forced

334 14 21
                                    

Potevamo metterci a prepare qualcosa di sfizioso, fatto con le nostre mani per la cena, ma alla fine fu invano, avevamo già deciso, proprio mentre pranzavamo; Pizza da Tony.

Bridgette aveva chiesto tramite messaggio sia al suoi fidanzato che a Duncan quale pizza volessero, uno voleva quella ai peperoni, l'altro una diavola.
Intanto io mandai un messaggio a mamma, dicendo che avevo passato la mattina al parco con Bridgette, chiedendo se sapesse qualcosa sulla nonna. Mi rispose dicendo che gli zii erano andati di nuovo in ospedale per stare con lei, per non farla sentire sola, mi si scaldó il cuore. Avrei voluto essere lì con lei.

Successivamente scelsi una margherita, cosa che fece anche Bridgette. Le pizze sarebbero arrivate per le otto e mezza, mentre quei due si sarebbero fatti vivi a casa nostra mezz'ora prima.

Risposi al messaggio di Noah, che mi aveva chiesto se avessi voglia di studiare con lui il giorno dopo e gli dissi di sì, almeno avrei potuto aiutarlo visto che ero più avanti di lui. Quasi mi stavo dimenticando di dargli una conferma.

Gli chiesi a che ora ci saremmo visti e lui rispose per le tre del pomeriggio in biblioteca, così avvisai Bridgette , che non appena nominai il nome di Noah tornò ad avere quell'espressione pensierosa, tra la curiosità è la perplessità, quella che aveva assunto al parco. 

A quel punto non potei starmene zitta, anche perché non riuscivo ad immaginarmi a che cosa stesse pensando.

«quindi?» chiesi catturando la sua attenzione, ero seduta sul divano con il cellulare in mano mentre lei intanto apparecchiava la tavola.

Finse di fare finta di niente, era pessima a recitare «cosa?»
«perche quella faccia? Non so esattamente cosa mi abbia frenato a non chiedertelo stamattina »
«quale faccia? Credo di aver sempre avuto questa faccia da...stamattina»

Inarcai un sopracciglio.
«Bridgette, è da prima che sei così.»
«così come?» rise mentre mise una bottiglia d'acqua sul tavolo.

«vorrei saperlo anche io come. Hai una faccia strana...»
«saranno le ciglia bionde...» farfuglió, sorridendo.

Si stava veramente divertendo.
Menomale che lo sapeva anche lei che non sapeva dire le bugie. Poi perché proprio quando si parlava di Noah? Che aveva fatto?

«Bri...no»

Sbuffó. Mi guardò negli occhi sorridendo e si appoggió al tavolo.

«non è niente di che. Cioè è un mio dubbio, sai quando hai dei dubbi che però hai paura di rivelare a qualcuno?»
«dubbi? Su Noah? Che dubbi avresti su Noah?»
Si grattó il collo «non si tratta solamente di Noah, anche di Izzy!»

Izzy?

«Izzy e la parola dubbi non vanno molto d'accordo, riesce ad esprimere qualsiasi cosa stia pensando senza nemmeno parlare...non capisco cosa tu stia dicendo» pensai all'incontro che avemmo quella mattina con Izzy, a cosa l'avesse portata ad avere dubbi o qualunque cosa intendesse Bridgette.

Sbuffó «è che credo che Izzy...cioe che a Noah...okay, ora mi prenderai in giro e forse non mi prenderai nemmeno sul serio, ma credo che Izzy stia nascondendo qualcosa...»

Quindi? E cosa?

«vorrei ridere ma almeno vorrei capire perché lo pensi. E cosa c'entra Noah?» dissi

Bridgette sbuffó nuovamente «non prenderti gioco di quello che vedo, la penso così. Non so cosa me lo faccia pensare in realtà. No, forse lo so...»
«parla, è così grave?»
«no, dico... era un tantino...ecco, quando hai parlato della sorpresa che vogliamo fare a Noah, lei ha come assunto un tono diverso...cavolo, ma non lo hai notato?»

Midnight Pillow-duncneyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora