dormì per la maggior parte del tempo, poi guardai qualche film e mangiai, furono tutto sommato sette ore veloci, non le sentì, forse per il fatto che l'aereo e l'altezza mi rendevano liberi, mentre Steve era agitato e non vedeva l'ora di scendere per toccare terra, risi nel vederlo così tremante.

<<Dai resisti ancora venti minuti, stiamo atterrando>> gli dissi riendo, lui mi guardò male

<<Zitto o ti licenzio>> risi e alzai le mani in segno di resa

Il pranzo fu veloce, perché eravamo in ritardo per via del traffico, la riunione si trovava in una grande azienda, l'American Gaming Association, era talmente grande che trovare la sala riunioni fu un'impresa e ovviamente arrivammo in ritardo, eravamo gli ultimi, che figura di merda.

<<Perdonateci, il traffico era terribile>> disse Steve dando la mano al capo dell'azienda

<<Tranquilli, anche altri hanno avuto lo stesso problema>> disse sorridendo <<prego sedetevi>> disse indicandoci le sedie libere

<<Ma tu sei Jeon Jungkook?>> mi chiese la segretaria con un sorriso a mille denti, che si spense appena vide la faccia del capo <<mi scusi>> disse abbassando la testa ed uscendo dall'ufficio per poi dire a tutte le college che ero li, iniziarono a ridacchiare e lanciare sguardi, sarebbe stata una lunga riunione.

 Appuntavo nel computer tutto quello che ritenevo importante, alla fine il mio lavoro li era quello del segretario, non mi dispiaceva, era meno stancante di dover parlare a macchinetta ed esporre idee su idee. Sentì una penna cadere al mio fianco e come mi girai mi ritrovai un bel ragazzo davanti, mi sorrise, mi inchinai e gli diedi la penna, poi ricambiai il sorriso e tornai a scrivere.

Dopo la fine della riunione, andammo in albergo per poter finalmente appoggiare le valigie, rinfrescarci e riposarci.

<<Tieni questo è per te>> mi disse Steve dandomi un biglietto e ridendo, mentre stavamo sull'ascensore dell'albergo. Presi il biglietto e lessi un numero di telefono accompagnato da un nome ovvero Nate

ʟᴀ ᴍᴇɴᴛᴇ ʟɪʙᴇʀᴀ [vkook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora