Midnight Pillow-duncney

as a movie

Quella sera alla fine cenai con l'insalata di mare di Bridgette, finalmente, mentre lei si fece un'omelette con il prosciutto, confessandomi che l'idea di essere vegetariana non la entusiasmava più, così stava iniziando a riprendere con poca carne. Fu una serata tranquilla, l'esatto contrario di quella precedente, per me ovviamente.

Il solo pensiero che la nonna stesse meglio mi rese felicissima, mi cambiò totalmente l'umore. Pensai a quando avrei potuto chiamarla e soprattutto vederla e dissi Bridgette che se fosse stato possibile sarei anche andata a trovarla in Québec.

Cercai di immaginarmi la sua voce e di riabbracciarla, non vedevo l'ora di poter realizzare quel momento. Sentivo molto la sua mancanza e non solo perché era stata male, ma perché l'avevo trascurata senza nemmeno accorgermene, dati i troppi impegni e l'università. Intanto Bridgette aveva in mente di farle un regalo, io insistei nel dirle che non era necessario ma Bri insistette, come sempre, fui curiosa di sapere cosa le avrebbe regalato ma non volle dirmelo.

Passammo la serata così. A chiacchierare. Prima di andare a letto. Parlammo ancora di quell'argomento del mai dire mai, e Bri mi disse che comunque sia, si sarebbe sposata con Geoff per davvero. Non avevo nessun dubbio su questo, sperai solo che non sarebbe andata in modo diverso. Non ci volevo nemmeno pensare.
Pensammo anche di andare a fare un giro per High Park il giorno dopo, dato che era una domenica e potevano stare tranquille, visto che ne io ne lei avevamo impegni, nel senso che solitamente Bridgette usciva fuori a pranzo con Geoff, questa volta lui doveva mettersi sotto a studiare.

Io invece parlai di non vedere l'ora di finire l'università, non aspettavo altro dalla vita, fu proprio quello l'ultimo pensiero che feci prima di appoggiare la testa sul cuscino. E anche la nonna. Mi addormentai con un cuore leggero.

Io e Bridgette ci trovammo a High Park per le dieci e mezza e continuammo a fare quello che facevamo la sera prima: chiacchierare. In specifico, parlammo di arepas da quando uscimmo di casa, dicendole che avrei dovuto farle a mano perché erano finite e Bridgette mi consigliò di andarle a prendere in un discount non lontano da li.

«onestamente, anzi, modestamente, preferisco di gran lunga quelle fatte da me» dissi

«non avevo dubbi» rispose Bri «volevo solo risparmiarti il lavoro»

«ne vale la pena, fidati»

«lo so, lo so. Pensavo avessi molto da studiare, hai detto che Noah ti ha portato al bar ieri mattina.»

«ed è vero, ma sono riuscita a studiare due ore prima che tu tornassi dalla gita con i tuoi. Ho finito tutto il capitolo e scommetto che lui era già avanti, non si sarebbe permesso uno sgarro simile »

Bridgette rise «Courtney, è il tuo migliore amico. Credo abbia messo da parte un po' lo studio per stare con te.» mi diede uno sguardo prima di continuare «anche se io sono stata una delle prime a non credere che potesse essere così...quando sono stata in ospedale, ricordi quando mi sono fratturata il gomito? Lui aveva un esame da fare il giorno dopo, era uno dei pochi che era riuscito a venire in ospedale a trovarmi»

Sorrisi ricordandomi quel giorno.

«già...»
«ah e a proposito di Noah, mi stavo dimenticando...l'altra sera, quando tu non c'eri cioé-quando non stavi bene, a Geoff é venuta una idea per il compleanno di Noah, che è tra qualche settimana...»

La guardai «per Noah? Sai che detesta le sorprese!»
«lo so, ci abbiamo pensato, gliel'ho detto a Geoff.Mi sono dimenticata di dirti anche che si, Geoff e Duncan tornano per cena questa sera.»

Annuii «oh, okay!»

Ci voleva un po' di compagnia di sicuro, poi mi sentivo bene, stavo bene, non poteva andare niente storto. Perché ero convinta di questo? Avevo così inchiodata nel cervello quella sera, non riuscivo a capire per quale strano motivo. Era come se associassi Geoff e Duncan a quella sera, se ne avessimo passata un'altra insieme ma senza imprevisti, forse avrei smesso di pensarci, a una me che se ne va in stanza è tutto il resto.
Pensandoci, era come la storia dell'insalata di mare.
Mancava solo quello.