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Narratore Pov

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Narratore Pov

Erano passati 18 mesi da quando Jungkook e taehyung si erano visti l'ultima volta.
Jungkook era rimasto traumatizzato da quello che era successo, nel suo sperava solo di morire.
Amava Taehyung e non si era ancora capacitato di ciò che era successo.
Non avevano scoperto cos'era successo, per cui la madre di Taehyung era tornata al suo lavoro da pochi mesi, dopo essersi ristabilita completamente.

Il padre di Taehyung aveva i suoi dubbi su cosa fosse successo, ma non aveva potuto parlare con lei, figuriamoci denunciarla.
Sarebbe passata come una diffamazione bella e buona senza alcuna prova.
Lui era tornato in America, con una certa paura che suo figlio, o meglio ciò che era diventato sarebbe venuto a cercarlo.

Jungkook non aveva paura, sperava che Taehyung un giorno sarebbe venuto e avrebbe messo fine alla sua vita.
Lo amava, aveva il cuore spezzato.
Aveva pensato che sarebbe potuto accadere di tutto tra loro due, ma questa situazione era stata immaginabile.

[...]

La vita di Taehyung, o meglio di Nightmare era semplice.
Viveva alla giornata, rubando e vivendo per lo più in case disabitate.
Viveva come voleva e se qualcosa non gli piaceva attaccava e uccideva.
Taehyung era rimasto uno spirito dormiente, aveva lasciato che quella parte di sè dominasse il suo corpo, era stato debole.

Comunque l'alpha si era ritrovato a sapere che la donna che sperava di aver ucciso era viva.
Un solo pensiero gli passava per la testa negli ultimi mesi, sentiva una strana mancanza, ma non osava dare un nome a quella strana sensazione.
Non voleva, desiderava vivere così e magari unirsi a qualche clan di alpha.
Aveva pensato di lasciare Seoul innumerevoli volte ma non lo aveva mai fatto.
Avrebbe potuto avere un nuovo inizio ma non si era mai mosso e con la ricomparsa di quella donna aveva pensato ad un piano davvero folle.

[...]

Nightmare si era deciso ad andare.
Aveva scassinato la finestra dell'appartamento in cui viveva la donna.
L'Aveva tramortita con poco, mentre stava dormendo e l'aveva portata nell'appartamento in cui risiedeva da qualche giorno.
I proprietari erano partiti per le vacanze invernali.
Era un appartamento molto semplice e senza perdere tempo aveva legato alla sedia la donna imbavagliandola.
Aveva poi aspettato che si svegliasse riposando sul divano.

Si sentiva tranquillo, non aveva alcuna ansia, quando si era svegliata il giorno dopo aveva sorriso mettendosi seduto davanti a lei, con la sedia girata all'incontrario, con sguardo serio e gelido.
"Madre, è da molto tempo che non ci vediamo" disse mentre la donna lo guardava con gli occhi sgranati.
Si aspettava che suo figlio fosse scappato dalla Corea perchè nessuno aveva avuto più nessuna notizia, nemmeno quell'investigatore privato che aveva pagato per trovarlo.
Quello che Taehyung aveva minacciato e a cui aveva rotto il braccio come garanzia che la sua minaccia fosse reale.

La donna non provò nemmeno ad urlare, rimase ferma ad osservare la sua creazione così ben riuscita da farle sentire la paura di essere uccisa da un momento all'altro.
Il ragazzo in quei 18 mesi era cresciuto moltissimo.
Si era alzato di parecchi centimetri, aveva messo su massa fisica e aveva fatto alcuni cambiamenti, alcuni radicali come dei tatuaggi non troppo vistosi ma comunque di impatto.

Ne aveva in mente un'altro che avrebbe fatto messo in atto il suo piano.
La zampa di Jungkook impressa sul suo petto con un tatuaggio.
Poteva essere sdolcinata, ma la verità era tremendamente diversa.
Sarebbe stato un obbligo come il suo piano, non sarebbe stato un tatuaggio sano, da amore.
Sarebbe stato tremendamente sbagliato come il loro rapporto.

Nightmare se ne fregava, il lupo di Jungkook lo avrebbe riconosciuto o lo avrebbe schiacciato sotto la sua influenza.
Non aveva alternative.

Il ragazzo dai capelli leggermente più lunghi, tirati su da un codino guardò la donna negli occhi da vicino, mostrandoli i suoi occhi color cremesi che fecero sussultare la donna dalla paura.
"Ailiseu" sorrise scoprendo i denti da alpha "credo sia arrivato il momento di tornare a fare degli esperimenti su gli omega e gli alpha" si leccò le labbra vedendo la donna in silenzio.
"Ma questa volta ti chiederò qualcosa di diverso e non credo che potrai rifiutarti".
Si avvicinò ancora, poggiando le mani sui braccioli di legno della sedia sussurrando al suo orecchio poche parole.

Quelle poche parole fecero sgranare gli occhi alla donna.
Si accorse che quell'esperimento che gli sembrava essere riuscito perfettamente era invece andato fuori controllo.
Si pentì di nuovo, di aver creato Nightmare.
Quella storia sarebbe potuto solo finire male.

𝙃𝙤𝙪𝙨𝙚 𝙤𝙛 𝙘𝙖𝙧𝙙𝙨 ; 𝙊𝙢𝙚𝙜𝙖𝙫𝙚𝙧𝙨𝙚 - 𝙆𝙤𝙤𝙠𝙑 ;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora