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𝐽𝑢𝑛𝑔𝑘𝑜𝑜𝑘 𝑃𝑜𝑣

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𝐽𝑢𝑛𝑔𝑘𝑜𝑜𝑘 𝑃𝑜𝑣

Finalmente dopo 14 ore di volo ero atterrato.
Dio chi me lo aveva fatto fare, ero a pezzi.
Avevo dormito parte del viaggio, questo si ma non era stato abbastanza.

Presi il mio trolley e uscì dal gate trovando l'autista di mio padre.
Lo seguì mentre scrivevo un messaggio a Taehyung dicendoli che ero arrivato.
Immaginavo che mi dicesse che il padre non aveva acconsentito.
Avrei dovuto trovare un'altra soluzione per vederlo e pensavo già al fatto che avrei dovuto farmi altrettante ore di viaggio per raggiungerlo a Los Angeles.
Che vitaccia.
Non poteva abitare qui a Seoul come me?

Usciti dall'aeroporto guardai il cielo.
Qui ormai erano le 23.
Da Taehyung immaginai che fosse pomeriggio invece.
Vidi la grande auto elegante di mio padre e dopo che l'autista mi aprì la portiera lo ringraziai e salì in auto trovando inaspettatamente mio padre.
Feci un piccolo inchino come al solito.

Tra me e mio padre non c'era mai stato un rapporto molto confidenziale.
Era sempre stato abbastanza duro e freddo con me, ma avevo sempre ricambiato questo atteggiamento.
Non mi aveva mai dato troppo fastidio la cosa, anzi pensai fosse stato meglio così.
Non ho mai avuto bisogno del suo affetto, nemmeno quando mia madre era morta.
Anzi forse aveva contribuito a rendermi più come lui.

L'auto partì e mi risvegliai dai miei pensieri.
"Non pensavo che saresti venuto abeoji" dissi attirando la sua attenzione posando lo sguardo su di me.
"Ero solamente curioso di come l'amore ti stesse cambiando" disse scrutandomi con lo sguardo.
"Sembra che ti stia facendo bene" disse però senza sorridere.

Non ho idea di come faccia a sapere, ma lui viene a sapere sempre tutto sul mio conto.

Scrollai le spalle e non distolsi lo sguardo dai suoi occhi.
"Credo di aver trovato il mio compagno" dissi con tono sicuro con un accenno di sorriso.
"Beh, in questo caso vorrò davvero conoscerlo" rispose sorprendendomi.
"Anche se da ciò che ho visto sembra un bel tipetto" le sue labbra curvarono in su e poi tornò a guardare il telefono.

Mi aveva decisamente spiazzato.
Ma mio padre non aveva mai accettato nessun ragazzo, nemmeno lui.
Per cui dovevo prenderla già come una vittoria.

Arrivammo a casa poco dopo e ci dividemmo subito dopo essere entrati in casa.
Mio padre possedeva l'attico più grande di Seoul, stavamo al piano più alto ed era davvero uno spettacolo.
Lasciai la mia valigia nella mia stanza e andai subito a farmi una doccia restandoci davvero molto tempo.
Avevo bisogno di rilassarmi e sperai che sarei riuscito a dormire.
Mi misi quindi un pigiama pulito e mi misi sotto le coperte togliendo il telefono dalla base di ricarica sul comodino.

Videochiamai subito Taehyung.
Avevo bisogno di sentirlo.
Mi rispose dopo qualche squillo e risi subito vedendo che stava mangiando un hamburger enorme.
"Ci stiamo già dando alla pazza gioia eh?" Dissi ricevendo una linguaccia coperta di cheddar che mi fece ridere ancora di più.
Vidi che da lui c'era un sole spettacolare.
Doveva fare anche caldo, beato lui.
Finì di mangiare e così ebbi finalmente la sua attenzione dopo che si pulì la bocca con un fazzoletto.

"Scusa" disse con un lieve sorriso "ma ne avevo proprio bisogno" disse facendomi sorridere di rimando.
"A chi lo dici, mi sa che fra poco scendo per mangiarmi un po' di kimchi" dissi sentendo già l'acquolina in bocca.
Lo sentì ridere non appena scesi dal letto e uscì dalla stanza con il telefono in mano.
"Come stai?" Chiese mentre percorrevo i vari corridoi.
"Stanco.
Il viaggio mi ha sfiancato molto e tu?" Gli domandai entrando in cucina appoggiando il telefono vicino alla macchinetta del caffè, proprio vicino al frigo.
"Sto bene.
Mi mancava Los Angeles".

Riuscì a sentire una leggera nota di tristezza e sapevo già a cosa si riferiva perchè era la stessa cosa per me.

Presi del kimchi in un barattolo e lo misi in un piatto.
"Anche tu mi manchi Tae" dissi sedendomi e lo guardai dolcemente dopo aver spostato il telefono.
Mi sorrise e cominciai quindi a mangiare.
"Sono curioso, di cosa sa?" Chiese con un leggero sorrisetto leccandosi il labbro inferiore.
"Oh, a te non piacerebbe è piccante" dissi scoppiando a ridere.

Avevo scoperto per caso l'odio del moro per il piccante, non lo sopportava proprio.
Fece infatti una faccia schifata.

"Non potrei mai vivere in Corea" lo sentì borbottare e finì per sospirare.
Non gli avevo ancora parlato del lavoro dei miei sogni, ma speravo che capisse da solo che sarei restato qui.
"Sai... probabilmente mio padre vuole conoscerti..." dissi a voce bassa mentre mangiavo.
"Davvero? E perchè?" Chiese dopo qualche attimo di silenzio.
Alzai lo sguardo sul telefono diventando serio.
"Perchè vorrei che diventassi il mio compagno.
Lo so che stiamo insieme da poco, ma sento come se fossimo destinati a stare insieme".

Non sapevo nemmeno se avevo formulato le frasi in modo giusto, ma mi scocciava il suo sguardo così sorpreso.
Non le pensava anche lui queste cose?

"Avevamo detto che saremmo andati piano Jungkook..."
Lo so, ero stato io a dirlo, ma cosa c'era di male nel dare voce ai miei pensieri.
"Non ho detto che deve succedere nell'immediato.
Non ti ho fatto nessuna proposta.
Ho solo detto cosa penso" ringhiai parecchio infastidito.
"Vado a dormire, notte."
Non aspettai nemmeno una sua risposta che chiusi la chiamata.

Nemmeno il tempo di sospirare che vidi mio padre vestito non più elegante com'era in macchina, ma vestito da casa sedersi vicino a me.
"Tre cose" disse appoggiando le braccia sul tavolo.
"Uno: sei migliorato moltissimo a parlare inglese.
Due: credo che tu abbia sbagliato qualche concetto nel tuo discorso" feci per ribattere ma mi zittì parlando lui.
"Tre: dagli tempo.
Avete delle vite completamente diverse e tu Jungkook, hai sempre avuto le idee chiare su ciò che volessi.
Probabilmente lui ha bisogno di più tempo" disse annuendo.
"Comunque è molto carino, anche sporco di cheddar" disse con una lieve risata.

Mi aveva sorpreso.
Non mi aspettavo queste parole da lui.
Certo era sempre stato schietto con me, più volte quando mi ero trovato in difficoltà o che non sapessi cosa fare parlavo con lui.
Perchè riuscivo ad avere un parere esterno che mi avrebbe aiutato.
Finì quindi per annuire.

"Non volevo correre abeoji...
Vorrei solo avere di più.
Non intendo nell'ambito sessuale... perchè non abbiamo ancora fatto niente".
A quelle parole non sembró affatto sorpreso, probabilmente sapeva anche delle fatto che Taehyung non avesse mai avuto il suo primo heat.
"Mi destabilizza che abbiamo passato mesi insieme e anche se ora siamo fidanzati non possiamo vederci fuori scuola.
Mi sembra assurdo, perchè suo padre non vuole che venga qui" borbottai infastidito.

Un'altra risata uscì dalla sua bocca sorprendendomi.
"Allora vai tu da lui no?
All'epoca di quando stavo con eomeoni ho fatto mille pazzie facendo adirare più volte tuo nonno e tua nonna" disse facendomi sorridere.
Spesso avevo sentito storie in cui lui fosse stato un ragazzo e un uomo completamente diverso quando ancora mia madre era viva.
Ed era ciò che pensavo.
Volevo andare da lui.

"Grazie... e si lui è sempre spettacolare" dissi grattandomi la nuca un po' in imbarazzo.
Certi momenti in cui eravamo semplicemente padre e figlio mi piacevano.
Lui non era l'uomo importante, capo di in azienda, era semplicemente mio padre.
Mi alzai e misi il piatto nel lavello sciacquandolo e mi asciugai le mani.
"Ora credo che andrò a dormire, buonanotte" dissi con un lieve sorriso.
"Buonanotte Jungkook" disse facendomi un cenno con la testa.

Mi avviai quindi verso la mi stanza e scrissi a Taehyung.

'Scusa per prima, non volevo litigare con te...
Hai ragione abbiamo detto che avremmo fatto le cose con calma.
Mi dispiace, buonanotte'

Inviai il messaggio e mi misi a letto.
Guardai qualche video e poi mi addormentai.

𝙃𝙤𝙪𝙨𝙚 𝙤𝙛 𝙘𝙖𝙧𝙙𝙨 ; 𝙊𝙢𝙚𝙜𝙖𝙫𝙚𝙧𝙨𝙚 - 𝙆𝙤𝙤𝙠𝙑 ;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora