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𝑇𝑎𝑒ℎ𝑦𝑢𝑛𝑔 𝑃𝑜𝑣

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𝑇𝑎𝑒ℎ𝑦𝑢𝑛𝑔 𝑃𝑜𝑣

I giorni passarono più velocemente di quanto pensassi.
Era stato poco difficile tornare alla mia vecchia vita.
Ai miei amici casinisti, alle feste, al bere e a divertirmi come un pazzo.

Certo, non mi comportavo più come prima, una certa calmata ero riuscita a darmela, non mi spingevo mai al mio limite, soprattutto perché avrei fatto tante di quelle pazzie... ma avrei voluto farle con Jungkook.
Ci sentivamo ogni giorno, per messaggio e per videochiamata.

Il suo inglese migliorava ogni giorno che passava e quasi una settimana prima di capodanno aveva voluto parlare con mio padre.

Loro due avevano parlato quasi per un'ora e quest'ultimo si era chiuso nel suo studio quindi non avevo potuto sentire una singola parola della conversazione che avevano avuto.
Quando mi aveva ridato il telefono mio padre era stranamente tranquillo e anche il mio ragazzo lo era, cosa che mi aveva destabilizzato un po'.

Avevo provato a chiedere cosa si fossero detti ma nessuno dei due vuotó il sacco.
Quindi mi ero ritrovato a passare il mio compleanno da solo.
Non avevo nessuna voglia di andare ad un festino e ubriacarmi come avrei fatto normalmente.
Mi ero ritrovato ad accompagnare mio padre all'aeroporto per l'arrivo di un suo cliente.
Non aveva voluto darmi un reale motivo per cui mi aveva costretto a seguirlo, per giunta alle nove del mattino.
Mio padre era definitivamente impazzito.

Aspettai insieme a lui al gate, scocciato e decisamente di cattivo umore qualcuno che avrei preso volentieri a sprangate in faccia.
Questo era un comportamento da omega? Poco probabile, ma fa nulla.

Appena vidi qualcuno di maledettamente familiare sputai l'acqua che stavo bevendo.

"JUNGKOOK?" Urlai e subito mi buttai tra le sue braccia buttando a terra lui e il suo borsone.
"Tae!" rise abbracciandomi mentre io probabilmente cercavo di stritolarlo in un abbraccio.
"Ma cosa ci fai qui?" chiesi ricevendo solamente un sorriso, dal sottoscritto per poi fare cenno di guardare mio padre che ci guardava divertito.

Molte persone ci stavano guardando, ma lui era abituato a vedere che davo spettacolo, mentre il coreano appena arrivato no.
Infatti si scusò chinando la testa con i passanti facendomi ridacchiare.
Ci alzammo e il maggiore mi prese il viso a coppa con le mani appoggiando le labbra sulle mie.
Ne rimasi stupito, non pensavo che facesse certi gesti in pubblico e infatti vidi che era arrossito.
Ricambiai il bacio chiudendo gli occhi e fu solamente un bacio dolce, felici di ricontrarci così presto.

Fu mio padre a tossire per attirare la nostra attenzione e così ci staccammo.
"Quindi devo dedurre che quella volta che avete parlato vi siete messi d'accordo" dissi e i due annuirono.
"Colpevole" disse mio padre mentre Jungkook sorrise.
"Beh, dovevo esserci al tuo compleanno TaeTae".

Sgranai gli occhi, non sapevo che fosse a conoscenza che oggi avrei compiuto i miei 18 anni, io non gli avevo detto nulla.
Ma probabilmente lo aveva scoperto grazie ai social o molto probabilmente dal mio vecchio.
Sorrisi e gli stampai un bacio sulle labbra andando ad abbracciare anche mio padre felice di questa sua concessione.

𝙃𝙤𝙪𝙨𝙚 𝙤𝙛 𝙘𝙖𝙧𝙙𝙨 ; 𝙊𝙢𝙚𝙜𝙖𝙫𝙚𝙧𝙨𝙚 - 𝙆𝙤𝙤𝙠𝙑 ;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora