Lui...
Mi sono fatto convincere da Jason a raggiungerlo al solito locale infondo alla strada, ho detto di no ad Erik e ad Ale perché avevo deciso di stare alla larga da questo posto per un po' ma dalla sua voce non era per niente tranquillo, quindi ho pensato di fare un salto veloce, entro spingendo la porta in legno, le luci sono soffuse come sempre, la puzza di troppa gente tutta insieme si sente peggio che in una discoteca ma cammino fino al bancone verde scuro guardandomi in giro...
"Ciao, che ti faccio?"
Mi chiede Davide il proprietario del locale con un cappellino nero in testa...
"Il solito!"
Prende le bottiglie come se fosse la cosa più semplice del mondo mettendomi davanti il mio Gin Tonic in pochi minuti..
"Hai visto Jason?"
Chiedo a lui che di solito sa sempre tutto..
"Si!"
Si mette a ridere buttandosi uno straccio rosso sulla spalla...
"Non molla la mia nuova barista stasera, nemmeno un secondo!"
Indica con l'indice infondo alla sala, vedo lui con i gomiti appoggiati al legno verde, se per caso dovesse perde l'equilibrio finirebbe dietro il bancone come un salame...
"È proprio tuo fratello!"
Commenta Davide ridendo...
"Con la differenza che io non sbavo dietro a nessuna!"
Preciso sorridendo prima di prendere il mio bicchiere per andare da lui, parla a raffica senza lasciar nemmeno modo a lei di dire una parola, mi sembra proprio l'inizio del disastro se non riesce nemmeno a stare zitto...
"Jason!"
Richiamo la sua attenzione prendendo posto sullo sgabello libero accanto a lui dopo aver bevuto un lungo sorso del mio drink..
"Fratellone!!!"
Urla lui sedendosi decentemente sullo sgabello..
"Sei arrivato finalmente!"
Beve tutto in un sorso il liquido marrone nel bicchiere prima di chiederne ancora uno alzando la mano in aria..
"Non hai bevuto abbastanza?"
Chiedo guardando la fila di bicchieri vuoti davanti a lui...
"Non ancora!"
Una mano si allunga sul bancone, è piena di anelli strani non i soliti commerciali con le unghie dipinte di nero, ha un paio di tatuaggi sulle dita che conosco fin troppo bene, sento i brividi solo a ripensare a quelle dita sulla mia pelle..
"Da quanto sei arrivato?"
Chiede mio fratello mentre alzo lo sguardo su di lei, appoggia al bancone un nuovo bicchiere pieno per Jason prima di alzare lo sguardo su di me...
"Ciao Hunter!"
Quegli occhi color ghiaccio si puntano nei miei per troppo poco tempo, il tono con cui dice il mio nome mi fa venire un brivido lungo la schiena...
"Ciao!"
Passa a servire qualcuno dietro di me mentre il mio sguardo scende sul suo corpo, ha un paio di jeans stretti che fasciano le gambe come ieri sera,
una maglia nera, quella con il logo del locale, é aderente sul seno abbondante ed annodata in vita per lasciar intravedere un filo di pelle...
"Hunter!"
Jason mi passa una mano davanti agli occhi..
"L'ho vista prima io!"
Mi volto a guardarlo, sorride bevendo di nuovo il bicchiere in un sorso..
"Figa, vero?"
Mi chiede sporgendosi verso di me, annuisco senza riuscire a dire nulla, non riesco molto a connettere al momento tra la musica a palla, lei che si volta a prendere una bottiglia facendomi vedere il culo, nella mia testa passano diverse scene di ieri notte, cosa che di solito non accade...
"Ancora Jason?"
Sento la sua voce di nuovo, è sexy, non acuta o fastidiosa, alzo lo sguardo su di lei adesso davanti a noi, sorride a mio fratello che la guarda incantato, ha le labbra carnose piegate in un sorriso, stavano così bene sulla mia pelle umida, è truccata poco rispetto alle altre, la riga nera sugli occhi risalta il colore chiaro delle iridi a differenza dei capelli neri legati in una coda alta...
"L'ultimo promesso!"
"Lo spero!"
Versa il liquido marrone nel bicchiere alzando lo sguardo su di me...
"Vuoi qualcosa?"
Mi chiede sorridendo, nel suo sguardo non vedo disagio o disprezzo, di solito una delle due cose accade sempre con una ragazza il giorno dopo visto che non sono il tipo che le richiama...
"Lui è il mio fratellone!"
Si intromette Jason sporgendosi sul bancone di nuovo verso di lei...
"In effetti vi assomigliate!"
Commenta lei sorridendo..
"Io sono un bravo ragazzo però!"
Biascica lui senza staccare lo sguardo da lei..
"Ah si?"
Chiede lei...
"Si, ti porterei a cena volentieri..."
"Adesso?"
Chiede divertita..."
"Non penso di farcela ora!"
Ammette lui prima di crollare sul bancone come un bambino che ha sonno e non riesce a resistere...
"Lo porti a casa tu?"
Mi chiede lei da dietro il bancone, in realtà vorrei portare lei a casa, di nuovo ma per una volta lascio che resti solo un mio pensiero..
"Si!"
Dico guardando in che stato me lo ritrovo accanto, ha la testa appoggiata al braccio sul bancone, cerca ancora il bicchiere che in realtà ha già finito...
"Ti serve una mano?"
Mi propone lei, nei suoi occhi chiari non leggo malizia o disagio, vuole solo aiutarmi...
"Se non hai impegni!"
Rispondo sorridendo..
"Stacco tra 10 minuti!"
Mi dice prima di allontanarsi per andare nel retro del locale...
STAI LEGGENDO
Soltanto una notte
ChickLitAvrei dovuto capirlo dal primo sguardo... Quegli occhi verdi puntati nei miei color ghiaccio... Ho cercato di lottare contro me stessa... Ma il destino certe volte ti porta esattamente dove non avresti voluto...