iii. si mette male

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𝐅𝐎𝐑𝐒𝐘𝐓𝐇𝐈𝐀 ... !
𝖺 𝚆𝙾𝙾𝚂𝙰𝙽 𝖿𝖺𝗇𝖿𝗂𝖼𝗍𝗂𝗈𝗇 ❨ 𝙰𝚄 ❩
ooi. 𝑪𝑨𝑷𝑰𝑻𝑶𝑳𝑶 𝑻𝑹𝑬
🗝🎱 — 𝘤𝘢𝘳𝘪𝘤𝘢 𝘥𝘪 𝘰𝘥𝘪𝘰











𝗌𝖾 𝗌𝗈𝗅𝗈 𝗉𝗈𝗍𝖾𝗌𝗌𝗂 𝗀𝗎𝖺𝗋𝖽𝖺𝗋𝖾 𝖽𝖾𝗇𝗍𝗋𝗈 𝖽𝗂 𝗆𝖾

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𝗌𝖾 𝗌𝗈𝗅𝗈 𝗉𝗈𝗍𝖾𝗌𝗌𝗂 𝗀𝗎𝖺𝗋𝖽𝖺𝗋𝖾 𝖽𝖾𝗇𝗍𝗋𝗈 𝖽𝗂 𝗆𝖾.







TRENTA MINUTI PRIMA

«È davvero impossibile, Wooyoung!» disse Yeosang allargando le braccia.
«Oh, te lo giuro! Era San l'altra sera, ne sono certo. Mi ricordo i suoi occhi..»
«Si ma, tesoro, non eri completamente sobrio, ricordi? - iniziò a parlare Emma - Magari ti sei confuso, l'hai scambiato con qualcun altro..»
«Fidatevi. Non avete visto come mi guardava stamattina. Sa che sono io
«Ah, Wooyoung! In realtà l'abbiamo notato tutti! Credo che volesse sotterrarsi!»

«Zitto Yeosang, sta arrivando»
«Si si, sto zitto.. » ribatté l'amico.

Dall'altra parte della mensa c'era lui che, sghignazzando e facendo battute, si sedeva al suo solito tavolo mettendosi a capotavola, iniziando a chiacchierare animatamente con gli altri tra un boccone di cibo e l'altro.

San si sedeva a quel posto da quando aveva iniziato le scuole superiori, da lì poteva parlare con tutti e per questo non l'aveva mai cambiato. Tuttavia, quel giorno, lo apprezzava maggiormente: in quella posizione poteva guardare Wooyoung, poteva notare quello che faceva o cercare di leggergli il labiale.

Tuttavia, non riuscì molto bene nel suo intento: Isabel non faceva altro che distrarlo con domande o discorsi futili. «Cosa hai amore?» aveva chiesto ad un certo punto. «Nulla di diverso da stamattina. Te l'ho detto, non ho riposato molto.» rispose secco.

"Come è seccante" pensava.

Dalla parte opposta ecco il moro: lui mangiava, beveva, parlava e i suoi occhi non cambiavano posizione nemmeno per un secondo. Erano sempre puntati su San.

«Se non smetti di guardarlo, entro domani ti arriva una denuncia per stalking, io ti avviso!» disse divertito il suo migliore amico che, dopo un paio di secondi, venne deriso dal primo che cercava di imitarlo scimiottandolo. «Che noioso che sei, Woo» replicò.

Dopo una ventina di minuti, San, si accorse delle occhiate del ragazzo e, nel giro di pochi attimi, la sua mente fu offuscata: "Se Isabel lo vede, io e lui siamo uno più fottuto dell'altro" si ripeteva nella mente.

Effettivamente, non aveva tutti i torti.

Così iniziò il loro gioco di sguardi, uno cominciava e il secondo, una volta accortosi, proseguiva fino a quando qualcuno non lo costringeva a distogliere l'attenzione. Almeno per ora, questo, era il loro modo di comunicare.

𝐅𝐎𝐑𝐒𝐘𝐓𝐇𝐈𝐀 ; woosanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora