xvii. facciamo una lista

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𝐅𝐎𝐑𝐒𝐘𝐓𝐇𝐈𝐀 ... !
𝖺 𝚆𝙾𝙾𝚂𝙰𝙽 𝖿𝖺𝗇𝖿𝗂𝖼𝗍𝗂𝗈𝗇 ❨ 𝙰𝚄 ❩
ooi. 𝑪𝑨𝑷𝑰𝑻𝑶𝑳𝑶 𝑫𝑰𝑪𝑰𝑨𝑺𝑺𝑬𝑻𝑻𝑬
🥟⏳ — 𝘯𝘶𝘰𝘷𝘦 𝘦𝘴𝘱𝘦𝘳𝘪𝘦𝘯𝘻𝘦



















𝗇𝗈𝗇 𝖾𝗌𝗂𝗌𝗍𝖾 𝗏𝗂𝖺𝗀𝗀𝗂𝗈 𝖼𝗁𝖾 𝗇𝗈𝗇 𝗌𝗂 𝗉𝗈𝗌𝗌𝖺 𝗂𝗇𝗂𝗓𝗂𝖺𝗋𝖾

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𝗇𝗈𝗇 𝖾𝗌𝗂𝗌𝗍𝖾 𝗏𝗂𝖺𝗀𝗀𝗂𝗈 𝖼𝗁𝖾 𝗇𝗈𝗇 𝗌𝗂 𝗉𝗈𝗌𝗌𝖺 𝗂𝗇𝗂𝗓𝗂𝖺𝗋𝖾.







UNA SETTIMANA DOPO

Pioveva, no, diluviava.
Il cielo che Wooyoung osservava dal lucernario di camera sua era spento, privo di qualsiasi vitalità o colore, semplicemente malinconico.
Lui stava steso sul letto a guardare le gocce d'acqua gareggiare su quel vetro e, nel mentre, la sua testa si riempiva di intrusive paranoie così come il cielo si riempiva di grigie nuvole.

Quel mattino a scuola lui e gli altri cinque avevano esposto il progetto che avevano realizzato durante la punizione e ora, Woo, si chiedeva cosa ne sarebbe stato di loro.
O meglio, cosa ne sarebbe stato di lui e San.

Pensava che probabilmente ognuno sarebbe tornato alla propria vita di prima, che non si sarebbero più parlati o messaggiati fino a tarda notte, che non si sarebbero nemmeno salutati tra i corridoi e sarebbero tornati due perfetti sconosciuti che, però, si erano baciati.

Solo che, per Wooyoung, eliminare completamente una persona dalla sua vita di punto in bianco, era un'impresa difficilissima.
Anzi, quella volta era proprio impossibile e impensabile. Impossibile e impensabile perché, cazzo, non si trattava di 'una persona' ma di San. C'erano le persone e poi poi c'era lui.
Era fottutamente diverso.

E quindi il minore si torturava ipotizzando di perderlo, credendo che se ne sarebbe andato dalla sua vita senza dargli spiegazioni.
Si tormentava rivivendo le sue parole, le sue carezze, i suoi baci, i suoi sguardi.

Pensò di chiamarlo, così, solo per sapere come se la stesse passando, poi però, si ricordò che l'aveva salutato solo cinque ore prima.
Non volendo sembrare oppressivo o disperato, quell'idea morì ancor prima di nascere.

[ ... ]

«Fanculo, pure la pioggia» imprecò Emma, quando finalmente si sedette in auto.

Per guadagnare qualche soldo offriva ripetizioni e aiuto compiti a quelli di primo, secondo e terzo anno e, quel giorno, era davvero stanca. Erano le 19 quando finalmente accese il motore della macchina per poter tornare a casa e riposarsi un po'.

Sulla strada del ritorno, cercando il più possibile di ignorare i suoi pensieri riguardanti studio, verifiche o in generale tutto ciò che aveva a che fare con l'ambiente scolastico, si imbatté in una stramba persona che camminava sola sotto un'acquazzone.
«Ma che cazzo fa..» sussurrò assottigliando gli occhi, una volta che l'ebbe riconosciuta.

𝐅𝐎𝐑𝐒𝐘𝐓𝐇𝐈𝐀 ; woosanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora