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L'alba era quasi giunta e tutte le creature mannare, sentivano nell'aria l'odore dei cacciatori e la scia di morte che emanava Ortro.

Il branco Blackblood era pronto a seguire gli ordini del loro Alpha e Julian con Amonet, Amon e Vlad, erano gli uni accanto all'altro pronti a unirsi per formare la Chimera Originale.

James era dietro i suoi amici e parenti, con lo sguardo vacuo sulla folla.

Sentiva che il sul Drago era agitato.

Instabile.

James stampò un bacio delicato sulle labbra di Ivar.

Sapeva che quello che avrebbe fatto, avrebbe fatto infuriare il vichingo.

Ma lui doveva.

Doveva proteggere il suo compagno.

A costo di rinchiuderlo nella stanza.

Doveva proteggerlo.

Ad ogni costo.

E adesso se me pentiva.

Perché sapeva che gran parte dell'agitazione del suo Drago, era dovuta alla rabbia del suo compagno che in questo momento inveiva contro di lui.

Sapeva di aver sbagliato.

Ma lo aveva fatto per il suo bene.

«Dov'è Ivar? Perché non è qui con la sua ascia e la sua spada?» chiese il Julian guardandosi intorno. «Abbiamo bisogno delle sue capacità belliche per poter vincere questa maledetta battaglia!».

«Dove lo hai chiuso?» gli chiese Cerbero avvicinandosi a lui così come Elijah.
«Lo sai vero che quella porta non resisterà per più di mezzora alla violenta forza di un vichingo arrabbiato? Che non appena la rabbia prenderà il sopravvento diventerà un Berserker con la voglia di uccidere soprattutto te? E che la parte magica sarà pericolosa?».

«Lo so, so quello che vuoi dire. Ma voglio anche che lui stia al sicuro anche se so che tra poco me lo vedrò arrivare dal nulla» e già avvertiva la potenza di Ivar che secondo dopo secondo aumentava.

E che stava per arrivare.

Una freccia si conficcò nella corteccia dell'albero proprio sopra la testa di James.

La guerra era iniziata.

I lupi mutarono e partirono all'attacco.

Mordevano, uccidevano, strappavano arti, teste.

Affondavano le loro zanne nelle giugulari dei loro nemici.

E i vampiri con i loro lunghi artigli, strappavano il cuore di quegli esseri umani.

Suggevano il loro sangue facendoli morire dissanguati nel loro stesso veleno che una volta era la loro linfa vitale.

Con i canini bucavano la pelle.

Rompevano i colli.

Lo scenario era sporco di sangue.

Macchiato di sangue innocente.

Di sangue demoniaco.

E poi c'erano loro.

Julian. Amonet. Amon. Vlad.

I due fratelli dopo aver preso la loro forma mannara, si unirono e a loro poi, si aggiunsero Julian e Vlad.

La Chimera Originale era nata di nuovo.

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