Supermercato

14 1 2
                                    

Camminavo con i miei amici. Eravamo spensierati, stavamo andando alla spiaggia della città. Mi stavo divertendo, a volte sentivo gli sguardi della gente bruciarmi la pelle ma non mi importava. Ad un certo punto Hyo, la ragazza del gruppo, ha chiesto di entrare in supermercato, voleva vedere le offerte. Quella ragazza è particolare, è ossessionata con le offerte, ma le voglio davvero bene. Fatto sta che i tre si sono rivolti verso di me, come per richiedere approvazione. Scherzavamo spesso sul fatto che io fossi un po' la "mamma" del gruppo, effettivamente mi comportavo da tale e la cosa non mi dispiaceva, fa parte del mio carattere. Ho provato a ribattere a Hyo, ma quella ragazza è davvero determinata e un po' testarda, quindi alla fine siamo entrati in questo maledetto supermercato. Mentre camminavamo tra gli scaffali Hye, uno dei quattro componenti del gruppetto, un tipo un po' freddo ma simpatico, ha fatto una battuta sul prezzo di delle caramelle, dicendo testuali parole: "Hyo vieni qui, queste caramelle costano meno dello stipendio che il governo dà ai criminali". Non l'avesse mai detto. Da dietro sono spuntati fuori cinque uomini tozzi, vestiti con tute grigie sudicie, guardandoci male. Avevo capito, erano alcuni dei tanti criminali assoldati dal governo per far paura alle persone. Il sangue nelle mie vene era diviso a metà, una parte era ghiacciata e l'altra ribolliva tanto da sembrare sul punto di esplodere. Cazzo, avevo passato tutta la vita a cercare di evitare i problemi, lo so che non è una cosa coraggiosa ma alla fine avevo tredici anni, non mi andava di rischiare, volevo solo cercare di divertirmi il più possibile evitando ogni genere di scompiglio e proteggendo i miei amici. I signori ci presero tutti di forza e ci fecero uscire dal supermercato, portandoci in un vicolo lì accanto. La gente ci guardava senza dire né fare niente, non li biasimo, l'avrei fatto anch'io. Eravamo nel vicolo, e le guardie ci guardarono male. *N.A. ajsdhuc le guardie guard(i)ano cjhcis.* Cominciarono a pestarci. Ad un certo punto dissero che avrebbero ucciso Hye per quello che aveva detto. No, questo non lo potevo permettere. Non vi siete ancora chiesti perché sto parlando al passato? Perché, una volta che le guardie hanno detto ciò, mi sono sacrificato per lui, mi sono fatto uccidere al posto suo. Alla fine è successo tutto per colpa mia. Siamo entrati nel supermercato per colpa mia, non avrei dovuto lasciar fare a Hyo di testa sua. Cazzo, è tutta colpa mia, ora i miei amici staranno male per colpa mia. L'acqua mi scorreva sulle guance, pareva bruciarle. I signori hanno preso una pistola. Me l'hanno puntata alla testa, e hanno premuto il grilletto. Potevo chiaramente sentire i pianti di Hee, il ragazzo con cui ero più legato del gruppo, gli volevo un bene dell'anima, e da un annetto aveva iniziato a piacermi.

 Peccato, sono morto senza essermi potuto dichiarare.

angolo

Come va? In realtà questa è l'ampliazione del tema che ho dovuto fare ieri, spero non faccia troppo schifo.

Also, ho scritto tutto con Lion Heart in sottofondo.

La fine mi fa ridere, non so perché.

Rileggendo fa abbastanza schifo, aaaa scusate.

Pensieri, riflessioni, cose a caso e opinioniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora