Jᴜɴɢᴋᴏᴏᴋ Pᴏᴠ
Di solito non ero uno di quelle persone, di quei alpha che sfruttava la sua bellezza, il suo odore, il suo status per avere qualcosa.
Ma già dal primo giorno in quel posto avevo capito di aver bisogno di una mano per farcela.
Non sapere la lingua mia penalizzava moltissimo, soprattutto i professori conoscevano mio padre, conoscevano la sua rivista e per cui si aspettavano qualcuno di intelligente e carismatico.
Lo ero, almeno ero intelligente, avevo sempre avuto i risultati migliori in Corea e sapevo perfettamente altre lingue, ma sapere che una di questa non era tra di loro, devo dire che li aveva fatto storcere il naso.
Per cui quando avevo visto Namjoon, un omega che a parer mio sembrava più un beta, ho pensato potesse aiutarmi.Non era stato difficile avvicinarlo, il ragazzo in questione era molto disponibile e lui stesso si era offerto per insegnarmi la lingua.
Aveva fatto tutto lui.
E dovevo ammettere che avevo imparato davvero qualcosa in quella settimana in cui ci eravamo frequentati.Si era già sparsa la voce, tutti pensavano che stavamo insieme o qualcosa di simile, ma come avrei potuto scegliermi un compagno in così poco tempo? Non era assolutamente possibile.
Lo dicevo perchè già mio padre aveva iniziato a mettere l'acceleratore pensando bene che dovessi sposarmi.
Era stata anche una condizione per cui avevo accettato di venire in questo posto:
Solo e solamente io avrei scelto il mio compagno.
Quando sarebbe stato il momento giusto avrei scelto un lui o una lei.
Tutto qui.Quindi come spesso accadeva da un po' tornai in camera insieme a Seokjin.
Ogni tanto stava insieme a noi e a mio avviso potevo leggere una tensione sessuale non indifferente tra Namjoon e Seokjin.
Il primo era ammaliato dal secondo e spiccicava solo qualche parola mentre il secondo sembrava incuriosito dal primo, dal suo atteggiamento e dal battito cardiaco accelerato in sua presenza.
Si, Seokjin poteva mettere un po' di ansia, a causa della sua bellezza davvero eterea.Sorrisi guardando i miei due compagni di stanza che stavano guardando un video su un pc.
Credo di non aver mai presentato i miei due compagni di stanza oltre a Seokjin, Yoongi e Jimin.
I due ragazzi amavano stare per le loro, praticamente sempre.
Nonostante fossero entrambi alpha li vedevo sempre assieme.Yoongi, un ragazzo dall'odore piuttosto forte, sembrava quella tipica persona a cui non dovevi rivolgere la parola, ma in qualche occasione già in una sola settimana avevo capito che mi sbagliavo sul suo carattere e lo aveva dimostrato più volte con Jimin facendo intravedere piccoli gesti che mi avevano fatto capire di più sul suo conto.
Tra me e il corvino c'era stata qualche parola, ma niente di più in realtà.
Mentre Jimin sembrava quello più pericoloso tra i due.
Il ragazzo all'apparenza più snello e cute, tra virgolette aveva un carattere molto più forte del suo amico.
Avevo quell'impressione che se il lato nascosto di Yoongi fosse la dolcezza, il contrario era Jimin che dentro di sè sapevo che non avrebbe guardato in faccia nessuno per raggiungere il suo obbiettivo.
La pensavo così sul ragazzo dai capelli neri con delle punte arancioni.Mi avevano sempre detto che ero sempre stato bravo a capire le persone anche solo osservandoli e sapevo di avere ragione anche questa volta.
Quindi i due ragazzi ci fecero dei cenni e tornarono a dare attenzione semplicemente allo schermo mentre io posavo il quaderno degli appunti sul letto e mi sdraiavo esausto facendo ridacchiare il moro."C'è poco da ridere, odio davvero questa lingua del cazzo" sbuffai infastidito.
Di solito fare qualcosa mi veniva semplice, ma avrei potuto uscire di testa se non fossi arrivato al mio obbiettivo di imparare questa maledetta lingua.
"Avanti Jungkook, sei bravo in tutto e poi Namjoon è un ottimo tutor, ce la farai".
Ecco, appunto.Chiusi gli occhi per un attimo e poi li aprii portando lo sguardo sul ragazzo che ora aveva in mano il telefono ed era preso a digitare.
"Tu, piuttosto ti ho visto con il suo amico oggi".
Non avevo idea di come si chiamassi quel ricciolino così carino, o forse mi ero semplicemente dimenticato il suo nome.
"Soggetto, verbo e complemento oggetto Jungkook" disse facendomi alzare gli occhi al cielo.
"Ti ho visto con il ricciolino oggi" mi corressi ricevendo uno sguardo divertito da lui.
"Beh se non ci provi tu lo faccio io e in questa settimana non mi sei sembrato interessato o sbaglio?"Il suo tono sarcastico mi fece storcere il naso e misi un braccio sotto la testa rimanendo per qualche secondo in silenzio.
"Fa un po' come ti pare" dissi infine.
Poteva essere una mia caratteristica che percepivo più come negativa che positiva.
Il mio orgoglio che spesso mi aveva messo nei guai.
"Oh ma andiamo, non dico che ti interessi, ma più volte ti ho beccato fissarlo e lui fa lo stesso con te."
Lo fermai subito da aggiungere qualunque altra cosa.
"Per prima cosa non sono qui per trovare un compagno o una compagna" evidenziai subito che potesse essere un lui o una lei, non mi importava molto.
"E poi quel ragazzo è un po' matto, è divertente vedere come ogni tanto dia spettacolo.
Almeno mette un po' di pepe in questo ambiente così noioso" spiegai facendo spallucce e ricevendo una lieve risata dal ragazzo con cui stavo facendo ormai amicizia.
"Ah si? Beh da ciò che ho visto la simpatia non gli manca e parlandoci sembra interessante.
Peccato che nonostante sia come noi la nostra lingua madre non la parla" disse mettendo il telefono sopra il comodino "e prima che tu me lo chieda no, non ti dirò altro, se sei curioso prova a conoscerlo, così metterai anche in pratica le lezioni di namjoon no?"Non mi piaceva il suo sorriso furbo e non mi piaceva nemmeno il fatto che la sua idea non mi dispiacesse.
Grugnii piuttosto infastidito e non gli risposi ignorandolo sentendo poi un'altra risata da parte sua.
Poteva essere davvero una buona idea, dovevo ammetterlo...
Ci avrei pensato.
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𝙃𝙤𝙪𝙨𝙚 𝙤𝙛 𝙘𝙖𝙧𝙙𝙨 ; 𝙊𝙢𝙚𝙜𝙖𝙫𝙚𝙧𝙨𝙚 - 𝙆𝙤𝙤𝙠𝙑 ;
Fanfiction🇴 🇲 🇪 🇬 🇦 🇻 🇪 🇷 🇸 🇪 𝘿𝙪𝙚 𝙧𝙖𝙜𝙖𝙯𝙯𝙞 𝙫𝙚𝙣𝙜𝙤𝙣𝙤 𝙨𝙥𝙚𝙙𝙞𝙩𝙞 𝙞𝙣 𝙪𝙣 𝙘𝙤𝙡𝙡𝙚𝙜𝙞𝙤 𝙞𝙣𝙜𝙡𝙚𝙨𝙚. 𝙎𝙤𝙣𝙤 𝙚𝙣𝙩𝙧𝙖𝙢𝙗𝙞 𝙘𝙤𝙧𝙚𝙖𝙣𝙞, 𝙢𝙖 𝙪𝙣𝙤 𝙥𝙖𝙧𝙡𝙖 𝙥𝙚𝙧𝙛𝙚𝙩𝙩𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙡𝙖 𝙨𝙪𝙖 𝙡𝙞𝙣𝙜𝙪𝙖 𝙥𝙚�...