truce

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Geoff riprovò a chiamare Duncan al telefono, per la terza volta, finalmente rispose.

Disse che stava arrivando, erano le undici e dieci e si sarebbe fatto vivo in venti, trenta minuti. Intanto Bridgette decise di cucinare la carne affumicata alla Montreal, che non faceva da tantissimo. I piatti più difficili li faceva lei, io non ero a quei livelli.

Quando finii di apparecchiare la tavola iniziò a squillarmi il cellulare, era Lea. Mi preoccupai subito perchè iniziai a pensare a lei che mi diceva che non poteva più venire alla festa del fratello o che non poteva venire nemmeno Samuel, ma poi mi ricordai che in teoria, se mi stava chiamando, lo stava facendo per ringraziarmi di averla invitata. Questo me lo aveva detto la settimana prima e ancora non lo aveva fatto, possibile che si fosse dimenticata. La famiglia di Noah ci teneva molto al ringraziamento, anche per le cose più stupide. Era un tratto dei Sterecra, o forse anche della loro cultura.

«Lea!» esclamai 

«ehy Court!» rispose lei, era felice,  mi rasserenai. «ti disturbo o posso tenerti un attimo al telefono?»  

«ma va, quanto vuoi. Non avere freni» dissi

«prima di tutto ti ringrazio per averci invitato, davvero. Noi non vediamo l'ora di rivedere nostro fratello» disse «e so che dovevamo essere noi il regalo ma sia io che Samuel ne abbiamo fatto uno materiale, ulteriormente»  

Sorrisi «oh, voi potete fare quello che volete. L'importante...» mi schiarii la voce «è che non sia un CD dei Blur» bisbigliai.

Rise «wow! No, tranquilla, non è un CD. Ma non te lo dico perchè è sempre meglio tenerlo segreto, perdonami» 

Aveva più che ragione «non devi preoccuparti» dissi «sono sicura che lo renderete felice anche se doveste dimenticarlo a casa»   

In quel momento entrò in casa Duncan, Geoff si era alzato dal divano per aprirgli la porta. Me ne accorsi dal suo profumo che ahimè, era la prima cosa che mi faceva capire della sua presenza quasi sempre.

«grazie infinite Courtney. Scusami se ti ho chiamato solo adesso ma...la scuola mi ha tenuta occupata. Ah! E ti salutano i miei, mi stavo già dimenticando»

«oh, salutameli tanto! Ci vediamo venerdì allora!»

«certo! Ciao Court»

«ciao Lea!»


Terminai la chiamata, intanto quelle tre persone che erano in casa parlavano tra di loro, uno di quei tre però non sembrava avesse molta voglia di parlare, effettivamente. Duncan si era seduto vicino a Geoff sul divano, mentre Bridgette se ne stava in piedi davanti ai due. 

«okay, come non detto» Bri tornò ai fornelli, mentre io invece mi avvicinavo ai ragazzi.

«ciao» salutai io.

«ciao» rispose Duncan, come scocciato, alzando le sopracciglia. Era vero che io non gli facessi simpatia, ma non era scocciato dal mio saluto. Doveva essere successo qualcosa a casa sua, nella sua famiglia.

Provai a dire la prima cosa che mi venne in mente.

«mi ha chiamato Lea...mi ha detto che anche lei e Samuel hanno deciso di fare un regalo a Noah. Non so cosa sia però... »

Annuì lentamente «Lo so. Me lo ha detto Sam, si...»

Mi fece quasi strano che stesse così giù che facevo molta fatica a non chiedergli che cosa non andasse, nonostante tutto. Ma se non ne stava parlando con Geoff e Bridgette, figurarsi se ne avesse parlato con me.

«dai, amico» Geoff gli diede una pacca sulla spalla «si sistemerà, anche questa, vedrai. Intanto vuoi sentire qualcosa di divertente?»

«sentiamo» sospirò lui

Midnight Pillow-duncneyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora