Qualche giorno fa durante la lezione di religione il prof ci ha chiesto "secondo voi una coppia omosessuale può adottare un figlio?" Tutti hanno risposto di sì tranne due ragazzi in fondo alla classe. Uno di questi due ha sempre insultato la comunità LGBT, celebre la sua frase "non sono contro i gay ma se si baciano per strada mi fa schifo" e il suo uso del termine "frocio" come insulto a chiunque e come parola normale. Questo ragazzo ha anche forti tendenze razziste e sessiste, che purtroppo ho visto con i miei occhi nell'anno e qualcosa in cui ho avuto modo di conoscerlo. Quando rispose così al prof lo fece con leggerezza, come se fosse una cosa di poco conto, come se fosse un'opinione come un'altra. Ho spesso notato atteggiamenti del genere nei confronti della comunità LBGT (e delle minoranze in generale). I diritti vengono trattati come se fossero capricci. "Un gay vuole un figlio. Che palle però questi, vogliono così tante cose. Si lamentano perché vengono insultati e peggio, ma non possono solo stare zitti? Se decidessero di essere etero, di essere normali, non avrebbero tutti questi probemi. E invece no, si lamentano, hanno da ridire, protestano, chiedono cose.". Questo è l'atteggiamento che percepisco spesso. Come se le nostre fossero futili richieste, capricci, e non diritti. Noi chiediamo diritti. Chiediamo rispetto. Chiediamo di poter avere una famiglia, di poter camminare stringendoci le mani e baciarci per strada senza essere guardati male. Senza sentirci sbagliati. Senza sentirci costantemente in pericolo. Alle elementari realizzai per la prima volta che mi piaceva una ragazza. Sapete come sono le primissime cotte delle elementari, cose da nulla, insomma in fondo sono di bambini non ancora sviluppati. Sentimenti innocenti. Però ricordo vividamente l'istante in cui lo capii. Mi sono subito sentita sbagliata. Mi sentivo come un'impostora. Penso che questo sentirmi impostora sia particolarmente importante. L'impostore è un infiltrato, è una persona che non fa parte del gruppo in cui sta. Anzi, addirittura lo fa con scopi meschini, malefici. Infatti non solo mi sentivo diversa, mi sentivo anche terribilmente in colpa. Come se stessi facendo un torto a qualcuno. Come se la mia presenza fosse una minaccia. Ecco, vorrei che i prossimi bambini gay non si debbano sentire così. Perché capiamo tutti che se una bambina di OTTO ANNI si sente così solo perché le piace un'altra bambina la situazione è grave. L'omofobia è talmente radicata nella nostra società che raggiunge anche i più piccoli, li coccola nella culla, gioca con loro al parco e li accompagna a scuola. Per questo vorrei che questi temi non fossero trattati con tutta questa leggerezza, come fa il mio compagno di classe e come purtroppo fanno tantissime persone. Stiamo parlando di argomenti seri. Stiamo parlando delle vite di milioni di persone, non è una barzelletta. Se io voglio dei diritti non è per capriccio, ma perché mi servono e mi spetta averli. Punto. Per questo mi dà particolarmente fastidio quando anche le persone che supportano la comunità trattano le idee omofobe come opinioni da rispettare. Come puoi dire di supportare delle persone ma rispettare chi le discrimina e gli fa vivere un inferno di vita? Com'è possibile tollerare cose del genere? Perché, ripetiamolo una volta per tutte, l'omofobia non è un'opinione. I diritti dei gay non sono un argomento di discussione, non sono motivi di lotta politica. Non è tollerabile che il governo sia dichiaratamente contro una porzione della popolazione e che la gente non prenda sul serio questa cosa. Puoi definirti amico dei gay quanto vuoi, ma se poi voti Lega sappi che per me non sei "amico dei gay" per niente. C'è bisogno di un minimo di coerenza di base, non mi sembra di chiedere tanto. Semplicemente l'omofobia non dovrebbe essere trattata come un'opinione tra tante, ma come una discriminazione. E io sono stanca di dover vivere in un mondo che dalla mia tenera età mi dice che sono sbagliata e mi fa sentire sbagliata. Sono proprio stanca.
Angoletto
Ciao, sono mancata per più di otto mesi ma eccomi qua. Ormai è da tempo che non uso più wattpad, semplicemente perché non ho tempo né per leggere né per scrivere. Ma in questi giorni ero particolarmente incazzata, e ci tenevo a scrivere qualcosa a riguardo. Se l'incazzatura generale continuerà nei prossimi giorni magari scriverò ancora, se no tornerò qui tra nonsoquanto. Vedremo.
Nel frattempo fatemi sapere che ne pensate sull'argomento, mi sta molto a cuore e sono curiosa di sentire altre esperienze e opinioni.
Ora devo vantarmi di aver visto Sana qualche settimana fa quando è venuta a Milano per la sfilata di Prada. E' stato bellissimo, lei è eterea e vederla mi ha reso molto felice. Anche se non ascolto più tanto il kpop le Twice rimangono un pezzo del mio cuore che difficilmente mi lascerà.
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Pensieri, riflessioni, cose a caso e opinioni
De TodoScrivo cose a caso, senza una grande costanza.