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I licantropi solitamente tendono a trasformarsi a proprio piacimento.

Oppure si trasformano quando si sentono minacciati, in pericolo o quando sono succubi di forti emozioni.

Poi invece ci sono i Licantropi Mezzaluna: si trasformano solo nelle notti di Luna Piena e se perdono il controllo sulla loro parte animale, resteranno in tale forma per quarantotto ore se non più.

Ma nonostante questa piccola e - quasi - insignificante differenza, gli uomini lupo non attendono altro che l'arrivo del Plenilunium.

Dove possono liberare la propria essenza e passare tutta la notte a ululare alla bella, pallida e brillante Luna che risalta in quel cielo fatto di oscurità e dove le sue sorelle stelle si fanno da parte solo per lasciarla risplendere.

La si guarda con ammirazione.

La si guarda ogni volta come un cieco che vede per la prima volta la luce, i colori.

Ti abbaglia, ti reclama, ti fa dipendere da essa.

Così come le maree, che vengono influenzate da ella, anche le vite dei semplici umani viene condizionata da essa.

E i lupi aspettano questo momento per far entrare nel loro branco nuovi licantropi.

O cerimonie di passaggio dei piccoli ad adolescenti e di questi ultimi alla categoria che più aggrada a loro.

O - ancora - l'intero branco conoscerà la sua Luna, generalmente conosciuta come la mate dell'Alpha o più comunemente come compagna.

E Julian, avrebbe presentato Amonet al branco Blackblood, che non attendeva altro che dare il benvenuto alla ragazza tra la loro comunità.

Formalmente.

Julian quella notte sapeva anche che, avendo la sua compagna accanto a sé, avrebbe faticato a tenere sotto controllo i suoi primordiali istinti.

Tra cui quello di marchiare Amonet.

«Questa sera dovremmo fare più attenzione delle altre. Questa notte, il male si annida nelle tenebre delle foreste, in agguato, aspettando che la nostra specie si mostri» prese a dire con tono da Alpha. «Ma miei cari fratelli, questa è una notte di festa e gli Omega, tanto gentili, si sono offerti di fare da sentinella in caso di pericolo» concluse il suo discorso sentendo di non aver dimenticato di dire altro.

Tutti sapevano che gli Omega vengono considerati la feccia del branco ma così non era, o almeno, non era così per i Blackblood.

Sono degli Alpha che hanno deciso di rimanere soli e hanno il rispetto di tutti, tra cui i cacciatori.

E questi sanno che non conviene mettersi contro uno di loro.

Perché nonostante questi siano soli, fanno parte del branco di Julian e come tali, alla fine, sono un vero e proprio branco di Alpha - escludendo per un momento Beta e Omega.

Tutti presto lasciarono la stanza presso cui era stata indetta la riunione e rimasero solo Julian e Vlad.

«I vampiri saranno altrettanto disponibili in caso di pericolo» gli disse. «Sono addestrati e nati per questo» gli disse ancora, rammentando i ricordi delle battaglie che aveva combattuto con i suoi simili.

Ma si rese conto che il lupo non lo stava ascoltando.

Julian stava pensando alla sua compagna e al dove l'avesse portata Jordan dopo che quella mattina l'aveva trascinata via dalle sue braccia.

Quando però si rese conto di aver ignorato il vampiro, si ridestò dai suoi pensieri.

«Perdonami ma avevo la mente altrove» chiese scusa sentendosi imbarazzato dallo sguardo indagatore del vampiro.

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