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𝐽𝑢𝑛𝑔𝑘𝑜𝑜𝑘 𝑃𝑜𝑣

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𝐽𝑢𝑛𝑔𝑘𝑜𝑜𝑘 𝑃𝑜𝑣

Erano stati dei giorni abbastanza difficili.
A Seoul ero abituato ad andare a letto più o meno con le stesse persone, invece qui ero stato circondato quasi da un arem di omega che mi aveva fatto perdere la testa.
Avevo lasciato a briglia sciolta i miei istinti e avevo fatto sfogare il rut scopandomi ognuno di loro come desideravo in quel preciso istante.

Ammetto che era stato eccitante, ma anche se la mia mente era stata annebbiata dai miei istinti primordiali una persona era rimasta fissa nella mia mente:
Taehyung.
Lo desideravo.
Più di ogni altro omega in quella scuola.
Mi sarebbe bastato lui per il mio rut.
Eppure ero consapevole che non fosse pronto o che semplicemente non volesse.
E io rispettavo la sua scelta.
Per questo ero andato a letto con altri omega.
Perchè non volevo sforzare la cosa.
Non me la sentivo.
Non era giusto.

Quella mattina finalmente la camera con cui condividevo con gli altri tre alpha aveva ripreso un odore normale e io potevo tornare a lezione.
Avevo lo sguardo puntato su di me più che mai, ma semplicemente ignorai e mi sedetti vicino a Taehyung, che stava nell'unico tavolo vuoto della mensa.

"Parliamo ti va?" Chiesi andando subito al punto guardandolo.
Aveva lo sguardo fisso sui suoi cereali e sul suo latte e continuava a girarli con il cucchiaio.
Alzò di poco lo sguardo e incontrò il mio.
Niente sorriso, solo uno sguardo piatto.
Mi morsi il labbro e lo vidi semplicemente annuire.

"Tae... te la sei presa non è vero?" Chiesi a bassa voce, cercando di formulare la domanda nel modo giusto.
Rimase in silenzio e abbassò lo sguardo.
Aish.
"Mi dispiace, ma cosa potevo fare?
Non potevo chiederti di passare il rut con te, cazzo.
Non hai nemmeno avuto il tuo primo heat...
Non potevo chiedertelo..." mormorai a bassa voce per farmi sentire solo da lui.

Un lieve sbuffo uscì dalle sue labbra.
"Certo che lo so.
Per me puoi fare quello che vuoi, mica siamo fidanzati" disse freddamente.
Rimasi in silenzio.
Ci ero rimasto male.
"La prossima volta terrò conto della cosa, Omega."
Ero arrabbiato, deluso che non avesse capito e volevo ferirlo.
Lo avevo sempre trattato come un mio pari, come una persona allo stesso livello.
Non c'era mai stato omega e alpha tra di noi, eravamo solo Jungkook e Taehyung.
Infatti lo vidi sgranare gli occhi e abbassare lo sguardo.
Non era mai stata mia intenzione trattarlo come qualcuno di inferiore a me, ma lui non riusciva a capire come mi sentissi.
Del resto lui il suo primo calore non lo aveva mai avuto.
Non aveva mai provato quella sensazione di bisogno di un corpo sopra di lui che lo dominasse.
Per me era il contrario.
Avevo avuto il costante bisogno di sottomettere gli omega al mio volere durante quei giorni di calore.
Non aveva idea.

Mi alzai non vedendolo nemmeno reagire a ciò che avevo detto e uscì dalla mensa.
Io sicuramente non sarei tornato da lui per chiedergli scusa.
Doveva farlo lui, doveva riflettere e capire.

[...]

Passarono giorni, quasi due settimane per essere più precisi e Taehyung non mi aveva più rivolto la parola.
Se ne stava sempre per le sue, da solo nella sua solitudine.
Mi dispiaceva.
Mi mancava.
Mi mancava fare qualunque cosa con lui.
Dall'abbracciarlo all'essere sgridato perché sbagliavo la pronuncia di una parola o sbagliavo completamente la frase.
Mi mancavano le sue labbra.
Mi mancava la sua voce così profonda che mi faceva attorcigliare le budella.

Gli omega della scuola non volevano sapere nulla di lui.
Per loro era solo uno schifoso americano.
Ero dovuto intervenire io dicendo di lasciarlo stare, perchè alcuni avevano iniziato a prenderlo di mira.
Ovviamente lo avevo fatto senza che lui sapesse.

Non capivo perchè lo trattassero così.
Era l'essere più bello di questo mondo per me.
Non contava da dove venisse, a me piaceva.
Taehyung non sembrava più lo stesso.
Era mogio.
Non era più l'esuberante Taehyung che avevo conosciuto durante quei mesi e Namjoon non lo aveva più calcolato.
Il suo unico amico passava infatti tutto il suo tempo con Seokjin.
Mi dispiaceva molto, alla fine avevano litigato a causa mia, avevano chiuso il rapporto a causa mia e ora Taehyung era rimasto da solo.
Ma io che potevo fare?
Si era chiuso in sé stesso e sarebbe stato inutile parlarci.

"Jungkook!"
Era la voce di Taehyung che mi chiamava.
Il suo tono era disperato e senza rendermene conto stavo correndo.
Sorpassai un paio di corridoi e lo trovai attaccato al muro mentre due alpha lo stavano cercando di toccare.
Annusai l'odore e storsi un po' il naso nel sentire un lieve odore di calore da parte sua.
Presi per la nuca i due alpha e li tirai indietro violentemente.

"È mio.
State alla larga." Ringhiai mostrando i miei occhi rossi e il mio tono serio da alpha che mi fece indietreggiare e andarsene.
Mi girai e vidi quanto Taehyung fosse impaurito da ciò che era successo.
"Ei..." lo aiutai a sedersi vedendo che stava tremando leggermente e mi sedetti abbracciandolo.
"É tutto ok Tae...
Puoi lasciarti andare se vuoi...
Puoi avere il tuo calore, non ti trattenere, non sopprimerlo..." sussurrai sentendo un suo singhiozzo.

Appoggiai il mento sulla sua spalla e lo tenni stretto a me.
"Non ti devi preoccupare di nulla, ci sono io.
Mi prenderò cura di te..." dissi a bassa voce.
Un'altro singhiozzo e lo vidi stringere i denti e strizzare gli occhi.

Quell'odore era scomparso.
Chissà da quanto stava deprimendo il suo calore.
Era spaventato.

"Non sono pronto..." sussurrò mentre lentamente riprendeva fiato.
Mi morsi il labbro e non potei essere più d'accordo con le sue parole.
Non era pronto.
Ma non avrebbe potuto trattenere quell'istinto per sempre.
Prima o poi sarebbe esploso e lì si che sarebbero stati guai.

"Mi dispiace Jungkook...
Ero geloso..." disse dopo qualche secondo con la voce tremante.
"Non voglio condividerti con nessuno... voglio che tu sia solo mio..."
Lo abbracciai ancora di più e gli lasciai un bacio sulla guancia, intenerito dalle sue parole.
Era lo stesso per me.

"Piccolo credo che dovremmo rimediare a ciò non credi?" Chiedi mentre mi levavo un piccolo piercing viola che indossavo quel giorno all'orecchio.
Era il primo che avevo comprato.
Il primo buco che mi ero fatto da piccolo per indispettire mio padre.
Glielo misi poco lontano da dove lo indossavo io e lo vidi guardarmi stranito.
"Non ho di meglio da darti per ora, però questo è il mio modo di chiederti se vuoi essere mio..." dissi sistemandoglielo con un piccolo sorriso.

"Quindi... vuoi essere solo mio TaeTae?" Chiesi asciugandoli le lacrime con i pollici delicatamente.
Vidi il suo smile box che mi mancava davvero tanto e annuì girandosi, abbracciandomi forte.
"Non aspettavo altro..." sussurró "certo che voglio essere solo tuo... ma voglio che tu sia solo mio..."

Sorrisi a quella richiesta forse un po' troppo ovvia, ma decisamente tenera.
"Certo, sarò solo tuo, piccolo leoncino" dissi accarezzandoli dolcemente i capelli che ricci e lunghi com'erano, sembrava davvero un leone.

Ma era così bello, come non lo era stato mai nessuno per me.
Lo sentì ridacchiare e poi si staccó un pochino guardandolo negli occhi.
"Mi piace di più, è più particolare" disse sfiorandosi il piercing facendomi sorridere.
"In cambio ti darò uno dei miei che metterai nello stesso buco".
Così me ne diede uno insolitamente nero, curvo che mi mise mentre sorrideva.
"È particolare, ma noi lo siamo giusto?"
Sorrise annuendo e appena finì di mettermelo non aspettai un secondo per baciarlo.

Mi mancavano troppo le sue labbra.
Dopo qualche attimo di sorpresa infatti ricambiò il bacio e appoggiò la fronte sulla mia lasciandomi tanti baci a stampo sussurrando quanto gli fossi mancato.

𝙃𝙤𝙪𝙨𝙚 𝙤𝙛 𝙘𝙖𝙧𝙙𝙨 ; 𝙊𝙢𝙚𝙜𝙖𝙫𝙚𝙧𝙨𝙚 - 𝙆𝙤𝙤𝙠𝙑 ;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora