beautiful day

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Entrai in casa, erano le dieci e mezza.
Era tutto buio, così accesi la luce che illuminava il salotto.Non c'era nessuno.

Andai in camera mia, mi tolsi il cappotto e misi a caricare il telefono per chiamare subito la mia coinquilina, che continuava a non rispondere ai miei messaggi.

Il tutto mi sembrava già strano, Bridgette rispondeva sempre ai messaggi soprattutto se si trattava di rientrare, fu ancora più strano è un tantino preoccupante quando sentii la sua segreteria telefonica al posto di una sua risposta.

Ehy sono Bridgette, lasciatemi pure un messaggio dopo il bip, mi raccomando dopo il bip non prima! Baci.

Riprovai di nuovo, stessa cosa. Non mi andava di risentire la sua voce registrata un'altra volta, mi sarebbe venuta l'ansia. Che dico, ero già ansiosa. Bridgette rispondeva sempre subito!

Le scrissi un altro messaggio, solo per vedere cosa cambiasse.

Ma dove sei

Niente.

Decisi di chiamare Geoff cinque minuti dopo, ancora peggio. Aveva il cellulare spento.
Mi sedetti sul letto, sperando che aspettando dieci minuti avrei ricevuto qualche notizia di qualcuno ma non cambió nulla.
Riprovai con Geoff, ma il suo cellulare sembrava morto. Dove cavolo erano finiti?

Iniziai ad innervosirmi per davvero, cercai di non pensare troppo al peggio come un rapimento oppure un incidente stradale improvviso , ma il mio cellulare inizió a squillare come se volesse fermarmi subito.

Lo presi in mano, era Duncan. Sapevo già tutto e la cosa non mi piaceva per niente. Mi stava chiamando per dirmi che Geoff non era tornato a casa e mi voleva chiedere se Bridgette fosse a casa ma lei non c'era e che quindi nessuno dei due sapesse dove cavolo fossero finiti.

Risposi «pronto, Duncan?»

«Ciao, senti...»

«dove sono Bridgette e Geoff?» chiesi già rassegnata. «non possono essere spariti così»
«infatti, non sono spariti. Sono qui, a casa. Entrambi»

Mi spalmai uno schiaffo sulla faccia, quando avrei voluto farlo sulla faccia dei due biondi.

«come sono lì, e che cosa stanno facendo?» chiesi furiosa.

Lo sentii ridacchiare «sono entrambi brilli, non so chi sia messo peggio e non so nemmeno cosa sia successo. In questo momento sono belli che sdraiati sul divano...»

Quindi Bridgette si era ubriacata nel bel mezzo della settimana. Quando aveva un esame il giorno dopo o due giorni dopo. Bene. Ero io che mi preoccupavo troppo per l'università? O era normale?

«e perché? Cosa è successo? Perchè quella idiota non mi rispondeva al telefono, mi ha fatto venire un colpo bello che grosso. Me la passi per favore?»

«oh, non credo la capiresti se ti parlasse.» rispose, mentre sentivo di sottofondo Bridgette che diceva passamela passamela e pensai che era meglio seguire il consiglio di Duncan. Non osai immaginare.

«te lo dico io cosa succede, Bridgette resta a dormire qui. Almeno, vuole restare qui. Per stasera mi sa che rimarrai da sola»

Certo, non poteva ritornare a casa, chi si sarebbe messo a portarla di peso? Sperai di ricordarmi male del fatto che due giorni dopo avrebbe avuto un esame, e lei non digeriva subito l'alcol, ci metteva almeno un giorno intero per riprendersi, per questo non esagerava alle feste. E lo sapeva meglio di me, visto che si sarebbe svegliata con un mal di testa atroce e non avrebbe smesso di lamentarsi.

Sbuffai rumorosamente.

«okay, va bene» dissi «grazie per avermelo detto»

Sbuffó «buonanotte» mi disse

Midnight Pillow-duncneyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora